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Mar11262024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Incidente a San Daniele del Friuli, caccia all'auto pirata che ha causato lo scontro

Incidente a San Daniele del Friuli, caccia all'auto pirata che ha causato lo scontro

Udine - Nella serata di venerdì 13 gennaio, a San Daniele del Friuli (Ud), lungo la strada regionale 463, un’auto ha causato un incidente.

Il guidatore si è allontanato senza soccorrere gli occupanti della vettura tamponata, finita fuori strada a seguito dell’impatto.

A bordo dell'auto, una Peugeot 307, viaggiava una famiglia composta da cinque persone di cittadinanza marocchina, tra cui un minore di pochi mesi.

Gli occupanti sono rimasti feriti e uno di loro è tuttora ricoverato, in condizioni non gravi, in ospedale a San Daniele del Friuli.

La Polizia stradale, intervenuta sul posto per ricostruire la dinamica dell’incidente, sta cercando l'autista della vettura che si è sottratto al dovere del soccorso. Il tipo di veicolo è già stato identificato.



 

 

 

È morto il poeta e sacerdote don Domenico Zannier esponente di spicco della cultura friulana

È morto il poeta e sacerdote don Domenico Zannier esponente di spicco della cultura friulana

Udine - Don Domenico Zannier, sacerdote, intellettuale e poeta, esponente di rilievo della cultura friulana noto anche oltreconfine, è morto nella notte tra l’11 e il 12 gennaio a Majano (Ud) all’età di 86 anni. Era nato a Pontebba nel 1930.

Nel 2012 il sindaco di Udine Furio Honsell gli aveva conferito il sigillo della città e nel 2015 il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini gli aveva assegnato la medaglia istituzionale dell’Ente.

Il sacerdote, conosciuto anche come Meni a Domeni Zannier o semplicemente pre Meni, era stato anche segnalato per la candidatura a Premio Nobel per la letteratura nel 1986 e nel 1987 da parte dell'Istituto di filologia romanza dell'Università di Salisburgo e da quello di letteratura comparata dell'Università di Innsbruck.

Era stoto ordinato sacerdote nel 1956 ed era stato direttore del settimanale diocesano udinese “La Vita Cattolica” dal 1975 al 1976.

Nel 1952 aveva fondato la Scuele libare furlane per l'insegnamento della lingua e della cultura friulana. Fu ideatore ed organizzatore del Festival della canzone friulana moderna (1959), della Sagra della villotta (1963) e della Sagra del canto cristiano friulano (1963).

Numerose le sue raccolte di poesie: “Les Culines Palides” e “Furlanie di Cil”, raccolti nel volume unico “I Dis dai Ciclamins”; poi ancora “L’Ancure te Natisse” e “I Dumblis Patriarcai”. I poemi “Crist Padan”, “Anilusi”(poema indiano), “Flor Pelegrin” e “Colomps di Etrurie”, “Gnat di Colomban”, “Fanis”, “Filii Petrae” (I Fis de Piere).

Questi poemi, per un totale di 48.541 versi, hanno dato alla letteratura friulana il primo vasto ciclo epico-storico di tutti i tempi.

Tra le sillogi liriche ricordiamo “Tal Gorc dal Soreli”, “De bande de vite”, “L’are dal Omp”, il poema mistico “Fevelade a Diu”, i poemetti “Cuintricjant Celest”, “Vilie Siriane”, “Tamugadi”, “Viac infinit“.

Ha composto l’apera “I Drams Lirics”, la tragedia “Un Oracul par Tebe”, il dramma storico “Il medili di Fuc”, il romanzo (il secondo della letteratura friulana) “La crete che no vai”.

L’ultima opera pubblicata è stata la raccolta di poesie “Cjavêi di Lûs”.

Tra i riconoscimenti, oltre alle medaglie degli Enti locali, ricordiamo tra gli altri il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Premio Campidoglio d’Oro della Internationale Burckhardt Akademie, il Premio Tesaur per la poesia, il Premio Nadal Furlan di Buja, il Premio Friuli Aquila d’Oro, il Premio Castello Città di Udine, il Premio Grandi Friulani nel Mondo di Sedegliano.

Bambino investito sulla Pontebbana: si costituisce la conducente dell’auto, ottantenne

Bambino investito sulla Pontebbana: si costituisce la conducente dell’auto, ottantenne

Udine - È stata una donna di oltre 80 anni, residente nel Gemonese, ad investire il bimbo di 4 anni travolto il pomeriggio di Natale lungo la via Pontebbana da un’auto che non si era poi fermata per i dovuti soccorsi.

L'anziana si è presentata dopo 24 ore al Comando provinciale dei Carabinieri di Udine, assistita dal proprio avvocato, ed ha ammesso di aver urtato il bambino.

Il fatto era avvenuto nel pomeriggio del 25 dicembre quando la signora, alla guida di una Volkswagen Polo, non era riuscita ad evitare il piccolo che si era lanciato in strada.

L’automobilista si era fermata dopo l’investimento, ma poi, terrorizzata, era scappata. Adesso è stata denunciata in stato di libertà per lesioni e omissione di soccorso.

La notizia è stata resa nota dal comandate provinciale dell’arma, colonnello Marco Zearo, mercoledì 28 dicembre, durante una conferenza stampa.

Il piccolo è stato sottoposto a intervento chirurgico per ridurre la frattura del femore. Secondo quanto riferito dai carabinieri della compagnia di Tolmezzo, che stanno indagando sul caso, il bambino sarebbe corso sulla strada dopo essere uscito dal ristorante dove era stato a pranzo con la famiglia: i genitori non avrebbero fatto in tempo a fermarlo.

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Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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