Oleis: nasce sensi d'arte, una grande mostra all'aria aperta
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- Pubblicato Venerdì, 31 Agosto 2012 18:09
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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A Villa Maseri di Oleis arriva la prima edizione di “Sensi d'arte”, la manifestazione dedicata a tutti gli artisti emergenti che vogliono farsi conoscere. L'appuntamento è per il 2 settembre 2012 ad Oleis di Manzano, già famosa per la manifestazione che si svolge ogni anno a maggio “Olio e dintorni”. A settembre è tempo di concentrarsi sull'arte, intesa in tutte le sue forme e quindi dalla musica al fumetto, dal make up alla ceramica fino al teatro. L'idea nasce da “quattro amici”, Gianluca Micheloni, Daniele Masarotti, Dina Piasentin, Stefano Passoni, Renato Paoluzzi e Annamaria Chiappo, la presidente dell'Arc “Oleis e dintorni”, che due anni fa hanno deciso di riunire hobbisty, professionisti e semplici appassionati in una giornata dedicata all'arte. “L'obiettivo – racconta Annamaria Chiappo – è quello di offrire un'occasione agli artisti più o meno conosciuti di esporre le proprie creazioni e di esibirsi davanti al pubblico, condividendo risorse che ognuno custodisce in sé e che magari non sa nemmeno di avere”.
I protagonisti della giornata sono 45 e si esprimeranno attraverso la musica, poesia, pittura, acquerello, fumetti, arte floreale, decoupage, decorazioni, make up, ceramica, fotografia, cucina, mosaico, modellismo, romanzi, danza, ballo, teatro, scultura, artigianato e web design. Gli artisti presenti saranno: Sonia Antonini; Associazione sportiva dilettantistica "Elever Contattodanza" di Cormons; Anna Baldini; Luciano Beltramini; Carlo Bortolotti; Ida Bortolussi; Nicola Bosco; Loretta Cantarutti; Ramon Cecotti; Francesca Conti con Mauro, Alessandra & Gianna; Coro Parrocchiale di Oleis e Roberto Magrino; Giulia Crainich e Aurora Folloni; Franca Dall’Asta Masetti Zanini; Sergio Ferrante; Gabriella Fontanini; Giulia Godeassi; Graziosa sas; Gruppo lettori volontari “Vocidistorie”; “Il Pullover” di Marialuisa Piasentin; Vera Ioan; Mario Macorig; Mamychef Taide Sonia Cantarutti e Althea; Daniele Masarotti; Gianluca Micheloni; Sofia Micheloni; Michele Misano e Roberto “I Scampanotadors”; Michela Montrasi; Monica Nadalutti; Giuseppina Nascig; Ivan Noacco; Anita Novello; Renato Paoluzzi; “Pappa e Ciccia” Claudio e Paolo; Stefano Passoni; Dina Piasentin; Gabriele Pinese e Arianna Pancaldi; Roberto Pitassi; Laura Pittis; Cristina Pizzul; Francesco Sapia di Siena; Marco Simonelig; “Speedy” Patrizia Cancian e Luca Miani; Luciano Tollon; Gianluca Zamò; Luigina Zorzettig e Ancilla “Bottiglie Fiorite”.
La giornata inizia alle 10 con l'esposizione delle creazioni degli artisti nel Foledor della Villa. Alle 10.30 è in programma la messa nella chiesa di Oleis, accompagnata dal coro parrocchiale e dall'organista Roberto Magrino. Al termine si esibiranno i Scampanotadors Michele e Roberto Misano. Quindi alle 11.30 ci sarà l'inaugurazione ufficiale con il benvenuto degli ideatori della manifestazione, i saluti delle autorità, la presentazione degli artisti, che realizzeranno dal vivo alcune creazioni all'aria aperta, coinvolgendo il pubblico. Alle 16, l'appuntamento è con lo spettacolo di danza orientale dell'Asd “Elever Contattodanza” di Cormons. Quindi alle 16.45 è tempo di balli country con Marco Simonelig di Manzano. Alle 17.30 spazio alle meditazioni di poesia di Michela Montrasi e Dina Piasentin e quindi alle 18 va in scena lo spettacolo “Le Beatrici” di Stefano Benni a cura del gruppo lettori volontari “Vocidistorie” di San Giovanni al Natisone, con Elena Braida, Donatella Mazzone e Carla Travagnutti. Alle 19.30 Marco Bortolussi presenta il libro di Ida Bortolussi “Nonna Ida ha scritto ancora”, in ricordo di Franco Braida, con accompagnamento musicale di Daniele Masarotti (violino), Gianluca Micheloni (pianoforte) e Dina Piasentin (voce) e l'intervento di Francesco Sapia di Siena.
L'evento, ad ingresso gratuito, è realizzato con il patrocinio del Comune di Manzano, il sostegno della Regione e la Banca di credito cooperativo di Manzano. In caso di maltempo, la manifestazione si svolgerà nel Foledor di villa Maseri. Non è previsto un servizio di cucina, ma sarà possibile mangiare nei locali della zona da Manzano all'Abbazia di Rosazzo.
