Cultura
Il tema del disagio psichico inaugura la rassegna "Scienzartambiente - Le logiche del desiderio"
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- Pubblicato Venerdì, 17 Ottobre 2014 11:19
- Scritto da Loredana Barresi
Pordenone - La serata inaugurale del Festival di Scienzartambiente si è aperta giovedì con l'incontro "La fuga dal fantautismo. Il disagio psichico tra sciamani e praticoni", che ha visto come protagonisti lo scrittore e giornalista Gianluca Nicoletti (Radio24 e La Stampa), padre di un ragazzo autistico, e il filosofo della scienza Stefano Moriggi.
Da una riflessione tratta dall'ultimo libro di Nicoletti, ("Alla fine qualcosa ci inventeremo. Che ne sarà di mio figlio autistico quando non sarò più al suo fianco", edito da Mondadori) la conversazione si è focalizzata sul tema del disagio psichico, con il consueto rigore scientifico che appartiene ai due.
Filo conduttore della serata è stato il tema del desiderio dell'affermazione di sé, della propria autonomia.
Il desiderio, dice Moriggi, è un'esperienza mancata (di solito si desidera quello che non si ha o non si è).
Ci sono tante forme di limitazione del corpo, spesso sottili e violente: una di queste può definirsi "sublimazione": ci sono cioè alcune situazioni che vengono negate a soggetti con disabilità, addirittura a livello linguistico oltre che esperienziale.
Una di queste è la sessualità, come se la logica del desiderio non possa appartenere a queste figure.
Mentre siamo tutti abituati, risponde Nicoletti, alla riprogettazione del corpo ("ritocchini", chirurgia plastica, protesi), non siamo in realtà ancora liberi dai pregiudizi. Noi persone sane diamo ai desideri, anche i più istintivi, una giustificazione etica: in questo senso nessuno di noi si può dire ancora realmente libero.
E la soluzione per raggiungere questa libertà, sottolinea il giornalista, non è politica o ideologica: la soluzione è scientifica, logica.
Entrambi concordano sul fatto che c'è una forte necessità di competenza e non solo di buone intenzioni, c'è bisogno di motivazione e non di comprensione o, peggio, di pietismo.
Restituire il corpo significa restituire l'autonomia.
La mancanza di competenza ostacola pericolosamente una visione laica, ovvero scientifica, dell'autismo e, più in generale, del mondo dei diversamente abili.
Moriggi ribadisce inoltre l'importanza dell'evidenza scientifica: la speranza, afferma il filosofo, non si ferma davanti all'evidenza. E' quindi necessaria una "Educazione Scientifica" ovvero un atteggiamento "critico", analitico, per discriminare, per capire dove è la truffa, per contenere la speranza ai limiti del dato.
Una teoria per essere scientifica deve innanzitutto essere resa pubblica: solo così può essere verificabile e quindi controllabile.
Appuntamento anche quest’anno di qualità per l’VIII rassegna “La Bancarella”
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- Pubblicato Lunedì, 13 Ottobre 2014 18:56
Trieste - Quattro importanti giornate tutte destinate alla koinè culturale dell’Adriatico orientale. Pubblicazioni editoriali, progetti in corso d’opera e in fase di ultimazione, dibattiti e presentazioni: il tutto nella cornice di una elegante tendo-struttura eretta per l’occasione nella centralissima e suggestiva Piazza Sant’Antonio Nuovo a Trieste. È “La Bancarella. Salone del Libro dell’Adriatico orientale”, giunto nel 2014, con crescente successo, alla sua prossima edizione.
L’inaugurazione avrà luogo giovedì 16 ottobre alle ore 17.30 alla presenza di Mons. Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste. E dalla stessa giornata, giovedì 16 a domenica 19 ottobre la rassegna - ideata e coordinata dal Centro di Documentazione multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata e dall’Università popolare di Trieste - si svolgerà nel segno della visibile continuità con l’espressione culturale di lingua italiana localizzata lungo le sponde dell’Alto Adriatico, rivolgendo una particolare attenzione anche alle comunità nazionali italiane di Slovenia e Croazia nel solco del comune cammino europeo.
