Gemona: in bicicletta contro un muro, muore un 44enne
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- Pubblicato Lunedì, 08 Ottobre 2012 20:52
- Scritto da Maurizio Pertegato
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UDINE - Un uomo, Loris Cappelletti, 44 anni, di Gemona del Friuli, è morto all’ospedale dopo un incidente in sella alla sua bicicletta. L’uomo, appassionato ciclista, aveva trascorso il pomeriggio di ieri, 7 ottobre, a lavorare come volontario in una gara di bici-enduro. Intorno alle 19.20 aveva ripreso la sua mountain bike per tornare a casa. Lungo la discesa per la frazione di Ospedaletto, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un muro. Lo ha trovato per caso un passante, che lo ha visto a terra in fin di vita e ha chiamato i soccorsi. Trasportato in ospedale, è deceduto poco dopo.
Assicuratore truffa i clienti con falsi contratti per 800mila euro
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- Pubblicato Lunedì, 08 Ottobre 2012 11:40
- Scritto da Tiziana Melloni
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Udine - Indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Udine su delega della locale Procura della Repubblica hanno consentito di individuare un’attività truffaldina condotta da un agente assicurativo che operava per una nota compagnia assicurativa nazionale a danno di circa 30 clienti per un ammontare di oltre 800mila Euro.
L’attività è stata avviata dalle fiamme gialle udinesi a seguito di una segnalazione della stessa assicurazione, insospettita da gravi incongruenze documentali emerse nel corso di un’ispezione interna.
Sono state così avviate indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla locale Procura, che hanno confermato quanto ipotizzato nei confronti dell’agente assicurativo che, attraverso molteplici artifici, si è indebitamente appropriato di denaro investito dalla clientela in strumenti assicurativi, operando con diverse modalità illecite.
L'assicuratore faceva sottoscrivere contratti che poi però non perfezionava, faceva compilare ai clienti assegni che versava sui propri conti correnti personali, redigeva false richieste di riscatto, e infine rinnovava polizze reali in scadenza effettuando però un rinnovo parziale e trattenendosi il restante importo.
Da tutti questi comportamenti, è emerso che l’indagato ha truffato una trentina di clienti, sottraendo loro una somma pari a oltre 800mila Euro.
L’esecuzione di una perquisizione presso la sua abitazione, l’analisi dei suoi conti correnti, unite alle dichiarazioni rese dai clienti, hanno avvalorato la tesi investigativa circa l’utilizzo improprio, da parte dell’agente assicurativo, delle somme di denaro ricevute dai suoi clienti.
Esaminando i conti correnti, i militari hanno inoltre potuto verificare come è stato utilizzato il denaro che il soggetto ha sottratto ai clienti.
L’agente assicurativo, a discapito del fatto che con le sue condotte ha truffato anche persone che in buona fede avevano affidato a lui i risparmi di una vita, ha pensato bene di godersi la vita con le somme illecite, effettuando moltissimi viaggi in tutto il mondo, frequentando casinò, iscrivendosi a golf club, acquistando una moto di grossa cilindrata ed un'auto di lusso.
Le indagini si sono concluse con la denuncia del soggetto alla locale Procura per truffa, appropriazione indebita e falsità in scrittura privata.
Reiver Laborde Rico fermato a Cuba dalla polizia locale per il delitto di Lignano
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- Pubblicato Mercoledì, 03 Ottobre 2012 19:25
- Scritto da Tiziana Melloni
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Udine - Reiver Laborde Rico, indagato assieme alla sorella Lisandra per l'uccisione dei coniugi Burgato a Lignano, sarebbe stato fermato a Cuba il 3 ottobre, anche se non sono giunti riscontri formali alle autorità italiane sulla misura cui è stato sottoposto.
Secondo quanto si è appreso, i carabinieri del Nucleo investigativo di Udine hanno attivato l'Interpol fornendo informazioni sul mandato di cattura emesso dalla magistratura italiana nei confronti del ventiquattrenne cubano.
Si potrebbe trattare di una misura simile all'"arresto provvisorio ai fini estradizionali" previsto dall'articolo 716 del Codice di procedura penale italiano: anche in assenza di mandati espliciti, le forze di polizia possono fermare un indiziato di delitto per 20 giorni in attesa del provvedimento formale da parte della magistratura.
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