• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Mar11262024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Corruzione nel settore edilizio: arrestato un funzionario ministeriale ed altre due persone

Corruzione nel settore edilizio: arrestato un funzionario ministeriale ed altre due persone

Udine - Un funzionario statale e altre due persone sono state arrestate per aver incassato tangenti per l’approvazione dei progetti di realizzazione di ponteggi industriali e civili.

Lo ha comunicato la Guardia di Finanza di Udine con una nota diffusa il 18 novembre.

I Finanzieri del Comando Provinciale del capoluogo friulano hanno eseguito, nei confronti del funzionario pubblico, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale friulano, su ordine della locale Procura della Repubblica.

Il funzionario, coordinatore di una Commissione Ministeriale deputata al vaglio ed all’approvazione dei progetti per la realizzazione dei ponteggi industriali e civili, è stato arrestato, mentre altre due persone, originarie del Friuli – un responsabile dell’Ufficio tecnico di una importante azienda della provincia di Udine e un libero professionista, già collaboratore della stessa nota società – sono stati posti, invece, agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

Il sistema di corruzione, verosimilmente in corso da tempo, vedeva il coinvolgimento del funzionario statale nell’elaborazione di una impostazione “condivisa” con l’azienda produttrice delle domande di approvazione e validazione funzionale dei progetti industriali.

Questa prestazione serviva ad evitare le presumibili osservazioni della Commissione.

Lo stesso funzionario si adoperava poi per velocizzare l’iter dinanzi alla stessa Commissione, senza il cui placet non sarebbe stato possibile procedere alla produzione ed alla commercializzazione dei manufatti.

Per l’infedele prestazione, il funzionario – che per la “consulenza” si recava direttamente in Friuli a totale carico dell’azienda – percepiva, di volta in volta, un compenso in contanti dal libero professionista che, a sua volta, con il beneplacito del Dirigente aziendale, responsabile dell’ufficio originatore delle varie progettualità, fatturava alla Società progettatrice inesistenti prestazioni di consulenza. Le indagini hanno rivelato come per rendere l’iter più veloce i tre non si facessero problemi a falsificare bolli ufficiali del Ministero e firme.

Numerose le perquisizioni eseguite dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Udine tra Roma, sede degli Uffici del Funzionario e luogo di sua residenza, ed Udine, negli uffici dell’Azienda coinvolta e nelle abitazioni dei due arrestati.

È morto a Udine l’ex sindaco ed assessore regionale Pietro Zanfagnini. Militò nelle fila del PSI

È morto a Udine l’ex sindaco ed assessore regionale Pietro Zanfagnini. Militò nelle fila del PSI

Udine - L’ex sindaco di Udine ed ex assessore regionale del Friuli Venezia Giulia, Pietro Zanfagnini, è deceduto in ospedale a Udine durante la notte tra l’11 e il 12 novembre.

Avvocato ed esponente di spicco del Psi, Zanfagnini aveva appena compiuto 84 anni, lo scorso 7 novembre. Era nato a Udine nel 1932. Figlio di Umberto, deputato della Costituente, Pietro Zanfagnini era stato segretario regionale del Psi, assessore regionale e vicepresidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

Divenne primo cittadino del capoluogo friulano nel 1990 e restò in carica fino al 1993, sostenuto oltre che dal Psi, dalla Dc, dal Psdi e dal Pli. Fu il primo sindaco non democristiano del capoluogo friulano dopo il 1948. Per un breve periodo ricoprì anche l'incarico di presidente dell'ordine degli avvocati di Udine.

“È stato un punto di riferimento etico per tutti i cittadini impegnati a servizio della città, dimostrando sempre grandissima coerenza e rigore morale. Per me personalmente e per molti altri, che trovavano nelle sue parole un riferimento forte di impegno civile, è stato fonte di ispirazione e di insegnamento”. Con queste parole il sindaco di Udine, Furio Honsell, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa dell’esponente politico.

“Esprimo la vicinanza mia personale e di tutta la città di Udine alla famiglia per questa grave perdita – sottolinea Honsell –. Il sindaco Zanfagnini ha rappresentato un figura di spiccata autorevolezza morale ed etica che gli derivava anche dalla famiglia alla quale apparteneva".

"Anche dopo l'esperienza di primo cittadino non ha mai smesso di impegnarsi per dare un contributo forte nella cultura, nella musica e anche nel sociale come presidente degli Amici di don De Roja, dimostrando sempre una spiccata attenzione verso le persone più fragili. Per me personalmente è stato un punto di riferimento di grande ispirazione”.
 

Polizia e Carabinieri scoprono giro di banconote false tra Udine, Gorizia e Nova Gorica

Polizia e Carabinieri intercettano banconote false in circolazione tra Udine, Gorizia e Nova Gorica

Udine - Polizia e Carabinieri in collaborazione con le forze dell’ordine della vicina Slovenia hanno scoperto giri di banconote false spacciate da cittadini stranieri.

Una prima operazione condotta dalla Polizia di Stato di Udine ha portato all’arresto di tre cittadini rumeni e alla denuncia di altri tre in stato di libertà per spendita e introduzione nel territorio dello Stato di monete false.

Il gruppo è stato scoperto dopo che aveva acquistato in una biglietteria i tagliandi di viaggio di una corriera diretta all'estero, pagandoli con banconote false. La responsabile della biglietteria ha chiamato il 113 e sul posto sono intervenuti il Poliziotto di Quartiere e una pattuglia della Squadra Volante della Questura che hanno rintracciato a poca distanza i sei rumeni.

Tre di loro - due uomini e una donna di 28, 49 e 37 anni - sono stati trovati in possesso di altre banconote false, in tagli da 10 e 20 euro, per un totale di 510 euro falsi e sono stati arrestati. Gli altri tre - di 22, 29 e 19 anni - sono stati denunciati. Per tutti e sei il Questore Claudio Cracovia ha già firmato il foglio di via dal Comune di Udine per tre anni.

Una seconda indagine effettuata tra Italia e Slovenia ha fatto emergere un traffico di valuta falsa nell’ambito del gioco d’azzardo.

I Carabinieri di Gorizia hanno intercettato due cittadine cinesi che vivono a Udine, di 50 e 25 anni, e un uomo di 27 anni residente a Gorizia, anche lui di nazionalità cinese, che usavano banconote false per puntate ai casinò oltreconfine.

A condurre l’inchiesta sono stati i militari dell'Arma del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Gorizia, comandato dal maggiore Pasquale Starace, insieme alla polizia criminale slovena di Nuova Gorica.

I cittadini cinesi sono stati denunciati all'autorità giudiziaria a piede libero per detenzione e spendita di moneta falsa.

L’indagine nasce da una richiesta di collaborazione internazionale inoltrata dall’autorità giudiziaria slovena, che ha portato i carabinieri e i colleghi della polizia slovena a identificare i tre cinesi, ritenuti responsabili della spendita di numerose banconote false di vario taglio in alcune sale da gioco di Nuova Gorica.

In queste case da gioco sono state sequestrate 10 banconote da 20 euro, 22 banconote da 50 euro, 15 banconote da 100 euro e una banconota da 200 euro, per un importo complessivo di circa 3000 euro.

Successive verifiche hanno appurato che le banconote fossero di provenienza italiana, nello specifico campana e appartenere al cosiddetto “Napoli Group”, ritenuto responsabile, dagli esperti del settore, della produzione del 90% degli euro falsi in circolazione.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.