Arrestati quattro dipendenti del Comune di Trieste. L'accusa è di assenteismo
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- Pubblicato Mercoledì, 16 Gennaio 2013 15:06
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste - Un impiegato figurava al posto di lavoro e quotidianamente giungeva tre ore più tardi: colleghi compiacenti timbravano il badge al suo posto, effettuando per conto del titolare "fittizie e fraudolente" registrazioni.
Un altro dipendente, durante un periodo di infortunio che lo aveva reso ufficialmente inabile al lavoro, mentre percepiva l'indennità operava al tempo stesso come rilevatore statistico, andando in giro a raccogliere a domicilio questionari Istat.
Queste ed altre violazioni hanno portato i carabinieri ad arrestare quattro dipendenti comunali a Trieste. Un quinto dipendente per il momento risulta soltanto indagato per lo stesso motivo: assenteismo.
I primi sono tre uomini e una donna, tutti tra i 47 ed i 61 anni, in forza al mercato ortofrutticolo della città, in Riva Ottaviano Augusto. Tra gli arrestati c'è lo stesso responsabile della struttura. In manette è finito anche un esponente della Lega Nord al Comune di Muggia (Trieste).
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aurisina e della Stazione di Prosecco, coordinati dal pm della procura locale Massimo De Bortoli, li hanno arrestati, a vario titolo, con l'accusa di truffa aggravata ai danni del Comune di Trieste.
Li hanno bloccati in nottata, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Laura Barresi. Dalla scorsa primavera i militari tenevano d'occhio i dipendenti e ne controllavano ogni spostamento, fin nell'istituto di credito dove un dipendente era andato per motivi personali, e a casa, dove uno dei quattro ogni giorno andava per una lunga pausa pranzo. Peccato che dimenticasse di timbrare in uscita e in entrata, figurando così sempre al lavoro. Uno degli arrestati addirittura si è spinto oltre confine, nella vicina Slovenia, per un caffè.
Tutti e quattro sono stati rinchiusi nel carcere del Coroneo, a Trieste. L'operazione dei carabinieri segue di tre mesi una analoga inchiesta dei finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria che aveva individuato 40 dipendenti della Direzione e delle soprintendenze per i Beni culturali del Fvg: secondo l'accusa si allontanavano illegittimamente dal posto di lavoro evitando di segnalare l'uscita dall'ufficio, per sbrigare faccende personali. Anche in quel caso, il pm titolare dell'indagine era Massimo De Bortoli.