Udinese, escursionista 51enne accusa un malore e muore
- Dettagli
- Categoria: Udine
- Pubblicato Domenica, 15 Giugno 2014 20:06
- Scritto da redazione@ilfriuliveneziagiulia.it
- Visite: 768
Montenars (Ud) - Un escursionista di 51 anni, di Gemona (Udine), è morto, per cause naturali, a Montenars (Udine) dopo aver raggiunto un'area immersa nel bosco in cui era in corso una festa locale.
Accusato un malore, gli amici che erano in sua compagnia hanno lanciato l'allarme.
Sul posto sono giunti i tecnici del Soccorso Alpino di Gemona e il rianimatore del 118, a bordo dell'elicottero decollato dalla Centrale operativa regionale ma l'uomo e' morto prima di poter essere trasferito in ospedale
Venanzi: per Friuli Doc un regolamento nuovo che riporta all'idea di fiera
- Dettagli
- Categoria: Udine
- Pubblicato Mercoledì, 11 Giugno 2014 16:52
- Scritto da Fabiana Dallavalle
- Visite: 644
Udine: "dopo vent'anni è il momento di rimettere mano in modo strutturale al regolamento, venendo così incontro da un lato alle richieste condivise con le associazioni delle proloco, con cui recentemente è stato siglato un protocollo, e dall’altro alle esigenze manifestate dalla Regione che ci ha chiesto, per poter vincolare i finanziamenti, una maggiore chiarezza e una trasformazione della rassegna verso una reale fiera enogastronomica".
Così parla Alessandro Venanzi, assessore comunale alle Attività produttive e Turismo, oggi alla conferenza di presentazione del nuovo Regolamento in vigore dalla prossima edizione di Friuli Doc, per riabbracciare i valori fondanti della prima edizione del 1995, per una sempre maggiore identificazione territoriale, il consolidamento della valorizzazione dei prodotti locali e la loro costante tracciabilità.
Più in generale una maggiore trasparenza e chiarezza nelle regole per partecipare alla manifestazione a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti. Friuli Doc, la più grande vetrina enogastronomica regionale, giunta quest’anno alla sua ventesima edizione, inizia a scaldare i motori con un regolamento tutto nuovo in vista dell’edizione 2014 in programma dall’11 al 14 settembre.
"In buona sostanza, chiarisce ancora Venanzi, vogliamo tornare all’idea di fiera, ovvero dove si degusti in vari stand le tantissime peculiarità del nostro territorio. Ed è questo che cercheremo di favorire”.
Diversi i punti messi nero su bianco nel regolamento approvato dalla giunta comunale e in vigore già da questa edizione dopo essere già stato condiviso con le categorie economiche. Innanzitutto si definiscono una volta per tutte sia le giornate dedicate alla kermesse, il secondo fine settimana, dal giovedì alla domenica di ogni settembre, sia gli orari di apertura degli stand (giovedì dalle 17.30 all’1, venerdì e sabato dalle 10 alle 2 di notte e la domenica dalle 10 alle 24) e quelli espressamente dedicati all’allietamento musicale, consentito, salvo diverse ordinanze sindacali, fino alle 23.30 di giovedì, alle 24 di venerdì, all’1 di notte sabato e alle 24 della domenica.
“Tutte le attività collaterali, ha poi concluso Venanzi, dovranno essere autorizzate e approvate da un’apposita commissione in modo da evitare conflittualità con gli altri eventi organizzati dal Comune stesso, fermo restando che per quanto riguarda l’allietamento esercitato all’esterno dei locali partecipanti sarà favorita la musica dal vivo”.
Sul fronte dei soggetti che possono partecipare, a Friuli Doc come sempre ci saranno espositori del comparto agroalimentare, del comparto artigianale, esercizi di somministrazione, operatori su area pubblica e associazioni. In base al regolamento, tuttavia, tutti questi sono chiamati al rispetto dei criteri fondamentali della rassegna, ovvero proporre esclusivamente prodotti tipici e di qualità, con particolare attenzione a quelli doc, e dovranno garantire la tracciabilità, che deve essere legata al territorio.
Ma non solo, perché i partecipanti dovranno assicurare, tra l’altro, il decoro degli allestimenti con strutture di colore neutro in modo tale da uniformare anche l’impatto visivo generale della kermesse privilegiando l’utilizzo di sedie e tavoli al posto di panche e tavoloni.
Per quanto riguarda il comparto strettamente legato all’agroalimentare, il nuovo regolamento prevede che sia ammessa solo la presenza di espositori, consorzi, enti, comunità rappresentative del territorio, pro loco, sagre regionali e aziende private, che propongano prodotti esclusivamente tipici della Regione Friuli Venezia Giulia, presentati insieme al territorio di appartenenza, in modo tale da creare sinergia tra l’offerta enogastronomica e l’offerta turistica. Capitolo a parte è dedicato agli esercizi di somministrazione, la cui partecipazione sarà consentita solo agli operatori aventi la propria attività all’interno dell’area della manifestazione.