Le istituzioni culturali e quelle scientifiche si confronteranno nel corso delle giornate di appuntamenti con giornalisti, accademici, musicisti, personalità pubbliche e politiche di rilevanza nazionale. Il tutto a testimoniare come le vicende dell’Adriatico orientale costituiscano un importante tassello della memoria, della storia e del futuro della nostra Penisola. La struttura de “La Bancarella” 2014 prevede tre giornate tematiche: La memoria e gli anniversari, Il territorio, le donne e gli uomini. Dalla memoria alla storia.
Lo scopo di tale manifestazione è di offrire sempre maggiore visibilità alla produzione culturale di lingua italiana lungo le sponde dell’Alto Adriatico, rivolgendo una particolare attenzione anche alle comunità nazionali italiane di Slovenia e Croazia, affinché si possa curare sempre con maggiore continuità tale rapporto, edizione che giunge quest’anno con crescente successo all’ottava edizione.
Nel dettaglio, il programma prevede la presentazione di 35 titoli, 30 incontri tra presentazioni di libri e volumi, letture e approfondimenti con la presenza di 50 relatori, una tavola rotonda sullo stato dell’arte a dieci anni dall’istituzione della Legge del Ricordo, due concerti e una Sfilata in costume.
Spazio alla cultura e agli approfondimenti a tutto campo: libri e tavole rotonde, ma anche testimonianze del passato e del presente, folklore e colori. Gusto e musica. «Questa ormai storica rassegna – ha spiegato Renzo Codarin, Presidente del CDM, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento triestino – rappresenta un’occorrenza importante che il CDM, assieme all’Università Popolare di Trieste offre alla città e non solo: un’interessante vetrina grazie alla quale conoscere tantissime pubblicazioni che documentano la cultura e la storia della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Di terre al di qua e al di là del confine. “La Bancarella” è il frutto di una sinergia molto positiva che sicuramente verrà apprezzata in quanto il programma della manifestazione è veramente di grande qualità e levatura»
Numerose, quest’anno, le ricorrenze che verranno celebrate: prima fra tutte il decennale di istituzione del “Giorno del Ricordo” (10 febbraio). Si rifletterà sulle suggestioni – nuove e risalenti – dell’europeismo e del panorama internazionale. Sulle tragedie mai dimenticate. Sulle vicende belliche dei due conflitti mondiali, sull’esodo e sui preziosi frutti del lavoro delle molte sigle associative presenti.
La manifestazione è resa possibile grazie all’autorevole contributo del MiBAC e all’adesione di numerosi, prestigiosi enti e associazioni(Associazione delle Comunità Istriane; Associazione Dalmati Italiani nel Mondo-Libero Comune di Zara in Esilio; Associazione Libero Comune di Pola in Esilio; ANVGD – Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; CDM – Centro Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata di Trieste; Centro di Ricerche Storiche di Rovigno; Associazione Coordinamento Adriatico; Edit; FederEsuli; IRCI – Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata; IRSML Friuli Venezia Giulia – Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia; Lega Nazionale; Radio Capodistria; Società Dalmata di Storia Patria (Roma e Venezia); Società di Studi Fiumani; Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in esilio; Unione degli Italiani; UPT – Università Popolare di Trieste e «La nuova Voce Giuliana».
Programma degli eventi, aggiornamenti e approfondimenti su www.salonebancarella.it
Informazioni presso: Università Popolare di Trieste: tel. (+39)040 6705111
"Niente panico", vademecum presentato al Ministero della Salute
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- Pubblicato Sabato, 11 Ottobre 2014 09:45
- Scritto da redazione@ilfriuliveneziagiulia.it
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