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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

Wine Business: degustando con Arte

Wine Business: degustando con Arte

Trieste - In occasione del lancio della quarta edizione del programma Wine Business Management, MIB Trieste School of Management in collaborazione con Atelier Home Gallery, che si terrà sabato 22 ottobre alle ore 18, è lieta diaccogliere nel meraviglioso salone del Palazzo Ferdinandeo una mostra personale del pittore Roberto Del Frate e cinque produttori di eccellenti vini, provenienti dal Veneto, dalla vicinaSlovenia e dall’ Appennino tosco romagnolo.

Un evento che intende avvicinare tutti gli appassionati e i professionisti del settore Vino al Wine Business Management (WBM), programma di specializzazione tenuto in lingua italiana e strutturato in 8 corsi part-time. Il primo corso, "Wine Industry Analysis", inizia il 1 Dicembre 2016.

Nella prestigiosa location della Sala del Palazzo Ferdinandeo, le opere del pittore veneziano Roberto del Frate, raccolte nella mostra dal titolo “Di sole e d’azzurro”, verranno introdotta dalla curatrice Matilde Tiriticco, che così anticipa:

“I capolavori di del Frate in esposizione raccontano le dolcezze dei paesaggi agresti e delle vedute marine realizzate nel periodo “impressionista” del Maestro dagli anni ’90 al agli anni 2000, denotati da una peculiare padronanza della tecnica classica della pittura ad olio.”

Nell’occasione di sabato 22 ottobre si avrà inoltre modo di scoprire questa opportunità formativa degustando i vini di cinque aziende - JNK (Goriska Brda), Ca’ di Rico, (Appennino tosco romagnolo), Ardenghi, Bonotto e Mongarda (Veneto) -, alcune delle quali gestite proprio da allievi del programma WBM.  Come ricordava Salvador Dalì "I veri intenditori non bevono vino: degustano segreti".

Il prossimo dicembre MIB Trieste School of Management lancia la quarta edizione del programma Wine Business Management (WBM), un ciclo di 8 corsi brevi per 24 giornate d’aula fra Dicembre 2016 e Luglio 2017. I corsi sono frequentabili anche singolarmente con formula weekend e si terranno nel prestigioso Palazzo Ferdinandeo, sede del MIB a Trieste.

Le prime tre edizioni hanno visto in aula partecipanti da quasi 10 regioni d'Italia, non solo imprenditori o responsabili Sales & Export, ma anche profili più tecnici (agronomia, chimica, enologia), e operatori di altri settori: logistica, legale, consulenza, comunicazione, con interesse personale e professionale nel ramo vino.

MIB Trieste School of Management, fondata nel 1988 da accademia e note realtà imprenditoriali, propone Master e corsi su varie tematiche del management, in particolare in area International Business, assicurazioni, finanza e gestione del rischio. Dal 2003, perseguendo l’eccellenza nella formazione continua delle risorse impegnate nella realizzazione di uno dei prodotti di punta del suo territorio, la Scuola propone programmi dedicati alla gestione dell’impresa viti-vinicola.

Sede dell’evento: MIB Trieste School of Management – Palazzo Ferdinandeo. Largo Caduti di Nasiriya 1, Trieste

Informazioni dettagliate Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | M. +39 348 9278461

S/paesati 2016 ci racconterà di accoglienza, identità e diritti umani con musica spettacoli e non solo

S/paesati 2016 ci racconterà di accoglienza, identità e diritti umani con musica spettacoli e non so

Trieste - S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni è una manifestazione che è giunta alla XVII edizione, quando S/paesati è nata l'Italia da paese di emigranti era diventato un paese di immigrazione e quindi c'era la necessità di raccontare  e capire sia il passato che il presente . Poi c'è stata la crisi finanziaria da una parte che ha cambiato gli equilibri interni e quelli europei e l'Italia è ritornato ad essere un paese d'emigrazione , soprattutto per i giovani, restando un paese di immigrazione. La situazione di tensioni internazionali nel Mediterraneo con la guerra in Siria e in altri paesi del golfo ha accentuato la crisi umanitaria, diventando così il nostro territorio un luogo di transito e di accoglienza per milioni di profughi.  Le edizioni di S/paesati hanno cercato di cogliere i cambiamenti e analizzarli per capire e riflettere su quanto accade per essere preparati ad affrontare la dinamicità del reale senza perdere la centralità dell'individuo e dei diritti umani.

