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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

A Casa Cavazzini i vincitori del Bloom Prize 2013

A Casa Cavazzini i vincitori del Bloom Prize 2013 “L’idea di questa amministrazione è che i migliori e più promettenti talenti, soprattutto quelli del territorio o delle regioni vicine, debbano trovare il giusto spazio e l’adeguata visibilità all’interno delle istituzioni culturali della città. Ecco perché esprimo le mie migliori congratulazioni a Maria Elisabetta Novello e a Michele Spangaro per il prestigioso Blumm Prize e sono davvero contento che possano raccontarci la loro esperienza nel nostro museo d’Arte moderna e contemporanea”. Così l’assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone, annuncia la presentazione al pubblico friulano, giovedì 12 dicembre a Casa Cavazzini alle 17.30, dei vincitori del “Blumm Prize”, il premio internazionale d'arte contemporanea promosso dall'agenzia Pomilio Blumm, inaugurato lo scorso 26 settembre nella splendida cornice dell'Ambasciata italiana di Bruxelles. Novello, veneta di nascita, ma udinese ormai d’adozione visto che da anni vive e lavora nel capoluogo friulano, e il goriziano Spanghero saranno presenti domani a Casa Cavazzini, pronti a raccogliere i meritati riconoscimenti da parte del pubblico, dell’amministrazione comunale e degli organizzatori. “Esiste un linguaggio – spiegano gli organizzatori – capace di anticipare l'agire umano. Quel linguaggio è l'arte che con la sua sensibilità è capace di captare, interpretare ed esprimere quei bisogni di cambiamento apparentemente sopiti, ma destinati in realtà a pervadere le dinamiche sociali disperatamente alla ricerca di un nuovo equilibrio”. E lo scopo del Blumm Prize è proprio questo, ovvero affidarsi all'arte perché armonizzi nuovamente il dialogo sempre più sordo e stonato tra cittadini e istituzioni. I vincitori della prima edizione, Maria Elisabetta Novello e Michele Spanghero, saranno ospiti a Casa Cavazzini per raccontare di quell'esperienza che ha aperto le porte ad un percorso che si prepara già al suo secondo appuntamento. Dalla loro voce e da quella della curatrice del Premio Martina Cavallarin, di Franco Pomilio, Presidente della Pomilio Blumm, il racconto di un'esperienza che abbraccia gli ideali con cui i 20 giovani under 40 hanno partecipato, l'organizzazione dell'evento e l'esposizione di Bruxelles senza tralasciare l'aspetto più importante: il futuro di questi giovani e promettenti artisti. L’Agenzia Pomilio Blumm è il più importante player europeo nella comunicazione istituzionale, interessata a sviluppare una nuova teoria del “cittadino consumatore” che superi le teorie del marketing americane. Una nuova idea di trasparenza, big issue per il mondo ma estremamente interessante soprattutto per la cultura europea, così come lo è il rapporto istituzioni cittadino. La scelta è di approfondire queste tematiche creando laboratori culturali, quale è il Blumm Prize, perché gli artisti spesso interpretano la realtà e la anticipano. In particolare l’intento di questa edizione del premio è stata di ricomporre la distanza tra istituzioni e cittadini attraverso l’Arte, linguaggio aperto con il quale è possibile riscoprire i valori etici, civili e sociali alla base del buon funzionamento di ogni società veicolato nel concetto di “trasparenza” ovvero della necessità di far incontrare pubblico e privato su un piano di comunicazione basato sulla fiducia reciproca. Concept che quest'anno è riuscito ad esprimere al meglio l'artista veneziana Maria Elisabetta Novello che con i suoi “Vasi Comunicanti” si è aggiudicata il primo premio, 9 mila euro in denaro, attraverso un'opera che, si legge nella motivazione, “ci ricorda dell'incessante circolo di decadimento e rigenerazione che pervade l'azione umana dando così un nuovo senso etico alla vita”, mentre a Michele Spanghero è andato il premio di 1000 euro come artista più votato dal web. A scegliere la Novello è stato il Comitato Scientifico composto dal presidente della Pomilio Blumm e chairman Franco Pomilio, dalla curatrice del Blumm Prize Martina Cavallarin, dalla curatrice aggiunta Simona Gavioli, dalla direttrice di DROME magazine Rosanna Gangemi, da Vania Gransnighi (Conservatore dei Musei di Udine e Casa Cavazzin), dalla giornalista esperta in comunicazione applicata della Arti Contemporanee Paola Marino e dal gallerista Rizziero Di Sabatino.

“Come rimanere a casa propria da anziani”: una guida non solo per gli anziani.

“Come rimanere a casa propria da anziani”: una guida non solo per gli anziani.

