Immigrazione clandestina: arrestati al confine con l'Austria due "passeur" di nazionalità ungherese
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- Pubblicato Venerdì, 11 Ottobre 2013 17:48
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Udine - La Polizia di Frontiera di Tarvisio ha arrestato l'11 ottobre presso l'ex valico di Coccau due cittadini ungheresi, fermati a un controllo mentre trasportavano cinque persone straniere irregolari.
Gli agenti hanno notato una vettura immatricolata in Ungheria, con una sola persona a bordo, attraversare il confine e fermarsi poco dopo, in un parcheggio, per ripartire alcuni minuti dopo seguita da un'altra vettura ungherese.
Le due auto sono state quindi fermate; sulla prima viaggiava la "staffetta", mentre sulla seconda sono stati rintracciati i cinque cittadini extracomunitari: due di nazionalità somala, due provenienti dall'Eritrea ed uno di origine siriana.
Il conducente della prima auto, T.A., 37 anni, e il passeur, M.C.S. (45), entrambi cittadini ungheresi, sono stati arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Muore giovanissima automobilista finita contro un muro nei pressi di Torreano
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- Pubblicato Lunedì, 07 Ottobre 2013 10:40
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Cividale - Incidente mortale poco prima delle 6 del mattino del 6 ottobre, nel Cividalese. Un’auto, guidata dalla giovanissima Chiara Rossi, 19 anni, si è schiantata contro un muro in via Togliano, nei pressi di Torreano.
La ragazza, residente a San Pietro al Natisone, è morta all'ospedale di Udine a seguito delle gravi lesioni riportate.
La ragazza viaggiava da sola a bordo dell'auto che, per motivi ancora in corso di accertamento, è finita contro il muro di cinta di un fabbricato.
Sul posto erano arrivati subito i soccorritori del 118, i Vigili del fuoco e la pattuglia dei Carabinieri in servizio in quella zona.
La 19enne era stata immediatamente trasportata all’ospedale di Udine e ricoverata, con prognosi riservata, a causa di pesanti traumi. Purtroppo non c'è stato nulla da fare e la giovane è morta.
Anziani uccisi a Lignano, Lisandra condannata all'ergastolo
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- Pubblicato Giovedì, 03 Ottobre 2013 19:56
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Udine - La giovane cubana Lisandra Aguila Rico è stata condannata all'ergastolo per l'omicidio dei coniugi Burgato, massacrati nella loro villetta di Lignano Sabbiadoro la notte tra 18 e 19 agosto 2012.
La sentenza è stata emessa dal gup Roberto Venditti del Tribunale di Udine al processo con rito abbreviato. La giovane non era in aula.
In aula, alla lettura della sentenza, c'era, tra gli altri, il procuratore capo di Udine, Antonio Biancardi. Alla scorsa udienza il pm Claudia Danelon aveva chiesto la condanna all'ergastolo per la ragazza, accusata del duplice omicidio in concorso con il fratello Reiver, che è rinchiuso nel carcere di L'Avana dopo che le autorità locali lo hanno condannato a 20 anni di prigione.
Il Procuratore ha definito ''giusta'' la decisione del giudice che ''ha riconosciuto il validissimo lavoro svolto dalla pm Claudia Danelon per dimostrare l'esistenza di tutte le aggravanti''. ''Doveva essere questa la condanna - ha aggiunto il procuratore - Dispiace che altrettanto non sia stato comminato al fratello. Speriamo che la condanna resti tali anche in appello perche' non può essere attribuita nessuna attenuante per quello che e' stato fatto, questa gravita' e crudeltà deve essere punita''.
L'avvocato Maria Cristina Clementi, difensore dei fratelli di Rosetta Sostero, Vinicio e Bruno, a cui il giudice ha riconosciuto un risarcimento danni di 75 mila euro ciascuno, oltre ai 560mila riconosciuti al figlio Michele, ha espresso "soddisfazione" per la sentenza. ''Come aveva detto il pubblico ministero non abbiamo chiesto una pena esemplare ma giusta, commisurata allo scempio commesso''', ha commentato l'avvocato. I legali dei familiari auspicano che il pubblico ministero chieda il processo in Italia anche per Reiver Laborde Rico.
Riconosciuta responsabile dei reati a lei ascritti, "unificati nel vincolo della continuazione e operata la diminuzione per il rito", il gup del tribunale di Udine Roberto Venditti ha condannato Lisandra Aguila Rico alla pena dell'ergastolo. Lo si legge nel dispositivo emesso dal gup. Il calcolo della pena finale parte dalla base dell'ergastolo con isolamento diurno, applicabile in caso di sussistenza dell' aggravante delle sevizie, una di quelle contestate dalla Procura all'indagata. Lo sconto per il rito abbreviato toglie dunque a Lisandra il solo isolamento diurno.
Nel dispositivo il gup dichiara l'imputata in stato di interdizione legale e interdetta in perpetuo dai pubblici uffici, ordina la pubblicazione della sentenza per estratto mediante affissione nei comuni di Udine e Lignano Sabbiadoro, nonché nel sito internet del Ministero della Giustizia.
Lisandra è stata inoltre condannata al risarcimento dei danni non patrimoniali patiti dalle parti civili costituite, liquidati in 560 mila euro a favore del figlio delle vittime, Michele Burgato, e in 75 mila euro ciascuno in favore di Vinicio e Bruno Sostero, i due fratelli di Rosetta, costituitisi parte civile. Il gup ha disposto il dissequestro dell'immobile di via Annia a Lignano Sabbiadoro nel quale fu compiuto il duplice omicidio.
Dissequestrati anche tutti i beni, denaro ed effetti personali appartenenti a Paolo Burgato e Rosetta Sostero, ordinandone la restituzione all'avente diritto, ed i beni ed effetti personali di Lisandra, con confisca e distruzione del coltello in sequestro.
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