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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Crolla il lampadario in chiesa durante la celebrazione religiosa, illesi i presenti

Crolla il lampadario in chiesa durante la celebrazione religiosa, illesi i presenti

Trieste - Pericolo scampato tra i fedeli della Chiesa di Sant’Antonio Nuovo, a Trieste. Nella mattinata del 17 gennaio, intorno alle 10, durante la messa, uno dei sei lampadari che sovrastano i banchi è caduto a terra dall’altezza di circa cinque metri. La funzione religiosa era cominciata da circa 30 minuti e si avviava alla conclusione.

Il pesante lume d'ottone è caduto esattamente in mezzo alle due file di banchi immediatamente antistanti l'altare. A pochi metri dal punto in cui è crollato il lampadario erano presenti un centinaio di persone.

Provvidenzialmente in quel momento sulla traiettoria dell'oggetto non c'era nessuno. Il parroco, don Fortunato Giursi, ha così commentato l'incidente: "Fortunatamente non è successo nulla, ma potevano esserci danni seri alle persone. Si è trattato di una fatalità, ma questo episodio dimostra come la struttura necessiti di una manutenzione continua anche nella sua parte interna".

Il ponte "corto" sul canale di Ponterosso è in realtà preciso

Il ponte

Trieste - Nato e cresciuto tra le polemiche, l'avveniristico ponte pedonale sul Canal Grande, in uno degli scorci più tipici del centro storico del capoluogo, è stato protagonista di numerosi equivoci.

L'opera doveva essere installata già a fine novembre ma la posa era stata rimandata. Sembrava che i problemi dell'installazione derivassero da errori di calcolo, ma è giunta la smentita da parte del Comune.

Il nuovo ponte pedonale di Ponterosso non è corto e nessuno ha sbagliato le misure, il progetto è regolare, i lavori d’allestimento sono quelli previsti e non ci sono maggiori costi per la struttura. Un deciso e definitivo chiarimento è stato fatto il 15 gennaio nel corso di un sopralluogo alla nuova struttura da parte del sindaco e dell’assessore ai Lavori pubblici.

Nell’incontro con i giornalisti è stato fatto costatare come le misure siano perfettamente regolari (altrimenti almeno un’imboccatura del ponte sarebbe in acqua, mentre entrambe sono ben salde sulle due sponde del canale, n.d.r.) e com’è corretta pure l’esecuzione dei lavori, che prosegue, seppur con qualche rallentamento rispetto ai tempi iniziali previsti, a causa delle avverse condizioni meteorologiche.

Basta quindi a quella sorta di “commedia degli equivoci” e a tutte quelle strumentalizzazioni (e annesse speculazioni politiche) che hanno messo in giro la voce di un ponte corto che corto non è.

Ribaditi con fermezza inoltre il pieno appoggio e la difesa della dignità tecnica e professionale dei progettisti e dell’Amministrazione comunale di Trieste in tutte le sedi.

Sono stati ripercorsi anche alcuni dei diversi passaggi dell’iter procedurale: dal progetto definitivo del 13 luglio 2009 all’affidamento della progettazione esecutiva delle strutture e direzione lavori del 19 febbraio 2010. E ancora la procedura di gara del 18 maggio 2011 e l’aggiudicazione definitiva del 4 novembre dello stesso anno.

La nuova passerella pedonale di Ponterosso non ha quindi – è stato confermato nella conferenza stampa, alla presenza anche dei tecnici del Comune - alcun tipo di problema è ciò può essere dimostrato, con ampia facoltà di prova, in tutte le sedi.
 
Il ponte pedonale tra le due sponde del canal Grande, per collegare le vie Cassa di Risparmio e Trento è il "clou" del percorso pedonale previsto dal "Programma di riqualificazione urbana 2007 - area strategica borgo Teresiano e borgo Giuseppino" approvato il 26 febbraio 2007, che si propone di realizzare "un lungo percorso pedonale e ciclabile che attraverserà gran parte del centro storico cittadino, collegando la Piazza Libertà (in corrispondenza della Stazione Centrale e quindi punto di arrivo alla città) con la piazza Venezia".

Prostituzione: chiuso dalla polizia il Night Club Carillon di Trieste

Prostituzione: chiuso dalla polizia il Night Club Carillon di Trieste

Trieste - I poliziotti della Seconda Sezione della Squadra Mobile di Trieste hanno chiuso e posto sotto sequestro il Night Club Carillon, storico e noto locale della vita notturna cittadina. Dopo alcuni mesi di indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Federico Frezza, il 15 gennaio sono stati denunciati per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione i titolari dell'esercizio pubblico, B.G. e M.E.

In base alla ricostruzione fornita dalla Questura, i clienti del locale notturno arrivavano a sborsare anche 4.000 Euro a serata, con i quali pagavano sia la "compagnia" femminile sia le consumazioni. Tutto avveniva con la complicità dei titolari del locale, che approfittavano dei momenti in cui le effusioni tra i clienti e le ragazze si facevano più "caldi" per "regolare" i pagamenti.

La Polizia ha inoltre identificato 6 cittadine straniere che avevano il compito di intrattenere i clienti, fino ad avere con loro prestazioni anche di carattere sessuale. Identificati, nel corso delle indagini, anche numerosi clienti del locale notturno, che si appartavano con le giovani donne pagando cifre cospicue per pochi minuti di intimità.

I clienti che si divertivano, di nascosto dalle mogli che li pensavano altrove, erano però sotto gli occhi di poliziotti che si fingevano avventori per verificare le dinamiche all'interno del night.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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