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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Serre per la coltivazione di marijuana in casa: arrestato un giovane a Gorizia

Serre per la coltivazione di marijuana in casa: arrestato un giovane a Gorizia

Gorizia - La Polizia ha arrestato un uomo di 27 anni che aveva aveva destinato una parte del suo alloggio alla coltivazione di piante di marijuana.

Gli agenti sono stati allertati dagli inquilini dello stabile dove vive il giovane, infastiditi e insospettiti dal forte odore.

In seguito a una perquisizione, la Polizia ha trovato all'interno della stanza da letto dell'uomo un "grow box", sofisticata serra di coltivazione. Al suo interno crescevano una ventina di piante di marijuana.

Nell'appartamento sono state inoltre rinvenute un'altra decina di piante mature di marijuana, posizionate in un ripostiglio illuminato, ulteriori quattro in una seconda camera da letto, 35 grammi di marijuana in un essiccatoio e minimi quantitativi di marijuana pronta per il consumo e di eroina, oltre al necessario per il confezionamento delle dosi.
    
La coltivazione di marijuana in casa, secondo l'orientamento più recente della giurisprudenza italiana, non costituisce reato fino a tre piantine, coltivate in vaso e senza utilizzare artifici tecnici finalizzati ad aumentarne l'effetto drogante (lampade, fari a led, eccetera).  

Nel caso del giovane goriziano scatta invece la giustizia penale.

La coltivazione casalinga di cannabis è sempre più diffusa. I giudici hanno ritenuto questa condotta penalmente irrilevante soltanto nei casi in cui la quantità di marijuana sia inidonea a ledere il bene giuridico della salute pubblica, facendo riferimento all'articolo 25 della Costituzione.

La coltivazione domestica rimane comunque illecita dal punto di vista amministrativo. Si applicano le sanzioni previste dall'articolo 75 del Dpr 309: sospensione della patente, del porto d'armi, del passaporto, del permesso di soggiorno e del diritto di conseguirlo per il cittadino extracomunitario.

Le Pietre di Redipuglia iniziano già a deteriorarsi a un mese dall'inaugurazione

Le Pietre di Redipuglia iniziano già a deteriorarsi dopo appena un mese dall'inaugurazione

Fogliano Redipuglia (Go) – Inaugurata poco più di un mese fa, il 9 Novembre scorso, la Piazza delle Pietre d'Italia presenta già gravi segni d'incuria e rovina. Collocata presso il Sacrario di Redipuglia, l'opera ha richiesto circa un mese per essere completata ed è composta da pietre provenienti dagli 8.000 Comuni italiani.

Svelata al pubblico alla presenza del Ministro della Difea Pinotti e della Presidente della Regione Serracchiani, la piazza oggi iniziano già a deteriorarsi. La denuncia arriva da un cittadino dello stesso Comune, Ivan Bianchi, che in un suo articolo in uscita sul Foglio Goriziano domani scrive: “(…) adesso che il gelo comincia a farsi sentire più pungente e tenace di prima le crepe si aprono sempre di più, lasciando ai visitatori del luogo simbolo della Grande Guerra l'amaro in bocca”.

Inoltre, continua il giornalista, segni di tutto ciò sarebbero “già stati annunciati qualche giorno dopo la cerimonia ufficiale: alcune delle  lastre erano state oggetto di restauro e la zona aveva subito un transennamento per qualche ora”. Una bella beffa, insomma, anche visto il costo dei lavori: 300mila euro, cifra complessiva per la riqualificazione di tutto il grande monumento e stanziati dalla Presidenza del Consiglio, nel quadro delle iniziative per il centenario della Grande Guerra.

Le immagini riportate in questo articolo, anch'esse scattate da Bianchi, lasciano amareggiati: come al solito, per terminare in fretta i lavori in occasione di un grande evento (in quell'occasione, la giornata delle Forze armate e dell’unità nazionale il 4 Novembre) si è soprasseduto a possibili problemi successivi. Ciò non farà che aumentare i costi per la riparazione, cosa necessaria vista l'importanza del luogo e il rispetto per i defunti della Grande Guerra, come la situazione analoga della pavimentazione di Piazza della Vittoria a Gorizia, completata poche settimane fa per la seconda volta in poco tempo.

I tempi per i lavori, molto probabilmente, andranno per le lunghe e saranno delicati, vista la composizione così disomogenea della pavimentazione. C'è solo da sperare che tutto ciò non sia l'inizio di un vizio destinato a ripetersi ogni inverno.


Le Pietre di Redipuglia iniziano già a deteriorarsi, dopo appena un mese dall'inaugurazione

Grado: sessantenne muore cadendo dal tetto di un condominio mentre ripara l'antenna

Grado: sessantenne muore cadendo dal tetto di un condominio mentre ripara l'antenna

Gorizia - Incidente mortale sul lavoro a Grado (GO) nella mattinata di sabato 5 dicembre. Il signor Raffaele Iannarelli, 60 anni, di Cervignano, è morto sul colpo dopo essere precipitato da un'altezza di dieci metri, mentre stava effettuando delle riparazioni all'antenna sul tetto di un'abitazione del quartiere di Grado Pineta.

Il personale medico del 118, giunto immediatamente con l'ambulanza, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo.

Sul posto anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Compagnia di Grado, che conducono le indagini sull'incidente.

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