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Mar11262024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il Comune chiede verifiche sui fumi della Ferriera

Il Comune chiede verifiche sui fumi della Ferriera

L’assessore all’Ambiente, Energia e Riqualificazione dei siti inquinati del Comune di Trieste, Umberto Laureni, nel corso di una conferenza stampa sulla situazione della Ferriera, ha manifestato la “forte preoccupazione dell’Amministrazione comunale a seguito della fuoriuscita d’ammoniaca dallo stabilimento siderurgico di Servola nella mattina del 28 marzo scorso”. La fuoriuscita, che aveva provocato numerosi malesseri tra gli abitanti della zona, è stata ricondotta - secondo una nota della Direzione aziendale - ad un guasto della pompa dell’impianto ammoniaca della zona sottoprodotti della cokeria.

Nel corso della conferenza stampa, presente anche il direttore del Servizio Ambiente del Comune Gianfranco Caputi, l’assessore Umberto Laureni ha rilevato come “questo guasto conferma i dubbi sulla capacità dello stabilimento di garantire agli impianti la necessaria manutenzione preventiva e programmata, funzione fondamentale per prevenire guasti ed anomalie in uno stabilimento produttivo, soprattutto se vetusto ed intrinsecamente pericoloso come quello di Servola.”

Al riguardo - ha anticipato Laureni - “inoltreremo alla società Lucchini tre specifiche richieste: di rinforzare/affiancare la direzione strategica dello stabilimento; di inserire nel management dello stabilimento un nuovo dirigente tecnico con il mandato specifico di controllare la piena gestione della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente, in aderenza ai Sistemi di Gestione adottati dallo stabilimento; di fornire piena garanzia che vengano resi disponibili fondi sufficienti per provvedere alle manutenzioni preventive e programmate dei reparti, al fine di ridurre in numero ed entità le anomalie di funzionamento riscontrate ed i loro effetti sui lavoratori e gli abitanti”.

L’assessore Umberto Laureni ha preannunciato inoltre il prossimo riscontro formale alle proposte tecniche presentate della Direzione dello stabilimento a seguito dell’ordinanza sindacale del 3 gennaio 2012 relativa al contenimento delle emissioni diffuse dello stabilimento. Nell’ordinanza venivano individuate le fasi lavorative (prevalentemente di cokeria e di altoforno) dalle quali hanno origine le emissioni diffuse più rilevanti, e si richiedeva appunto la predisposizione di un piano tecnico/organizzativo finalizzato alla eliminazione o sostanziale riduzione delle anomalie che le producono.

Ribadendo l’importanza di una manutenzione preventiva e programmata e la necessità che non si verifichino situazioni come quelle delle estati precedenti, “mi auguro - ha concluso l’assessore Laureni - di trovare collaborazione e risposte perché non chiediamo la luna”.

(www.retecivica.trieste.it/)








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Confcommercio, nel 2011 chiuse metà imprese terziario Fvg

Confcommercio, nel 2011chiuse metà imprese terziario Fvg

TRIESTE - Piu' della meta' delle 6.763 imprese del settore terziario in Friuli Venezia Giulia ha chiuso nel 2011 a causa della crisi. Il dato emerge dalla relazione presentata dalla Confcommercio Fvg nel corso di una conferenza stampa nella sede di Trieste. Precisamente, l'anno scorso e' uscito dal mercato il 56,04% delle aziende del settore.

Inoltre, gli incassi dei commercianti Fvg per i saldi invernali 2012 sono diminuiti fra il 5% e il 15%, con punte a Trieste. E' emerso dalla ricerca Osservatorio sul terziario di Format research, commissionato da Confcommercio, realizzato su un campione di 369 negozi. Gli sconti praticati sono stati mediamente di 35% a Udine, 25% a Trieste e Gorizia e 20% a Pordenone. Il saldo fra le imprese nate e quelle morte e' negativo per 1.220 unita'. Ricorso al credito delle banche: e' aumentata dal 16,7% al 22,8% la percentuale delle imprese del terziario che, nel primo trimestre 2012 rispetto agli ultimi tre mesi 2011, si è rivolta alle banche per l' accesso al credito.








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Ettore Henke presidente di Federvita

Ettore Henke presidente di Federvita

Si è concluso da poco il Convegno La sensibilità umana nella vita prenatale,  che si è svolto a Trieste ed ha registrato un'ottima partecipazione di pubblico, oltre duecento i presenti, in gran parte giovani professionisti. Di elevato interesse gli interventi di carattere scientifico svolti, con professionisti altamente qualificati del settore.

L'evento, patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dall'Università degli Studi di Trieste e dall’I.R.C.C.S Burlo Garofolo, è stato organizzato dall'ANPEP, Associazione Nazionale Psicologia Educazione Prenatale, in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria, l'Ordine dei medici e degli Psicologi. Una rappresentante della Federazione regionale per la Vita del Friuli Venezia Giulia è intervenuta nella tavola rotonda per portare l'esperienza di corsi per genitori in attesa "Educare prima", attivati  a Trieste, Monfalcone e San Vito al Tagliamento, grazie ai finanziamenti regionali ottenuti.

Abbiamo colto l’occasione per sentire il presidente di Federvita Ettore Henke e per dare voce a quello che rappresenta la Federazione Regionale per la Vita del Friuli-Venezia Giulia, che unisce con vincolo federativo i Movimenti perla Vita ed i Centri di Aiuto alla Vita operanti sul territorio regionale.

Da quando lei è presidente?

Sono presidente dal 2006, questo è il secondo mandato che scadrà il prossimo anno. Per statuto non potrà essere ulteriormente rinnovato.