Di identità parla la performance del compositore slovacco Juraj Kojs che in E- Slovakia racconta per immagini e suoni il rapporto con il suo paese d'origine, in scena al teatro Miela giovedì 13 ottobre in collaborazione con la rassegna Donne Inquiete.  Anche Monika Bulaj nel suo reportage “Dove gli dei si parlano” mette a confronto identità diverse, spirituali, religiose e culturali sottolineando gli aspetti che uniscono piuttosto che quelli che dividono.  Marcela Serli in “Variabili Umane” indaga un altro aspetto del tema identitario, quello dell'identità di genere nelle sue molteplici varietà, raccontando insieme a molte persone transgender che cosa significa la transizione da un genere all'altro. Le identità delle 35 donne che hanno partecipato all'installazione Rima d'origine di Elisa Valdilo nel 2013 alla Stazione, sono racchiuse nel volume Rimad'origine che   documenta l'evento attraverso immagini e testimonianze che ben sottolineano la ricchezza culturale e umana di Trieste.

Venerdì 14 ottobre è la volta de “Il meglio del giornalismo francese” con la proiezione del documentario, alle ore 18 “La malédiction de naitre file” (La maledizione di essere femmina) di Manon Loizeau et Alexis Marant,,in cui si racconta i femminicidi delle bambine in India, Pakistan e Cina e di chi si prodiga per salvare le loro vite.  Alle ore 20.00 il film “Voyage en Barbarie” diCécile Allegra e Delphine Deloget, questo filmaffronta il tema della tortura narrando delle vicende dei migranti da Eritrea e Somalia che attraversano il Sinai e lì vengono rapiti da predoni che li torturano e chiedono un riscatto ai parenti in Europa o nel paese d'origine.

Poi ancora, martedì 18 ottobre alle ore 21 con “Riscatto” il concerto-spettacolo diMohamed Ba, che parla di accoglienza e di integrazione. Attore musicista senegalese che racconta la storia di immigrato che passa “dalla Savana al Municipio” come dice bene nel sottotitolo. Gli immigrati sono persone come tutte le altre che potranno presto essere al governo delle città.  Il libro Voci Rimosse sui profughi di Eidomeni in Grecia di Alberto Flego e lo spettacolo Convention di Barbara Sinicco con la compagnia di attori stranieri e italiani arricchiscono il tema dell'accoglienza e del diritto di asilo.

Invece la prima nazionale dello spettacolo “Social Comedy Intrigo a Via Doganellihe sarà il 27 ottobre al Teatro Miela con replica il 28 ottobre. In questa edizione possiamo dire che ci occuperemo di accoglienza, del tema dell'identità nella sua accezione più ampia, di diritti umani.   Lo spettacolo Social Comedy – Intrigo a Via Doganelli di Maurizio Zacchigna, coprodotto anche da Spaesati, dipinge in toni ironici le vicissitudini di una comunità di accoglienza di richiedenti asilo per affermare l'importanza di accogliere con dignità chi cerca rifugio nel nostro paese e per svelare quante siano diverse le storie dei profughi che vivono con noi.

Un rassegna ricca ed intensa che durerà fino a dicembre al sito http://www.miela.it troverete il programma completo.

Maratona FAI d’autunno: itinerari tematici in quattro località del Friuli Venezia Giulia

Maratona FAI d’autunno: itinerari tematici in quattro località del Friuli Venezia Giulia

FVG - Domenica 16 ottobre si svolge la quinta edizione di “FAImarathon – Partecipa alla Giornata FAI d’Autunno e scopri centinaia di luoghi in tutta Italia con visite a tema”, evento nazionale ideato cinque anni fa grazie alla collaborazione con Il Gioco del Lotto e realizzato dai Gruppi FAI Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, attiva fino al 31 ottobre.

Una passeggiata culturale nell’Italia più bella che, grazie ai 150 itinerari tematici proposti dai giovani del FAI - da percorrere liberamente, senza punti di partenza o arrivo, per intero o solo in parte, da soli o in compagnia - e alle visite a contributo libero a cura dei volontari della Fondazione, permetterà di vivere una giornata da “turisti a casa nostra”, emozionante e imprevedibile, alla scoperta di più di 600 luoghi di interesse artistico, paesaggistico e sociale che rappresentano l’identità, la storia e le tradizioni delle nostre città.

