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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Pontebbana occupata: i lavoratori della Ideal Standard protestano per la messa in mobilità

Pontebbana occupata: i lavoratori della Ideal Standard protestano per la messa in mobilità

Orcenico di Zoppola - Il 6 maggio i lavoratori della Ideal Standard di Orcenico hanno convocato un'assemblea per protestare contro la decisione dell'azienda, che ha messo in mobilità gli oltre 400 lavoratori dello stabilimento.

L'assemblea si è svolta nella mattinata sulla Statale 13 "Pontebbana" occupata per protesta. Sono giunti sul posto il presidente della Provincia Alessadro Ciriani, il sindaco di Zoppola Francesca Papais, il prefetto di Pordenone Pierfrancesco Galante ed il presidente di Confindustria Pordenone Michelangelo Agrusti.

"La notizia è sconcertante: siamo di fronte a una presa di posizione che non riusciamo a spiegarci anche perché c'erano le condizioni per poter accedere alla prosecuzione della cassa integrazione in deroga, da parte del Ministero, grazie alla presenza di una proposta concreta dal mondo delle Cooperative".

Lo ha affermato il segretario dei Chimici Cisl del Friuli Venezia Giulia, Franco Rizzo, commentando la decisione dell'apertura della mobilità per i dipendenti Ideal Standard di Zoppola.

"Siamo stati presi in contropiede - prosegue Rizzo -: nelle prossime ore daremo vita a una mobilitazione senza risparmiare alcuna azione di protesta che possa scongiurare questa ipotesi che, al momento attuale, sarebbe drammatica e devastante per tante famiglie dei dipendenti, ma avrebbe anche ripercussioni - conclude - gravissime per molti operatori dell'indotto".

Da parte sua, la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, assieme al vicepresidente e assessore regionale alle Attività industriali Sergio Bolzonello ed all'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti, ha duramente stigmatizzato la decisione della proprietà di Ideal Standard.

Per la presidente della Regione, con questo atto la proprietà dell'Ideal Standard dimostra di non avere alcun rispetto né per i lavoratori né per le istituzioni. Infatti, dopo che era stato ottenuto, dallo sforzo congiunto di istituzioni e rappresentanze dei lavoratori, il difficile risultato di inserire l'Ideal Standard tra la decina di aziende per le quali sarebbe stata erogata la cassa integrazione in deroga, la mobilità rappresenta una grave e unilaterale rottura del percorso intrapreso.

A prescindere dalle ragioni che hanno mosso la proprietà, la Regione non cesserà di esercitare il suo ruolo e di portare il suo contributo.

Le maestranze hanno dichiarato uno stato di assemblea permanente. Nelle prossime ore saranno decise nuove azioni di protesta: qualcuno ipotizza anche la presenza di un presidio all'Adunata nazionale degli Alpini.

Nel frattempo dal Ministero per lo Sviluppo economico è giunta la convocazione per un tavolo di consultazione, da tenersi il 13 maggio, con le regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Lazio, con l'azienda e con i sindacati nazionali di settore.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
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