Il Romanzo di Sergio Maldini, "La stazione di Varmo", diventa protagonista alle Letture in Corte
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- Pubblicato Venerdì, 31 Agosto 2012 09:30
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Un secondo incontro, lunedì 21 agosto, delle "Letture in Corte", interamente dedicato a Sergio Maldini ed al suo romanzo "La stazione di Varmo" scelto da Angela Felice e Paolo Patui per il penultimo appuntamento per UdinEstate, organizzato da Teatro Club in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Udine. "Una serata speciale che sarebbe tanto piaciuta a Sergio", ha commentato una commossa Franca Maldini, alla fine dell'appuntamento e che mette a segno una seconda tornata di tutto esaurito che terra' conto, per l'ultimo appuntamento, lunedì 27 alle 21, anche della protesta di almeno un centinaio di persone "rimaste fuori" per ragioni di sicurezza, spostandosi al teatro Palamostre. Narratore importante, Maldini sebbene dalla bibliografia piuttosto ridotta, formatosi culturalmente a Udine dove frequento' i giovani letterati locali. Alla Felice, il compito di introdurre il pubblico alla vita dello scrittore e alla sua scrittura, leggendo una lettera datata 20 febbraio 1950, dal contenuto molto intimo,che Pierpaolo Pasolini, aveva indirizzato a Maldini.
La scrittura per comunicare la sua omosessualità all'amico e le ragioni dell'allontanamento doloroso da quella " giungletta di cobra e di iene che e' la provincia di Udine". Poi il romanzo, letto con la consueta attenzione da Patui, la rivelazione di una scrittura di pregevole fattura e molta ironia, una provincia narrata senza farsi intrappolare dal provincialismo, e poi le spiegazioni attente e puntuali della Felice, cui spetta, nel rodatissimo duo, il compito di agitare, con mercuriale attitudine il caduceo e rivelare modalita', influenze, illuminando spesso il rapporto tra arte ed esistenza, natura e sentimenti, degli autori scelti. Cosi "La stazione di Varmo", paese senza stazione, e' spiegato come metafora di un "territorio morale" a cui si approda quando e' tempo di riassumere la propria vita, come romanzo in cui la scrittura usa parole che indicano arrivi e partenze, ritorni e addii. Del vincitore del Campiello per "La casa a Nord-Est" (Marsilio editore), l'ulteriore approfondimento, in chiusura di serata di Mario Turello, giornalista e critico.
Attraverso il suo saggio, "Il Friuli: un'utopia per la morte. Omaggio a Sergio Maldini" pubblicato con le edizioni Interattiva, ha segnalato l'importanza di un autore, che a vent'anni esatti dalla prima presentazione de "La casa a Nord-Est", continua ad appassionare il pubblico.
"Amado mio" di Pierpaolo Pasolini apre le "Letture in Corte"
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- Pubblicato Venerdì, 31 Agosto 2012 09:24
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Apre lunedi 13 agosto, con "Amado mio", romanzo pubblicato dopo la morte di Pier Paolo Pasolini, il primo di tre appuntamenti di letture, nella formula rodata dell'ascolto e dell'approfondimento, voluta per UdinEstate, e organizzate da Teatro Club, in collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune di Udine. Scelta coraggiosa e tuttavia perfetta. Il pubblico che gremiva la corte ha infatti molto apprezzato l'idea di Angela Felice e Paolo Patui di raccontare un testo breve, intensamente scritto e centrato sul tema dell'omosessualità. Una storia di diversità incarnata da personaggi ai margini, dallo sguardo meno scontato, piu inquieto e non pacifico ed ambientata in Friuli. Un romanzo, con una "non storia" che affronta il tormento dell'amore in cui Pasolini sublima la sua esperienza personale, regalando al lettore un senso di universalità: l' amore con il suo carico di attesa, desiderio, passione, solitudine quando non corrisposto e dolore e' uguale per tutti. Ad Angela Felice il compito di condurre il pubblico, prendendolo per mano, attraverso il racconto. La sua non comune preparazione sul mondo pasoliniano, Felice e' direttrice del Centro Studi Pasoliniani di Casarsa, insieme ad una vera e autentica passione per lo scrittore e poeta civile, hanno trasformato una serata che e' comunque esposta alla difficoltà di non avere tutti gli elementi del racconto, in una raffinata occasione di approfondimento. In fondo il senso degli appuntamenti in Corte e' quello di sedurre il pubblico alla lettura, di affascinarlo a tal punto da spingerlo a desiderare di leggere il libro per intero ed anche di fare comunita' intorno ad un testo piu' o meno conosciuto. Mandato che grazie alla competenza della Felice e' riuscito compiutamente. A leggere con una non comune intensità, Paolo Patui che ha scelto tre brani che insieme rendevano perfettamente il senso del romanzo. Il primo dedicato all'incontro tra il protagonista, Desiderio e l'amato Benito che "appare" sulla scena amorosa, in un paesaggio friulano leggendario fatto di acqua di fiume e mare in un tempo che non e' narrativo ma interiore e si riflette nell'intimità di Desiderio. Mancano nel romanzo i riferimenti alla guerra, lo spazio del racconto e' infatti quello sospeso della festa e della vita dei ragazzi. Poi un secondo brano dedicato alla dimensione del gruppo. Amado mio e' infatti romanzo corale, pieno di vita popolare e di vitalita' innocente e pura. Al video realizzato dal giornalista Rai Mario Rizzarelli, il compito di raccontare visivamente "i luoghi" della storia scelta. Lo speciale tv da lui firmato, intitolato "Pasolini e il Friuli" e proiettato nel corso della serata e' stato un contributo prezioso per la conoscenza dello scrittore e poeta. Infine la chiusura con il brano nel quale i ragazzi del paese si trovano al cinema dove si proietta una seducente Rita Havorth, che canta "Amado mio". Il romanzo che custodisce la storia personale del suo autore sceglie un finale aperto, una "non conclusione" : la purezza in se' si raggiunge solo venendo a patto con l'impurità.
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