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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Uccisione di Giulio Regeni, anonimo scrive a "La Repubblica" e accusa polizia segreta egiziana

Uccisione di Giulio Regeni, anonimo scrive a

Roma - Alla vigilia dell'incontro tra inquirenti italiani ed egiziani che indagano sull'uccisione del ricercatore di Fiumicello Giulio Regeni, è giunta al quotidiano  "La Repubblica" una segnalazione anonima che rivela dettagli sulle circostanze dell'omicidio.

La notizia compare sulla prima pagina dell'edizione online del quotidiano. Nell'articolo si legge che la fonte "scrive a Repubblica da qualche giorno da un account mail Yahoo, alternando, nei testi, l'inglese, qualche parola di italiano, e la sua lingua, l'arabo". "Delle sue mail - riferisce ancora La Repubblica - sono in possesso il pm Sergio Colaiocco e il legale della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini".

La fonte anonima chiama direttamente in causa i vertici della polizia segreta egiziana, nello specifico il generale Khaled Shalabi, già inquisito per torture ma poi reintegrato nei servizi.

Secondo quanto riferito dal giornale, alcuni dettagli sulle torture subite dal giovane, rivelati dalla fonte anonima, coinciderebbero con i risultati dell'autopsia svolta in Italia.

Si aggraverebbero così le relazioni tra Italia ed Egitto, dopo le parole del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che aveva affermato, riferendo in Senato, che "Se non ci sarà un cambio di marcia, il governo è pronto a reagire adottando misure immediate e proporzionate".

"Per ragioni di Stato non permetteremo che sarà calpestata la dignità dell'Italia", aveva aggiunto precisando che gli incontri di giovedì e venerdì con gli inquirenti egiziani "potrebbero essere decisivi per lo sviluppo delle indagini".

"L'omicidio di Regeni ha scosso le nostre coscienze e il Paese intero perché è stata stroncata la vita di un italiano esemplare, per il modo in cui è stato atrocemente torturato e ucciso e per la lezioni di compostezza dei genitori", aveva detto ancora Gentiloni.

Anche il premier Matteo Renzi era intervenuto sul caso Regeni scrivendo nel suo canale social: "È una vicenda che ha molto colpito, mi ha colpito la dignità della famiglia che ha dato una gigantesca lezione al mondo. Noi ci fermeremo solo davanti alla verità vera, lo dobbiamo a Giulio, alla sua famiglia e anche a tutti noi. La nostra è una presa di posizione chiara, secca e forte. Noi pensiamo e speriamo che l'Egitto possa collaborare con i nostri magistrati, abbiamo la disponibilità a vedere le carte insieme e noi vogliamo che la verità sia trovata".

Qui il link all'articolo sul quotidiano "La Repubblica":

http://www.repubblica.it/esteri/2016/04/06/news/_ecco_chi_ha_ucciso_giulio_l_accusa_anonima_ai_vertici_che_svela_tre_dettagli_segreti-136996781/?ref=HRER3-1

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