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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Ciclismo: muore Gianni Biz, patron del Giro del Friuli

Ciclismo: muore Gianni Biz, patron del Giro del Friuli

PORDENONE - Gianni Biz, 69 anni, patron del giro ciclistico del Friuli, e' morto questa mattina, 23 giugno, all'ospedale di Pordenone, dove era ricoverato da tempo per una grave malattia.

Biz, nel febbraio scorso, era stato coinvolto in una vicenda giudiziaria legata a un presunto giro di escort connesso anche al mondo delle sponsorizzazioni nelle competizioni ciclistiche. Per questa ragione venne arrestato dai carabinieri e recluso in carcere con l'accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione.

Frisanco, alpinista cade e muore nella palestra di roccia da lui fondata

Frisanco, alpinista cade e muore nella palestra di roccia da lui fondata

FRISANCO - Un alpinista, di 61 anni, di Maniago, Mario Bruna, e' morto questo pomeriggio, 22 giugno, dopo essere precipitato per una ventina di metri nella palestra di roccia di Frisanco.

Secondo quanto si e' appreso, l'uomo ha perso l'appiglio e, benche' fosse legato a un compagno di cordata, e' caduto ugualmente senza nemmeno riuscire ad attutire l'impatto a terra.

L'altro escursionista, Arturo Cimarrosti, di 65 anni, anche lui di Maniago, ha riportato soltanto alcune lesioni alle mani.

Bruna è morto nella palestra di roccia che aveva fondato e dove aveva tracciato percorsi lungo i quali allenarsi.

Sul posto e' intervenuto il Soccorso Alpino di Maniago, i Carabinieri della locale stazione e il personale del 118 giunto a bordo di un elicottero. Con lo stesso velivolo la salma e' stata trasferita all'ospedale di Maniago.

Barcis, le emozioni della notte di San Giovanni

Barcis, le emozioni della notte di San Giovanni

BARCIS - Si rinnova sabato 23 giugno sulle rive del lago di Barcis la magica serata dedicata alle celebrazioni tradizionali della notte di San Giovanni Battista, che da sempre occupa un posto di rilievo nella credenza popolare perchè racchiude in sé qualcosa di misterioso e quasi prodigioso.

L’atmosfera che si respira nella notte del Solstizio d’estate sulle rive del lago di Barcis rispecchia appieno l’antica tradizione e proietta i presenti in una realtà magica per l’intera durata della manifestazione. Per l’ottavo anno consecutivo l’evento coinvolge in una deliziosa kermesse un folto pubblico ammaliato dalla magia di questa notte. La manifestazione del Solstizio d’estate, organizzata da Pro Barcis e associazione “Le Vincèe” in collaborazione con Comune, parrocchia di San Giovanni Battista, gruppo Alpini, commercianti ed esercenti di Barcis, si terrà nella serata di sabato 23 giugno, vigilia della festa di San Giovanni Battista.

Alle 20.30 il “mazzo di San Giovanni” verrà portato in chiesa in corteo; confezionato con diligenza in una suggestiva fusione tra sacro e profano, tra erbe medicinali e terapeutiche, tra piante miracolose o presunte tali, il “mazzo di San Giovanni” viene benedetto al canto dei Vesperi eseguito dalla “Confraternita di San Giacomo” di San Martino al Tagliamento. I fiori benedetti conservati con cura torneranno utili nell’arco dell’anno per essere bruciati, poco per volta, quando il tempo volgerà al brutto ed i nuvoloni neri si avvicineranno minacciosi: la fede popolare attribuisce al fumo che si libera nell’aria il potere di allontanare dall’abitato e dalla campagna i pericoli atmosferici.

Al termine della cerimonia religiosa, sempre in corteo, ci si recherà a raccogliere l’acqua di San Giovanni dalle sette fontane per poi trasferirsi nel piazzale di Palazzo Centi dove avverrà la conta dei grani di sale e dei fili di saggina per rallentare il viaggio delle streghe. A seguire ci sarà l’esposizione delle erbe “magiche”, con la rievocazione delle antiche usanze, recitazioni, letture, momenti musicali e degustazione del pane e delle frittate fatte con le erbe di Barcis. Condurrà la serata il giornalista Lorenzo Padovan. Parteciperanno all’evento il Gruppo Folcloristico Danzerini Maniaghesi, il Gruppo Folcloristico Federico Angelica di Aviano e il coro “I Vociofili” di Fontanafredda. La serata si concluderà con i fuochi sull’acqua e il battesimo del Solstizio d’estate.

La tradizione associa una funzione peculiare a ciascuna delle erbe che compongono il mazzo di San Giovanni: poteri divinatori che permettono alle ragazze da marito di sapere se presto si sposeranno, capacità terapeutiche per la buona salute, la fecondità e la lunga vita. È possibile preparare la preziosa “acqua di San Giovanni” esponendo alla notte miracolosa una bacinella d’acqua con foglie e fiori profumati, la cui composizione varia da zona a zona: di rigore sono l’iperico, la lavanda, la ruta e il rosmarino. Immancabili, nella notte infestata dalle streghe che tentano di intrufolarsi nelle abitazioni, le erbe scaccia diavoli e scaccia streghe: per difendersi da questi esseri indesiderati l’usanza suggerisce di intrecciare composizioni di rami di rosmarino, ginepro, olivo benedetto, lauro, fico e noce da sistemare presso le porte o le finestre.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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