In Friuli Venezia Giulia, il FAI proporrà aperture speciali a:

Clauzetto (PN) con un itinerario inedito tra aperture esclusive, percorsi naturalistici, preziosi ritrovamenti recenti e perle d'arte e storia alla scoperta del “Balcone sul Friuli”

Gorizia, con “Il Percorso del Moderno”, itinerario alla scoperta del rinnovamento della città dopo la
Prima Guerra Mondiale, quando l’arrivo dell’architettura razionalista trasformerà il paesaggio urbano dall’ecletticismo asburgico

Trieste, con l'itinerario “Dalla Triade Capitolina al culto di San Giusto” alla scoperta delle vestigia romane presenti in città, dai sotterranei che conservano i resti del propileo alle mura quattrocentesche, alle chiese presenti sul colle

Udine, con l'itinerario “Storie di famiglie e palazzi lungo le rogge”, che condurrà il visitatore in residenze private, luoghi ricchi d'arte, storia e fascino


Partecipare il 16 ottobre a questa Giornata FAI d’Autunno consentirà ai cittadini del Friuli Venezia Giulia e ai turisti di riappropriarsi del patrimonio del territorio in modo spontaneo e coinvolgente. Palazzi, chiese, cortili, luoghi spesso inaccessibili al pubblico, a volte poco conosciuti, apriranno le loro porte e si sveleranno agli occhi del pubblico.

Tante inoltre le iniziative collaterali organizzate insieme alle comunità locali per valorizzare grotte, musei e piccoli esercizi commerciali vicini ai percorsi promossi dal FAI, in una logica di sistema.


Cenni sulle aperture

Clauzetto (PN)
Organizzato dal Gruppo FAI Giovani di Pordenone con la collaborazione della Delegazione FAI di Pordenone, la FAImarathon propone “Alla scoperta del Balcone del Friuli”, un itinerario inedito attorno a Clauzetto, perla della val Cosa da cui nelle giornate più limpide si può vedere dalle coste dell’Alto Adriatico fino ai Colli Euganei.
Cinque i beni aperti, di cui uno esclusivo per i Soci FAI: la Chiesa parrocchiale di San Giacomo, la Pieve di San Martino d'Asio, l’Oratorio di San Paolo, l’Oratorio di San Giuseppe, la Casa di famiglia di Odorico Politi.
Inoltre un percorso naturalistico tra antichi lavatoi e fontane; due eventi speciali; e ancora: piatti della tradizione, artigianato locale.

Gorizia
Promosso dalla Delegazione FAI di Gorizia, l’itinerario “Il Percorso del Moderno” porta alla scoperta del modernismo italico che ha caratterizzato la ricostruzione della città dopo le cannonate della primo conflitto mondiale.
Il percorso si snoda dalla Casa Balilla progettata da Umberto Cuzzi costruita sul sito dell’ex Villa Ritter che ora ospita l’Istituto d’Arte Max Fabiani, per proseguire con il Palazzo Postale di Angelo Massoni e la Camera di Commercio, trasformata dall’intervento di Roberto Cristofori nel 1930. Prosegue poi con la Casa G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) di Largo Culiat, occupata oggi dall’Istituto Comprensivo Vittorio Locchi, per concludere con un edificio privato, Villa Perco progettata da Umberto Cuzzi. Da segnalare che il percorso prevede un passaggio transfrontaliero in Slovenia a Nova Gorica, dove esaminare il plastico in bronzo della nuova città conservato nel Palazzo Municipale.

Trieste
“Dalla Triade Capitolina al culto di San Giusto” è il titolo dell’itinerario, organizzato dal Gruppo FAI Giovani di Trieste in collaborazione con la Delegazione FAI di Trieste, che connette vari luoghi della zona cittadina testimone dei primi insediamenti umani: il colle di San Giusto.
Tre i luoghi aperti a tutti – l’Orto Lapidario e Giardino del Capitano; il Lapidario Tergestino, la Chiesetta di San Michele al Carnale – e, solo per il soci FAI il Battistero e Campanile della Cattedrale di San Giusto.
Il percorso spazia dai sotterranei con i resti dei più importanti edifici romani della città, alle mura quattrocentesche.


Udine
“Storie di famiglie e palazzi lungo le rogge di Udine” è il titolo del percorso proposto dal Gruppo FAI Giovani di Udine in collaborazione con la Delegazione FAI di Udine, che racchiude in sè tutto il fascino e l'attrazione che riservano i saloni da ballo, le stanze affrescate e le storiche di famiglia che si perdono nei secoli.
Porta Torriani, Palazzo Clabassi (sede attuale della Soprintendenza udinese), Palazzo Lovaria (unica residenza privata visitabile della Faimarathon) con i suoi saloni affrescati, Palazzo Antonini Mangilli del Torso (sede del CISM), maestoso palazzo che domina parte di piazza Garibaldi e Palazzo Giacomelli, attuale sede del Museo Etnografico del Friuli, esempio di architettura d'impianto più recente e direttamente affacciata su uno dei pochi tratti di roggia ancora visibili all'interno della città, i beni collegati dall’itinerario.

Informazioni su:
www.fondoambiente.it

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