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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Sgominata banda di ladri. Aveva messo a segno 41 furti tra Veneto e Friuli in negozi e abitazioni

Sgominata banda di ladri. Aveva messo a segno 41 furti tra Veneto e Friuli in negozi e abitazioni

Udine - I Carabinieri della Compagnia di Tolmezzo (Ud) hanno sgominato, nell'ambito di un'operazione condotta dal Comando di Padova, una banda di malviventi che tra novembre e gennaio scorsi hanno messo a segno numerosi reati contro il patrimonio nelle province di Udine, Venezia, Vicenza e Padova. Lo ha reso noto un comunicato dell'Arma diffuso il 14 maggio.
 
Sono 41 gli episodi attribuiti al gruppo. Sette le ordinanze cautelari eseguite. Altre 16 persone sono state deferite in stato di libertà.

In particolare in Friuli erano stati messi a segno furti nei comuni di Cavazzo Carnico, Verzegnis, Arta Terme, Paularo, Venzone, Ovaro, Prato Carnico, Zuglio e Lusevera.

Il sodalizio criminale era giunto ad effettuare fino a cinque furti in 24 ore, operando prevalentemente nelle ore notturne, ai danni di negozi e pubblici esercizi. In qualche caso erano state prese di mira anche abitazioni.

Gli arrestati, quasi tutti senza fissa dimora, sono di origine italiana, rumena e moldava. Sono finiti nel carcere di Padova con l'accusa di furto aggravato continuato: Placido Scattolin, mente del sodalizio criminale; Alessio Devid Grendene, 43 anni, residente in provincia di Vicenza; Costantin Ciorba, di origini moldave, 36 anni; Alexandru Corlatari, di origini moldave, 20 anni; Alexandru Zarvarici, di origini moldave, 26 anni; Andrey Alexandru Morosan, di origini rumene, 28 anni. Ancora ricercato Lungu Vasile, di 23 anni.

Le indagini, partite a novembre dopo una serie di furti messi a segno a Verzegnis, si sono incrociate con quelle già avviate a Padova, e hanno consentito di recuperare e restituire ai proprietari circa 500 mila euro di merce, di cui 200 mila di refurtiva rubata in Friuli Venezia Giulia.

Nelle perquisizioni eseguite questa mattina nelle abitazioni dei sette destinatari di custodia cautelare sono stati recuperati numerosi attrezzi, abbigliamento sportivo e anche tre quadri di Mirò, Kandinskij e De Chirico, sulla cui autenticità sono in corso accertamenti. Per effettuare i furti in Friuli utilizzavano auto rubate in Veneto. Facevano razzie e rubavano altre vetture in loco che poi utilizzavano per tornare in provincia di Padova.

Diritti civili: il sindaco di Udine ribadisce l'attenzione alle tematiche omosessuali

Diritti civili: il sindaco di Udine ribadisce l'attenzione alle tematiche omosessuali

Udine - “Capisco che, forse, il consigliere Ioan e i suoi colleghi del centrodestra in campagna elettorale fossero troppo impegnati a presentare esposti in procura su qualsiasi cosa o a ostacolare in ogni modo la realizzazione delle opere pubbliche in città, ma se avessero anche solo scorso velocemente il mio programma elettorale si sarebbero evitati ora una figuraccia, visto che le tematiche legate alle persone omosessuali sono ben visibili e presenti nel programma votato dalla maggioranza degli udinesi”.

Il sindaco di Udine, Furio Honsell, usa l'arma dell'ironia per rispondere al consigliere comunale di opposizione Adriano Ioan che accusa sindaco e amministrazione comunale di non aver scritto nel programma elettorale “di volersi occupare dei temi dei diritti civili”.

“Non solo – risponde Honsell – i diritti civili sono presenti in vari punti del mio programma, ma specificatamente alle tematiche omosessuali ci sono vari punti, non da ultimo il riconoscimento istituzionale attivo da parte del Comune alla Giornata Internazionale contro l'omofobia del 17 maggio”.

Leggendo il testo con cui il sindaco si è presentato e ha vinto alle ultime elezioni, infatti, oltre al riconoscimento istituzionale al 17 maggio, c'è, tra l'altro, il sostegno istituzionale al progetto contro il bullismo omofobico nelle scuole, il sostegno alla Rete RE.A.DY (Rete Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) e la “creazione di un tavolo permanente antiomofobia con esponenti delle associazioni accreditati presso l'Ufficio Pari Opportunità del Comune”.

In merito alla bandiera, regalata dalle associazioni omosessuali al Comune per essere esposta in occasione del 17 maggio, Giornata internazionale contro l'omofobia, inoltre, il sindaco tiene a precisare che “non è la prima volta che un Comune italiano espone la bandiera arcobaleno per sensibilizzare l'opinione pubblica contro l'omofobia. Lo hanno già fatto città di tutta Italia, da nord a sud, come ad esempio a Roma, Ragusa, Bari, Cuneo, Pisa, Napoli, Genova. Nulla di diverso, dunque, da quello che accadrà a Udine”.

Capitolo a parte, infine, la posizione e le modalità di esposizione della bandiera.

“Voglio rassicurare il vicepresidente del Consiglio comunale Franco Della Rossa – conclude sempre il sindaco –. Nessuna bandiera verrà issata ai pennoni ufficiali di palazzo D'Aronco. Sappiamo perfettamente che lì c'è posto solo per i simboli ufficiali dello Stato".

"Per questo motivo – rassicura Honsell – la bandiera arcobaleno verrà esposta sul balcone, così come già fatto in molte altre occasioni come la bandiera dell'Emas, che certificava le buone pratiche energetiche del Comune, o la bandiera di Libera per la giornata contro le mafie o, ancora, la bandiera per la settimana mondiale contro il razzismo”.

In vacanza sul Mar Rosso muore per un malore a 49 anni una donna di Ampezzo

In vacanza sul Mar Rosso muore per un malore a 49 anni una donna di Ampezzo

Udine - Una cittadina di Ampezzo (Ud), Antonella Azoto, è morta a Marsa Alam, in Egitto, dove si trovava per una vacanza assieme al compagno Stefano Lozza, gestore del rifugio Tita Piaz.

La notizia è giunta in paese lunedì 11 maggio. La donna, 49 anni, appassionata di escursionismo, è stata colpita da un'improvvisa crisi respiratoria dalla quale non è riuscita a riprendersi.

La piccola località carnica è in lutto: la signora Azoto, che lavorava come barista in un locale ampezzano, l'Osteria al Vatican, lascia tre figli e tre nipoti.

 

 

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