Finanza scopre mega truffa da 18 milioni ai danni del fisco con triangolo Milano-Udine-Villach
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- Pubblicato Venerdì, 15 Aprile 2016 12:12
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Aveva emesso fatture per operazioni inesistenti (per acquisti di “cotone candeggiato”), per un importo complessivo di 13.554.000 di euro, in realtà mai avvenuto: le Fiamme Gialle di Udine hanno scoperto la truffa, perpetrata da una importante società di Milano, operante nel settore della lavorazione di materiali tessili.
L’emissione di tali fatture fittizie veniva “gestita” da un soggetto residente nella provincia di Udine, che aveva pianificato un sofisticato meccanismo per “creare” operazioni commerciali inesistenti per consentire alla società lombarda di portare in contabilità costi fittizi con correlati risparmi fiscali e di creare “nuova” liquidità.
In particolare, l’imprenditore friulano aveva fatto ricorso, per emettere i documenti fittizi, alla denominazione sociale e alla partita I.V.A. di una terza società con sede in provincia di Treviso (risultata poi inconsapevole) a nome della quale aveva compilato ben 189 fatture false.
Perno del sistema fiscalmente fraudolento era il ricorso ad una banca ubicata in Austria, a Villach, poco oltre il confine, adoperata per far transitare i pagamenti delle fatture inesistenti; presso la filiale dell’istituto di credito austriaco, l’imprenditore friulano aveva simulato, all’apertura del conto, inesistenti poteri di rappresentanza della società trevigiana titolare dello stesso fornendo ai funzionari risultanze anagrafiche diverse e documenti falsificati.
Il meccanismo fraudolento si perfezionava, poi, facendo bonificare i pagamenti delle fatture fasulle sul citato conto estero dove, giunto l’accredito, l’imprenditore friulano al netto del suo “compenso” (circa l’8%) prelevava le somme in contanti con banconote di taglio elevato che poi trasportava in Italia occultandole nella sua autovettura (200.000/250.000 euro alla volta), per “riconsegnarle” a Milano agli esponenti della società che originariamente avevano disposto i bonifici delle somme verso l’Austria.
Nel corso delle indagini, delegate dalla Procura della Repubblica udinese alla Compagnia Guardia di Finanza di Udine, sono stati anche interrogati i rappresentanti delle società coinvolte nella frode fiscale che hanno confessato la frode fornendo tutti i particolari.
Alla conclusione dell’operazione di servizio sono complessivamente indagate, dall’Autorità Giudiziaria, 7 persone per reati tributari connessi all’emissione e utilizzo di fatture peroperazioni inesistenti, nonché contestate fattispecie fiscalmente evasive in materia di IVA e di imposte dirette per complessivi 18.000.000 di euro unitamente ad altre sanzioni applicabili per violazioni alla normativa antiriciclaggio (che vieta i trasferimenti di denaro contante per importi superiori a 3.000 euro) e valutaria (la cui soglia legale tra persone fisiche per trasferire denaro contante da e per l’estero è di 10.000 euro).
La società utilizzatrice delle fatture false ha già versato nelle casse dell’erario oltre un milione di euro avviando così meccanismi tesi al ravvedimento delle condotte fiscali inessere, mentre nei confronti dell’imprenditore friulano, emittente le fatture per operazioni inesistenti, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Udine ha disposto il sequestro per equivalente di una villa di pregio e disponibilità finanziarie per circa 700.000 euro.
Remanzacco, tragico gesto di un anziano uomo trovato senza vita in una stanza d'hotel
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- Pubblicato Mercoledì, 13 Aprile 2016 15:02
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Il 12 aprile è stato trovato il corpo senza di un settantacinquenne nella stanza dove aveva dormito, in un albergo di Remanzacco (Ud).
A fare la tragica scoperta è stato il personale della struttura nel giro per le pulizie delle stanze, nella mattinata.
I soccorsi del 118, immediatamente allertati, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul posto anche i Carabinieri della stazione locale.
L'uomo ha lasciato un messaggio ai suoi familiari scusandosi per il gesto. Non sono stati ritrovati boccette o blister di medicinali; il medico legale ha ordinato l'autopsia.
La morte dell'anziano non è stata comunque giudicata riconducibile all’azione di terze persone.
Cifra 3 di Solari, scelto come oggetto icona del design italiano
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- Pubblicato Martedì, 12 Aprile 2016 12:10
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Cifra 3, l’orologio a palette di Solari lineadesign è stato scelto da FATTOBENE, la piattaforma per la ricerca e la promozione di oggetti italiani che esistono da generazioni, per la speciale esposizione organizzata nel Brera Design District in occasione del Salone del Mobile di Milano.
Nello spazio di Via Palermo 1, FATTOBENE presenta un piccolo atlante di icone senza tempo, con cui dare vita a un viaggio nel tessuto industriale italiano. Gli oggetti selezionati sono caratterizzati da bellezza, longevità, design unico. L'evento si propone di mettere in luce le loro storie, per poi apprezzarne da vicino la qualità attraverso l'esperienza diretta.
Disegnato da Gino Valle e caratterizzato dal sistema a rulli di palette creato da Remigio Solari e brevettato nel 1966, l’orologio Cifra 3 è riconosciuto in tutto il mondo come icona del design del ‘900, tanto da far parte della collezione permanente del MoMA (Museum of Modern Art) di New York e dello Science Musem di Londra e della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano. Il funzionamento di Cifra 3 è semplice, perfetto e immutato dal 1966: 4 palette di 10 numeri che scattano solide, nitide, precise, minuto per minuto per comporre tutte le ore della giornata.
Nessuno, in 50 anni, è riuscito a copiare la perfezione meccanica delle palette che ancora oggi sono assemblate rigorosamente a mano nello stabilimento di Udine, come degli abili sarti del tempo. Oltre al Cifra 3 saranno esposti: la carta aromatica d'Eritrea (Piacenza, dal 1927), il dentifricio Marvis (Ludovico Martelli, Firenze, dal 1908), un sapone Valobra (Genova, dal 1903) e la candela Nautilus (Graziani, Livorno, dal 1885), la colla Coccoina (Balma Capoduri, Voghera, dal 1927), i quaderni Tassotti (Bassano del Grappa, dal 1957), la cucitrice Zenith (Balma Capoduri, Voghera, dal 1948), il macinacaffè a volano Tre Spade (Forno Canavese, dal 1894), un set di oggetti tradizionali per fare la pasta e le Pastiglie Leone (Torino, dal 1857).
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