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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Mega truffa a Trieste: licenziavano e riassumevano autisti per intascare le agevolazioni fiscali

Mega truffa a Trieste: licenziavano e riassumevano autisti per intascare le agevolazioni fiscali

Trieste - La Guardia di Finanza del capoluogo ha scoperto una frode ai danni dell'istituto di previdenza Inps di circa tre milioni di euro, per indebiti sgravi contributivi. Gli accertamenti sono durati oltre un anno e sono stati coordinati dal sostituto procuratore Lucia Baldovin, in seguito a una verifica fiscale condotta nei confronti di una primaria società di trasporti con un elevato volume d'affari.

Lo comunica una nota del Comando della Guardia di Finanza di Trieste il 18 maggio.
 
Le Fiamme gialle hanno scoperto che per truffare l'ente previdenziale era stata creata una rete di varie società, di cui una con unità operative in Umbria, Campania, Veneto, Toscana, Lombardia e Liguria, apparentemente estraneee all'impresa controllata, e che invece venivano impiegate per assumere ben 230 autisti di autoarticolati, in precedenza licenziati dalla ditta ideatrice della truffa.

Il giro di licenziamenti e riassunzioni era stato organizzato unicamente per poter usufruire delle agevolazioni contributive previste per le imprese che assumono disoccupati con contratto di lavoro a termine (di durata non superiore a 12 mesi, con possibilità di estensione per un altro anno in caso di assunzione a tempo indeterminato) ottenendo illecitamente tre milioni di euro in sgravi contributivi.

Le aziende scoperte dalla Guardia di Finanza avevano quale unico cliente il gruppo societario, a cui avevano messo a disposizione gli autisti mediante un contratto di "affiliazione e appalto di servizi", facendo loro svolgere le medesime mansioni nelle stesse sedi di lavoro.

Per circa due anni erano stati percepiti sgravi per circa tre milioni di euro. I tre soggetti individuati come responsabili dell'azienda sono stati denunciati per somministrazione fraudolenta di manodopera e truffa aggravata nei confronti dell'Inps.

È stata inoltre constatata la deduzione di costi illeciti per alcuni milioni di euro, attualmente al vaglio degli uffici finanziari.

È morto lo stilista Ottavio Missoni. Iniziò la sua attività a Trieste

È morto lo stilista Ottavio Missoni. Iniziò la sua attività a Trieste

Milano - È morto nella notte tra l'8 ed il 9 maggio nella sua casa di Sumirago, in provincia di Varese, Ottavio Missoni. Lo stilista nei giorni scorsi era stato ricoverato per uno scompenso cardiaco e poi dimesso il primo maggio scorso. A confermare la notizia della morte è la stessa famiglia Missoni attraverso la societè. "Il Signor Missoni - è scritto in una nota - è mancato serenamente nella sua casa di Sumirago. La data e l'orario del funerale verranno comunicati a breve".

Ottavio Missoni era nato l'11 febbraio del 1921 a Ragusa (Dubrovnik), all'epoca "Regno di Jugoslavia" per poi trasferirsi a Zara dove è rimasto fino al 1941. La sua è stata una vita "da numero uno", prima nell'atletica leggera poi nella moda. Già nel 1935 infatti, all'eta di 14 anni, veste la maglia azzurra nelle specialità dei 400 metri piani e dei 400 ostacoli e conquista nella sua carriera 8 titoli nazionali. Nel 1939 è campione mondiale studentesco.

Successivamente partecipa alle Olimpiadi di Londra del 1948 classificandosi sesto nella finale dei 4500 ostacoli. È li che conosce quella che diventerà sua moglie e compagna di tutta la vita, Rosita. Missoni non ha comunque mai abbandonato l'atletica leggera: anche oltre gli 80 anni ha partecipato a competizioni nazionali e internazionali di atletica master.

Una sosta forzata la conosce durante la guerra quando partecipa alla battaglia di El Alamein e viene fatto prigioniero degli alleati. Passa quindi 4 anni in un campo di prigionia in Egitto. Torna nel 1946 e si trasferisce a Trieste.

Si sposa nel 1953 con Rosita Jelmini i cui genitori hanno una fabbrica di tessuti a Golasecca in provincia di Varese mentre lui ha aperto nel frattempo un laboratorio di maglieria a Trieste. Insieme avviano quindi un'attività a Gallarate (Varese) e poi a Sumirago, nel paese che ancora ospita gli stabilimenti e la sede commerciale della società e che farà di Ottavio il "mago del colore", conosciuto in tutto il mondo.

Nel 1954 nasce il primo figlio, Vittorio, poi Luca nel 1956 e Angela nel 1958. I successi nel campo della moda iniziano nel 1960 e negli anni successivi la consacrazione come stilista di fama internazionale con la conquista, nel 1973 a Dallas del "Neiman Marcus Fashion Award", l'Oscar della moda. Nel 1976 viene aperta la prima boutique a Milano e nel 1986 gli viene attribuita l'onorificenza di Commendatore della Repubblica.

Nel gennaio di quest'anno il dramma della scomparsa del figlio maggiore, Vittorio. Il 4 di quel mese l'aereo da turismo su cui sta viaggiando insieme alla moglie e a una coppia di amici scompare presso Los Roques in Venezuela. Le ricerche partono frenetiche ma non approdano a nulla e la scomparsa del velivolo rimane ancora misteriosa. Una vicenda che ha segnato profondamente gli ultimi mesi di vita di Ottavio che 10 giorni fa viene ricoverato in ospedale per uno scompenso cardiaco.
Dimesso il primo maggio, è morto a distanza di 8 giorni.

Trieste, si addormenta con sigaretta accesa, morta un'anziana

Trieste, si addormenta con sigaretta accesa, morta un'anziana

Trieste - Un'anziana donna di Trieste e' stata trovata morta all'interno del suo appartamento, invaso dal fumo forse generato da una sigaretta lasciata accesa mentre dormiva. La donna e' stata trovata morta dai Vigili del Fuoco, sul divano di casa. L'allarme era stato dato da alcuni vicini di casa, che avevano notato del fumo uscire dall'abitazione.

Sul posto, è giunta anche la Polizia per le indagini.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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