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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Tragico incidente sul Carso triestino: scooter contro muro, muore un giovane di 24 anni

Tragico incidente sul Carso triestino: scooter contro muro, muore un giovane di 24 anni

Trieste - Un ragazzo di Trieste, M.G., di appena 24 anni, è morto sul colpo in un tragico incidente con il suo scooter, avvenuto attorno alle due di notte del 25 agosto, sul Carso triestino.

Il giovane, alla guida della sua moto, stava percorrendo la strada che scende da Santa Croce alla Costiera, all'altezza dei Filtri, quando ha perso il controllo del mezzo, andando a finire contro il muro laterale, per cause ancora da accertare.

I soccorsi sono giunti dopo poco sul posto, ma gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. Sul posto anche la Polizia.

Trieste, indagini sulla morte di un sacerdote di 92 anni avvenuta il 25 aprile scorso

Trieste, indagini sulla morte di un sacerdote di 92 anni avvenuta il 25 aprile scorso

Trieste - La Procura di Trieste ha aperto un’indagine sulla morte di monsignor Giuseppe Rocco, deceduto all'età di 92 anni il 25 aprile scorso presso la Casa del Clero di via Besenghi. Gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Matteo Tripani, hanno aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti.

La vicenda è emersa nei giorni scorsi nel capoluogo; era stata coperta finora dalla massima discrezione.

I carabinieri del Nucleo investigativo, diretti dal capitano Fabio Pasquariello, hanno avviato l'inchiesta a partire dall'esame necroscopico effettuato al Cimitero di Sant'Anna nel giorno in cui le spoglie del religioso erano state trasferite nella camera mortuaria.

Gli accertamenti di rito in quella circostanza avevano fatto rilevare dei dettagli non in linea con una morte naturale. Da qui l'autopsia, condotta dal medico legale Fulvio Costantinides. L'esame ha rivelato che la causa della morte è stata un’azione meccanica fra lo strangolamento e il soffocamento.

I funerali di mons. Rocco si erano tenuti il 17 maggio, proprio per permettere le analisi. Il corpo del sacerdote, vestito come se stesse per uscire, era stato rinvenuto ai piedi del letto, nell'appartamento che occupava.

L'elemento che ha fatto imprimere una svolta alle indagini è stata la radiografia del collo dell'anziano prete, dalla quale sono emerse con chiarezza lesioni riconducibili a un'azione violenta, e non a un evento accidentale.

A dare l'allarme, quella mattina, era stata una badante che seguiva il sacerdote, e che intorno alle 7 era entrata nella sua stanza per accompagnarlo alla messa.

Gli inquirenti escludono il movente della rapina. I militari hanno sentito le persone che frequentavano con regolarità il sacerdote e sarebbe già cominciato un nuovo giro di interrogatori.

Nei prossimi giorni giungeranno a Trieste anche gli specialisti dei Ris (Reparti investigazioni scientifiche) per un sopralluogo sul luogo del delitto, alla ricerca di eventuali tracce e impronte lasciate nei locali della Casa del Clero.

Nella comunità cattolica c'è incredulità e sgomento per un episodio dai connotati inquietanti.

Il vescovo della diocesi di Trieste, mons. Gianpaolo Crepaldi, ha dichiarato alla stampa: "Quasi subito dopo la morte del caro sacerdote fui discretamente avvertito dagli investigatori che c'era la necessità di fare qualche indagine. Assicurai loro collaborazione e fiducia. Oggi, di fronte agli sviluppi sconcertanti delle indagini, sono ad assicurare agli investigatori e alla Magistratura la stessa collaborazione e fiducia, esortandoli a un pieno accertamento della verità dei fatti e delle responsabilità implicate".

L'imprenditore Di Finizio sceso dalla gru. Incontrerà l'assessore Peroni ed il ministro Franceschini

L'imprenditore Di Finizio sceso dalla gru. Incontrerà l'assessore Peroni ed il ministro Franceschini

Trieste - L'imprenditore balneare Marcello Di Finizio (nella foto) asserragliato da più di due mesi sul pontone Ursus sabato 9 agosto intorno alle 12.00, dopo ottanta giorni di manifestazione a 75m d’altezza, è sceso dalla gru. Ad attenderlo ai piedi del manufatto, una ventina di sostenitori e gli agenti della Digos.

Il titolare del locale "La Voce della Luna" ha dichiarato alla stampa di interrompere la protesta per permettere ad altre imprese di svolgere le loro attività legate alla valorizzazione del pontone, considerato opera di archeleogia industriale.

Di Finizio incontrerà il 20 agosto l'assessore alle finanze Francesco Peroni e successivamente il Ministro dei Beni culturali ed ambientali Dario Franceschini.

Nei giorni scorsi il pontone era stato al centro di una interrogazione parlamentare rivolta proprio a Franceschini.
 
Il Presidente della Guardia Costiera Ausiliaria del Friuli Venezia Giulia, Fabrizio Pertot, in una nota, ha espresso la sua soddisfazione per la risposta del ministro, che - secondo quanto riportato dal deputato del Pd Ettore Rosato -, confermerebbe che la tutela e la valorizzazione dell'Ursus siano tra gli interessi del Governo, che si sarebbe reso disponibile a organizzare un tavolo di lavoro tra le istituzioni interessate per valutare gli interventi, la fattibilità e le risorse necessarie per assicurare la salvaguardia del pontone-gru galleggiante.

Pertot ringrazia Rosato per aver sollecitato (con un'interrogazione sottoscritta anche dai deputati democratici Tamara Blažina, Paolo Coppola e Gianna Malisani) l'interesse del ministro nei confronti di quella che lo stesso Rosato definisce “uno straordinario manufatto dell'ingegneria nautico-meccanica che fa parte a pieno titolo del patrimonio culturale e storico di Trieste”.

Secondo Pertot infatti “era particolarmente importante che qualche soggetto pubblico si interessasse al futuro del pontone, in quanto le forze dei volontari del mare, che si sono presi finora in carico l'Ursus, salvadolo dalla demolizione. non sono sufficienti a garantire non solo un suo riutilizzo, ma nemmeno le più basilari opere di manutenzione".

Ciò va a favore dell'impegno della Guardia costiera ausiliaria, che negli anni ha profuso energie per recuperarlo e valorizzarlo anche attraverso manifestazioni di carattere cuturale, ma che da sola non può portare avanti dei concreti progetti di recupero del manufatto.

"Rimane ora da sciogliere la questione relativa alla permanenza sull'Ursus dell'imprenditore Marcello Di Finizio - aggiunge la nota della Guardia Costiera - il cui prolungato atto dimostrativo, tra l’altro, ha mandato a monte il piano di interventi che, grazie al contributo della Regione, erano stati programmati proprio in questo periodo per mettere in sicurezza il pontone che porta ancora i segni della tempesta che lo ha danneggiato un paio d'anni fa".

"E come se non bastasse ci ha costretti ad annullare le iniziative che si intendevano effettuare per l'arrivo del Giro d'Italia, quando l’Ursus doveva essere illuminato di rosa e a rifiutare proposte di eventi culturali e musicali che alcune associazioni intendevano organizzarvi a bordo durante l'estate. Un peccato, perché si potevano raggranellare dei fondi utili alle primarie necessità del pontone e soprattutto a saldare il debito che ancora si ha nei confronti della Tripmare per il suo salvataggio. L'auspicio è che la questione si risolva al più presto, anche perché sono in ballo anche delle iniziative in occasione della Barcolana".

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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