Nuova protesta dell'imprenditore balneare triestino Marcello Di Finizio, sale sulla gru Ursus. Foto
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- Pubblicato Venerdì, 23 Maggio 2014 11:28
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Nuova protesta dell'imprenditore balneare triestino Marcello Di Finizio, che dopo essere sceso dalla cupola di San Pietro a Roma, constatato che "sono risultate vane le "rassicuranti parole" espresse da inaffidabili rappresentanti delle istituzioni", il 22 maggio sale sulla gru "Ursus" situata in Porto Vecchio a Trieste.
Ecco cosa scrive su Facebook Di Finizio: "Mi dispiace, io non vi farò la gentilezza di suicidarmi in silenzio e magari anche senza sporcare, se volete ammazzarmi lo dovrete fare voi con le vostre mani e davanti a milioni di persone, affinché sia chiaro che questi non sono suicidi, ma esecuzioni sommarie di civili innocenti in nome e per conto di questa vostra Europa delle mafie, delle banche e delle multinazionali."
Rivolgendosi alla candidata del PD, Di Finizio, sempre sul social network, aveva denunciato l'indifferenza delle istituzioni al tema della piccola imprenditoria: "Gentile Isabella De Monte, quello che volevo dirti oggi, al tuo convegno elettorale era una cosa molto importante: oltre a quello che ti ho detto sul fatto che la vostra amata Europa delle banche e delle multinazionali ha messo in ginocchio milioni di famiglie, distrutto centinaia di migliaia di imprese come la mia, svenduto le nostre eccellenze e indotto al suicidio i suoi imprenditori, i nostri anziani e i nostri ragazzi, nella migliore delle ipotesi a scappare perchè avete tolto loro anche la speranza di un futuro".
"Avete costretto la gente come me a mettere a rischio la propria vita solo per farsi ascoltare, per buttare giù i vostri muri di gomma... muri di cinismo e di indifferenza. A dire il vero erano molte le cose importanti che avevo da dirti e a una di queste ci tenevo molto, ma non mi è stato possibile, visto che tu hai scelto di trincerarti dentro quel salotto dorato che è l'Hotel Savoia Exelsior Palace (invece di parlare alla gente nelle piazze e a viso aperto e accettare un confronto e anche delle critiche) e non mi avessi fatto allontanare dalla polizia, alla faccia della democrazia".
Qui di seguito la fotogallery del nostro Stefano Savini:
Sul profilo Facebook di De Finizio (La voce della Luna) si possono vedere le straordinarie foto che l'imprenditore ha scattato dall'alto, simili a quella che proponiamo in copertina e che è stata tratta dal Social Network.
(Fotografie di Stefano Savini. Licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte)
Trieste: sgominata una banda di trafficanti di persone con diramazioni in Est Europa e Turchia
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- Pubblicato Lunedì, 12 Maggio 2014 18:47
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - La polizia di Trieste, in una vasta operazione in cui sono stati impegnati anche uomini delle Squadre mobili di Bergamo, Brescia, Udine e Napoli, con la preziosa collaborazione degli organismi di Polizia di Croazia, Slovenia, Austria e Germania, ha sgominato una banda di trafficanti di persone. Lo comunica una nota diffusa il 12 maggio.
Le persone migranti, principalmente afghani e pakistani, erano convogliati in Turchia da dove partivano alla volta della Germania e di altri paesi del nord Europa, via Balcani e Italia. Qui, in particolare nelle province di Trieste, Brescia e Bergamo, faceva base l'organizzazione criminale straniera di trafficanti sgominata dalla polizia di Trieste.
Le indagini - spiega la nota - sono durate un anno e mezzo e condotte dalla squadra mobile di Trieste e dalla Polizia di frontiera, coordinate dal Servizio centrale operativo.
In particolare, sono state dieci le persone, di nazionalità afghana e pakistana, arrestate questa mattina in flagranza sia in Italia, sia all'estero, e 14 le perquisizioni effettuate fra Trieste, Udine, Bergamo, Brescia e Napoli: è stata sequestrata una notevole quantità di documentazione sull'attività illecita.
I migranti clandestini - un centinaio quelli entrati illegalmente, che pagavano all'organizzazione tra i 5 e i 10 mila dollari ciascuno - partivano dalla Grecia a bordo di navi o percorrevano la rotta balcanica, nascosti all'interno di furgoni, con prima destinazione Trieste. Da qui, l'organizzazione li dirottava verso l'Austria, attraverso gli ex valichi confinari di Tarvisio (Ud) e del Brennero (Bz) per raggiungere la meta finale della Germania.
Trieste: Grande guerra, riapre il Faro della Vittoria
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- Pubblicato Sabato, 19 Aprile 2014 21:00
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Sarà riaperto al pubblico dal 26 aprile prossimo a Trieste il Faro della Vittoria, inserito negli itinerari della Grande Guerra.
Con quasi 68 metri di altezza e il fascio di luce tra i più potenti al mondo, il Faro fu realizzato per celebrare la vittoria dell'Italia nella Prima guerra mondiale dall'architetto triestino Arduino Berlam e inaugurato da Vittorio Emanuele III il 24 maggio 1927.
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