Cosa rappresenta per lei Federvita?

Io mi sento di appartenere al Centro di Aiuto alla Vita di Trieste, di cui sono stato presidente per molti anni, anche perché credo nel volontariato svolto soprattutto a livello di base. Mi è stato chiesto di svolgere questo ruolo regionale ed in spirito di servizio ho accettato, cercando di valorizzare al massimo le realtà locali.

 

Ci racconta quando nasce Federvita a livello nazionale e locale?

A livello di regione Friuli Venezia Giulia nel 1996.  E’ stato formalizzato con la costituzione della Federazione Regionale per la Vita, che unisce con vincolo federativo i Movimenti per la Vita ed i Centri di Aiuto alla Vita operanti sul territorio regionale. Attualmente in Regione operano due sedi locali del Movimento per la Vita, Trieste e Pordenone, e otto Centri di Aiuto alla Vita: Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone, Monfalcone, Gemona del Friuli, San Vito al Tagliamento e Tolmezzo. La Federazione è iscritta all’albo regionale del volontariato, è socia del Centro Servizi del Volontariato ed aderisce al Forum delle Associazioni Familiari della regione Friuli-Venezia Giulia, condividendone finalità ed operatività.

 

Qual' è la mission di Federvita? Tipo di servizio che offre?

Ha il fine di promuovere e tutelare il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento fino alla morte naturale, sia a livello culturale sia con sostegni concreti alle maternità difficili. La federazione offre soprattutto servizi alle associazioni che la compongono: formazione, aggiornamento, predisposizione di progetti, rappresentanza con l’Ente Regione.


Quanti associati o consociati ha in questo momento?

Gli associati della federazione sono le associazioni di base e quindi dieci in questo momento.

Nel tempo è cambiata la Federazione ? Se si in che modo?

Negli ultimi anni ha ampliato la sua base grazie alla costituzione dei centri di Aiuto alla Vita di San Vito al Tagliamento e di Tolmezzo. Si è inoltre impegnata maggiormente nella predisposizione di progetti, in collaborazione con le associazioni federate essendo sempre più apprezzati gli interventi che coinvolgono più associazioni.
 

Quali progetti le stanno più a cuore in questo momento?

Ne stiamo seguendo quattro ed altri due devono essere avviati: sono tutti importanti, pur nella loro diversità.

Il progetto: “Volontari nel terzo millennio” svolto in collaborazione con il C.S.V. ed i Centri di Aiuto alla Vita di Monfalcone e Udine è in fase di conclusione ed aveva l’obiettivo di ampliare le possibilità d’intervento dei C.A.V. a Udine con la pubblicizzazione della nuova sede, inaugurata il maggio scorso e a Monfalcone con la realizzazione di un corso di formazione per volontari.

Il progetto “Educare prima” svolto in collaborazione con i Centri di Aiuto alla Vita di Monfalcone, San Vito al Tagliamento e Trieste, sostenuto dall’assessorato regionale alla Famiglia, consiste nella realizzazione di corsi per genitori in attesa fin dalla 6a – 8a settimana di gestazione.

Il progetto “Pari dignità, pari responsabilità” sostenuto dall’assessorato Pari Opportunità della Regione mira a creare una cultura, soprattutto nei giovani, di rispetto della vita umana, di accoglienza del concepito e di responsabilità. E in corso di realizzazione un sito web operativo che dialoghi particolarmente con loro utilizzando i diversi strumenti informatici.

Il concorso scolastico europeo, promosso dal Movimento per la Vita con l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e giunto alla sua venticinquesima edizione, ha proposto agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie superiori ed universitari, per l’anno scolastico 2011-12 il tema “L’Europa di domani è nelle vostre mani”, sul quale possono presentare, entro il 31 marzo 2012, le loro riflessioni mediante un elaborato scritto, grafico o informatico. I vincitori parteciperanno ad un viaggio premio al Parlamento Europeo a Strasburgo.

Un premio di laurea, intestato alla memoria di Dario Casadei, psicologo psicoterapeuta e maestro degli operatori dei C.A.V., prematuramente scomparso, è stato attivato a favore di studenti delle Università degli Studi di Trieste e di Udine che abbiano discusso, nell’anno accademico 2009-2010, una tesi di laurea sul sostegno psicologico in gravidanza, o sulla sindrome post-aborto o sull’educazione prenatale. Il premio sarà riproposto per i laureati dell’ a.a. 2011-12

Il progetto “Giovani solidali per la Vita”, in corso di avvio, prevede la realizzazione del “Banco bebè” nei supermercati della Regione, nel sabato precedente la festa della mamma, con il coinvolgimento di giovani che potranno così fare un’esperienza di volontariato, anche se episodica. Con lo slogan “Li abbiamo aiutati a nascere, ora li aiutiamo a crescere” si propone ai clienti dei supermercati di donare prodotti per l’infanzia ai Centri di Aiuto alla Vita, che li destineranno alle mamme che stanno già aiutando.

Cosa si è perso nel tempo e/o cosa si è guadagnato come federazione ?

E’ aumentato il numero dei volontari e questo ci ha consentito di allargare l’attività. Inoltre ritengo che il nostro operare sia maggiormente conosciuto ed apprezzato. Sono stati intensificati i rapporti con le istituzioni pubbliche: un importante segnale è pervenuto dall’emanazione di una nuova previdenza regionale, denominata “sostegno alle gestanti in difficoltà”, che prevede l’intervento di associazioni che perseguono il sostegno alla maternità, tra le quali rientrano certamente i Centri di Aiuto alla Vita.

Serenella Dorigo

 





ConvegnoTrieste_stampa05.pdf
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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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