Questi, all’atto della domanda, dovranno presentare una proposta dettagliata (ad esempio piatto più vino o stuzzichino più vino, servito sempre in un calice di vetro), volta alla promozione dei prodotti regionali. “Anche qui – precisa ancora Venanzi – abbiamo voluto, a vantaggio di tutti, regole più precise. Per i pubblici esercizi che chiederanno la modifica o l’aumento dell’occupazione del suolo pubblico, sarà possibile ampliare quella esistente fino ad un massimo del 20%, mentre per quelli che non hanno estensioni esterne del loro locale, gli eventuali ampliamenti verranno concessi in base alla compatibilità degli spazi disponibili e, comunque, dovranno essere confinanti o adiacenti con la loro attività”. I borghi cittadini che vorranno partecipare a Friuli Doc potranno farlo, riuniti in associazione, purché l’area della loro manifestazione sia confinante con quella organizzata dal Comune.
Sul fronte della somministrazione di bevande, poi, è raccomandato a tutti gli espositori di servire il vino, che non dovrà essere sfuso, in bicchieri di vetro (agli stand resta la raccomandazione, mentre per gli esercizi pubblici che amplino la loro attività all’esterno è obbligatorio).
Per quanto riguarda la birra non sarà consentita, ad eccezione dei soggetti partecipanti alla loro promozione come i produttori artigianali, la somministrazione o la vendita alla spina, a meno che non si tratti di una birra legata al territorio regionale. La vendita o la somministrazione di cocktail o altri mix alcolici o superalcolici sarà vietata infine in tutti gli spazi esterni.
Ad eccezione di questa edizione, visti i tempi stretti, le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 20 giugno di ogni anno. Insieme con la domanda, che dovrà anch’essa passare al vaglio di un’apposita commissione, dovranno essere indicati, tra l’altro, un rendering dettagliato degli spazi occupati, i menù proposti e i relativi prezzi e l’indicazione di eventuali accordi commerciali.
Il Comune di Udine, entro 30 giorni dalla scadenza del termine della presentazione delle domande, comunicherà poi l’accoglimento o il diniego della richiesta di partecipazione. Saranno escluse tutte le domande pervenute oltre il termine stabilito, che non rispettino i criteri generali della manifestazione e quelle presentate da soggetti che nell’edizione precedente abbiano avuto due sanzioni da parte dell’organizzazione, così come da quei soggetti che non siano in regola con l’assolvimento di crediti di qualsiasi genere nei confronti dell’organizzatore e delle sue società partecipate.
L'obiettivo dichiarato non è quello di aumentare la quantità di persone presenti a Friuli Doc, ma puntiamo ad accrescere il pubblico che sia interessato alla degustazione dell’eccellenze dei prodotti regionali e che non fraintenda, invece, i valori fondanti della manifestazione. Un mandato di riqualificazione di Friuli Doc richiesto dagli stessi cittadini.
Sgominata una banda di rapinatori dedita ad assalti a portavalori e riciclaggio
- Dettagli
- Categoria: Udine
- Pubblicato Mercoledì, 11 Giugno 2014 15:14
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 545
Udine - La Squadra mobile di Padova ha eseguito l'11 giugno 18 misure cautelari contro una banda di rapinatori specializzato in rapine ai danni di rappresentati orafi e furgoni portavalori.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip padovano Cristina Cavaggion. Le operazioni vedono il concorso di numerosi equipaggi del Reparto prevenzione crimine Veneto e del corpo dei Vigili del fuoco.
L'indagine, coordinata dal pubblico ministero Benedetto Roberti della procura di Padova, ha riguardato un'associazione a delinquere dedita a delitti contro il patrimonio, ricettazione di beni di provenienza illecita e riciclaggio di consistenti somme di danaro, i cui sodali sono persone di etnia rom e la cui base logistica si trovava presso un campo nomadi in via Longhin a Padova.
Nel corso delle indagini sono state recuperate in alcuni campi incolti in provincia di Udine e Treviso buste piene di banconote, provenienti dai furti ai portavalori.
Altri articoli...
- Scontro tra due auto sulla Statale 14. Sei feriti non gravi il bilancio dell'incidente
- Carico illegale di cuccioli intercettato dalla Finanza. Più di 2000 ogni anno i cani importati clandestinamente in Italia
- Fagagna, incidente mortale sulla provinciale: perde la vita una donna di 43 anni
- Tarvisiano, escursionista cade dalla parete di roccia e muore
- Il Papa in regione, il 13 settembre visiterà il Sacrario militare di Redipuglia
- Rapina con sequestro di persone alla filiale della Friulcassa di Cervignano
- Avvelenamento dei platani di via Firenze. La denuncia contro ignoti
- Giornata mondiale del gioco. Udine si trasforma in una arena delle attività ludiche