Auto contro moto nel Pordenonese. Grave un 26enne
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Venerdì, 27 Luglio 2012 10:34
- Scritto da Maurizio Pertegato
FANNA - Grave incidente stradale ieri, 26 luglio, verso le 19, a Fanna, nei pressi di un incrocio lungo la strada provinciale 2 dei Maraldi, .
Secondo testimonianze coinvolti nel sinistro sono stati una Fiat 500 nera, condotta da una ragazza, G.P., 18 anni, residente a Fanna, e una moto Kawasaki Ninja, con in sella Marco Pizzinato, 26 anni, residente a Cavasso Nuovo.
Ad avere la peggio è stato il 26enne, elitrasportato dal 118 all'ospedale di Udine, dove versa in condizioni gravi, con un trauma tranico e toracico. Pare che la sua moto sia andata a sbattere contro la ringhiera della chiesetta che si trova al margine dell’incrocio.
La ragazza, invece, assieme all’amica che era con lei nell’auto al momento dell'incidente, è stata portata all’ospedale di Maniago per accertamenti.
Sul posto sono intervenuti, oltre alla Polstrada, i Carabinieri di Spilimbergo, la polizia municipale e il 118 di Maniago.
Droga, banda di trafficanti sgominata. Molti vip pordenonesi tra gli acquirenti
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Giovedì, 26 Luglio 2012 09:41
- Scritto da Maurizio Pertegato
PORDENONE - Sgominata dai Carabinieri di Pordenone un'organizzazione criminale composta da italiani e albanesi dedita al traffico di droga, che gestiva decine di chilogrammi di cocaina e marijuana reperita tra Veneto e Lombardia, smerciandola poi nel pordenonese.
Le indagini, cominciate nel luglio del 2011, hanno portato all'arresto di 8 persone. I carabinieri hanno anche appurato che uno dei due capi della banda aveva compiuto diversi assalti ai bancomat in Friuli. La droga veniva acquistata da due albanesi e una volta giunta a Pordenone veniva utilizzata in parte per approvvigionare i vari ''pusher'' e in parte andava a rifornire acquirenti sia del pordenonese, sia del trevigiano, tra cui molti imprenditori e professionisti della cosiddetta "Pordenone bene".
Se l'organizzazione si trovava a corte di liquidita' faceva ricorso agli assalti ai bamcomat oppure attraverso rapine di vario tipo. Oltre al traffico di stupefacente alla banda e' stato anche contestato il reato di furto aggravato ed estorsione.
Pordenone, è scomparso Angelo Sette, presidente di Banca Popolare FriulAdria. Il cordoglio della città
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Mercoledì, 25 Luglio 2012 11:45
- Scritto da Maurizio Pertegato
PORDENONE - E' morto questa mattina, 25 luglio, dopo una lunga malattia, al Policlinico San Giorgio di Pordenone Angelo Sette, presidente della Banca Popolare FriulAdria di Pordenone.
Sette ha rappresentato una delle figure più influenti del Pordenonese negli ultimi decenni. Nato a Gruaro nel 1938 e vive praticamente da sempre a Pordenone. Sposato dal 1962, due figlie, ha cominciato la sua carriera alla Banca Nazionale del Lavoro, in diverse sedi (tra cui Udine, Gorizia, Venezia, Piacenza e Sassari), ed è stato nominato funzionario a 26 anni.
Nel 1970 è passato alla Zanussi, dove ha assunto la direzione degli Affari finanziari del gruppo, ricoprendo successivamente anche incarichi nei consigli di amministrazione di diverse società del gruppo. Dal 1980 è entrato come vicedirettore generale nella Banca Popolare FriulAdria (già Banca Popolare di Pordenone) dove ha ricoperto dal 1983 al 1998 la carica di direttore generale; dal gennaio 1999 è diventato amministratore delegato, incarico che ha mantenuto fino al 9 aprile 2001, quando è stato eletto presidente.
“E’ con vivo dispiacere che apprendiamo la notizia della perdita di Angelo Sette – ha dichiarato Ariberto Fassati, presidente di Cariparma Crédit Agricole - un uomo che ha saputo rivestire un ruolo che è andato al di là delle cariche istituzionali ricoperte in Banca Popolare FriulAdria, coniugando la professionalità con le spiccate doti umane che gli hanno consentito di essere un punto di riferimento insostituibile non solo per il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ma per tutta la comunità economica del Nord Est. Il modo migliore per ricordarlo è proseguire lungo il percorso che lui stesso aveva delineato insieme al direttore generale Carlo Crosara e ai suoi più stretti collaboratori”.
“Angelo Sette è stato uno degli assoluti protagonisti della storia di FriulAdria e del territorio – ha dichiarato Carlo Crosara, direttore generale di FriulAdria – Con la sua autorevolezza, competenza e grande esperienza delle dinamiche economiche e sociali ha rappresentato un punto di riferimento costante non solo per i suoi collaboratori ma anche per il mondo economico, imprenditoriale e istituzionale locale. E’ stato anche un modello dal punto di vista dei valori e della dirittura morale, e la naturale empatia che riusciva ad instaurare con le persone era uno dei tratti più belli. Ci mancherà molto”.
Sulla morte di Sette si registra anche la dichiarazione del presidente provinciale Ascom-Confcommercio Imprese per l’Italia di Pordenone, Alberto Marchiori, che rileva come “Oggi la città e il capoluogo è in lutto per la perdita di un uomo che ha contribuito a fare la storia del nostro territorio. Abbiamo perso un presidente di un’importante istituzione, ma soprattutto una figura molto attenta ai processi di sviluppo socio-culturali ed economici del territorio. Una persona che aveva nel suo dna la forza e la tenacia di un combattente e che ha saputo dedicarsi al lavoro con professionalità e strenuo impegno fino a pochi giorni dalla sua dipartita, affrontando con dignità il male che da anni lo assillava. Grazie Angelo per tutto quello che hai fatto”. La Confcommercio provinciale si stringe al dolore della famiglia e all’istituzione che per molti anni ha presieduto.
Cordoglio anche da parte di Michelangelo Agrusti, Presidente di Unindustria Pordenone secondo cui "La scomparsa di Angelo Sette col quale ho condiviso un'amicizia duratura e sincera, mi colpisce e addolora. Dicendo questo credo di interpretare il pensiero dell'intero sistema confindustriale ed economico della provincia, con cui Sette ha sempre dialogato con coerenza, correttezza e trasparenza di rapporti. Di lui, oggi, considerate anche le circostanze - ha aggiunto ancora Agrusti - desidero ricordare in particolar modo l'impegno profuso in ambito sociale, nella lotta contro il cancro, un testimone che Unindustria idealmente raccoglie con la Fondazione Cro Aviano Onlus, creata per affiancarsi a meritorie iniziative di solidarietà che avevano in Angelo Sette un instancabile promotore".
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