Trieste – Verrà presentata la guida “Come rimanere a casa propria da anziani”,  mercoledì 11 dicebre alle ore 16 alla Sala Costantinides del Museo Sartoriodi largo Papa Giovanni XXIII.

Quali sono i servizi e le opportunità che il territorio offre per le persone anziane che vogliono poterimanere a casa propria? A chi possono rivolgersi e cosa possono fare per il proprio benessere, per le proprie risorse economiche, per il tempo libero, per restare attivi e il più possibile autonomi?

E' un quesito a cui risponde la Guida “Come rimanere a casa propria da anziani”, che si rivolge a tutti i cittadini,  anziani, familiari, operatori dei servizi, che vorrebbero avere uno strumento agevole da consultare, da tenere sempre a portata di mano, scritto in maniera chiara e diretta. Nella nostra provincia sono infatti attivi molti servizi, sia pubblici che privati, che rispondono alla domanda di sostegno anche domiciliare, e questa guida li raccoglie e li rende visibili, costituendo una sorta di bussola per orientarsi fra le numerose e diversificate opportunità che il territorio offre per far fronte alle molteplici necessità delle persone anziane.

La Guida è il felice risultato diuna partnership fra il Comune di Trieste, la Comunità di S. Egidio del FVG, e la Onlus Le Buone Pratiche, che si sono avvalsi anche della fattiva collaborazione degli altri Comuni della provincia (Duino-Aurisina, Sgonico, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle) e del contributo della Fondazione Dorni.

Trieste detiene infatti un record europeo nella percentuale di anziani sul totale della popolazione: gli ultrasessantacinquenni sono circa il 27, 5 per cento, con un aumento in particolare nella fascia over 75: un dato demografico che impone alla comunità, in particolare alle istituzioni e ai vari soggetti pubblici e privati impegnati nelle attività di welfare, di fare di Trieste un “laboratorio” per la miglior qualità di vita possibile per le persone anziane, promuovendo il benessere psicofisico e il protagonismo solidale degli anziani, per favorirne la permanenza nel proprio contesto naturale di vita. 

Molto attiva in questo senso è proprio la Comunità di Sant’Egidio FVG, presente  da oltre vent’anni nella città con un servizio di amicizia e di supporto agli anziani, per intercettare le difficoltà e i desideri della popolazione anziana che spesso fa fatica a mettersi in rete con le possibilità che la città offre, ed evitare l’esclusione sociale. Un'evidenza importante riscontrata nella lunga esperienza maturata sul campo, è che gli anziani vivono, guariscono, o comunque reagiscono meglio alla malattia e all’invalidità se possono rimanere nelle loro case.

La responsabile del servizio anziani della Comunità di Sant’Egidio di Trieste, Valentina Collutti, spiegherà nel dettaglio come si articola la Guida.

Saranno presenti anche l’Assessore Tatjana Kobau per l'Ambito di Duino-Aurisina e l’Assessore Loredana Rossi per l'Ambito di Muggia-San Dorligo, che hanno utilmente collaborato alla stesura, fornendo, le informazioni relative ai servizi presenti nei Comuni minori, e contribuendo alle spese di stampa.

La guida sarà distribuita gratuitamente presso tutte le farmacie della provincia di Trieste.

Bilancio positivo per il Circolo della Cultura e delle Arti di Pordenone. Videointervista alla presidente Mirna Carlet

Mirna Carlet per il Circolo della Cultura e delle Arti di Pordenone. Video

Pordenone - Tempo di bilanci per il Circolo della Cultura e delle Arti di Pordenone. La finalità del Circolo è quella di dar voce alla cultura locale e di portare a Pordenone gli scrittori della letteratura nazionale, attraverso gli "Incontri con gli autori".

Negli ultimi anni il Circolo ha ampliato l'orizzonte delle proprie iniziative culturali promuovendo incontri con docenti universitari, economisti, realizzando incontri con la musica e le arti figurative attraverso l'allestimento di mostre.

Nonostante i tempi di crisi, il Circolo anche nel 2013 è riuscito a portare in Friuli Venezia Giulia dieci autori di grande rilievo, tra i quali Melania Mazzucco, Gianfranco Polillo, Antonio Caprarica.

Ne parla la signora Mirna Carlet, che è presidente del Circolo della Cultura e delle Arti di Pordenone dall'inizio di quest'anno, in una videointervista realizzata da Paola Dalle Molle il 6 dicembre, in occasione della presentazione del libro "La scelta di Giulia" di Brunella Schisa.

 

(riprese video di Renato Bianchini; foto fermo immagine dal video. Tutti i diritti riservati)

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