A Gorizia atteso domenica il nuovo vescovo Carlo Maria Redaelli
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- Pubblicato Venerdì, 12 Ottobre 2012 11:54
- Scritto da Tiziana Melloni
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Gorizia - Carlo Maria Redaelli, finora vescovo ausiliare a Milano, è il nuovo vescovo di Gorizia. Farà il suo ingresso in città domenica 14 ottobre, dopo aver incontrato la comunità diocesana in un fitto calendario di appuntamenti, come si legge nel sito della diocesi isontina: nel pomeriggio di sabato 13, alle 15, mons. Redaelli sarà in piazza della Repubblica a Monfalcone per l’incontro con il mondo del lavoro. L’arcivescovo avrà modo di ascoltare la testimonianza di alcuni rappresentanti delle realtà produttive presenti ed operanti nel territorio diocesano.
Nella serata di sabato, alle 20.30, mons. Redaelli sarà a Cervignano. Nel duomo di San Michele presiederà una Veglia di cui sono chiamati ad essere protagonisti i giovani della diocesi.
Due gli appuntamenti che segneranno la mattinata di domenica 14 ottobre. Mons. Redaelli sarà dapprima a Cormons per incontrare al Santuario e nell’Istituto "Rosa Mistica" le Suore della Provvidenza che vi sono ospitate. Successivamente si trasferirà a Medea, all’Istituto psicopedagogico "Villa Santa Maria della Pace". Qui avrà modo di conoscere l’attività che la struttura porta avanti a favore del mondo della disabilità.
Alle 15, mons. Redaelli sarà ad Aquileia. Dopo essere stato accolto sulla porta della basilica dall’Amministratore apostolico, mons. Dino De Antoni, renderà omaggio alle reliquie dei Santi martiri di quella Chiesa. Nel corso della Liturgia della Parola (cui assisteranno, fra gli altri, i rappresentati delle altre confessioni religiose cristiane ed una rappresentanza degli ammalati della diocesi) gli saranno consegnati l’Evangelario ed anche l’anello e la croce pettorale donati da Maria Teresa al primo arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Michele d’Attems. Con tale gesti verrà sottolineato come anche il suo episcopato sia chiamato ad inserirsi nella secolare storia di testimonianza cristiana che ha visto Aquileia portare il Vangelo alle popolazioni dell’Europa centro-orientale.
Da Aquileia, l’arcivescovo partirà quindi alla volta di Gorizia. Lungo tutto il percorso, il suo viaggio sarà accompagnato dal suono a festa delle campane dei paesi attraversati. Dalle 15.30 alle 17, suoneranno in contemporanea le campane dei principali campabili cittadini, Al concerto solenne della torre campanaria della cattedrale - curato dai campanari di Gorizia - si uniranno i concerti dei campanili di Sant’Ignazio, dei Ss. Vito e Modesto, di San Rocco, di San Giovanni Battista e di San Giuseppe Artigiano con la presenza su ogni torre di suonatori provenienti da tutta l’arcidiocesi. L’iniziativa, promossa dall’associazione "Campanari del Goriziano", in collaborazione con le parrocchie cittadine, vedrà un prologo nel primo pomeriggio ad Aquileia, dove si terrà un concerto di campane sul campanile di Popone, dalle 13.30 alle 15.
Al suo arrivo sul sagrato del Duomo di Gorizia, alle 16.30, mons. Redaelli sarà accolto dal sindaco di Gorizia, on. Ettore Romoli che gli porgerà il saluto ufficiale a nome della città. Alle 17 inizierà in cattedrale la solenne concelebrazione eucaristica: sarà data lettura della Bolla papale di nomina del nuovo arcivescovo ed a lui monsignor De Antoni consegnerà il pastorale cosiddetto "degli Stati Provinciali". Al termine del rito, dopo la solenne benedizione (la prima da arcivescovo di Gorizia), i fedeli potranno salutare mons. Redaelli sulla piazza del Duomo.
Riguardo alla realtà goriziana - scrive il notiziario Isonzo Soča, che pubblica un'ampia intervista al presule - Redaelli promette attenzione al “concreto contesto sociale, culturale, economico”… anche alla politica, “sempre però nel rispetto e nella distinzione dei ruoli e avendo di mira la dignità della persona umana e il bene comune”. L’attenzione alla realtà pluriculturale del territorio non suscita dubbi: “è ovvio che conoscere la cultura e, per quanto possibile, la lingua di una parte significativa dei fedeli è fondamentale per chi è chiamato ad essere pastore di tutti”.
Attento ai problemi del lavoro e dell’immigrazione, Redaelli si dimostra interessato agli insegnamenti della storia, ammettendo come “anche a livello di Chiesa non si sia ancora compiuta una riflessione approfondita sul tragico ’900 europeo”.
“Immagino – riflette – che nei territori attorno al confine orientale dell’Italia queste riflessioni siano state e siano ancora particolarmente presenti non tanto per tenere aperte delle ferite, quanto per cogliere le motivazioni degli avvenimenti e per fare un passo avanti nella cultura di una vera solidarietà e integrazione europea”.
Gorizia: auto a fuoco dopo uno scontro, muore un 74enne
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- Pubblicato Martedì, 09 Ottobre 2012 13:30
- Scritto da Maurizio Pertegato
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GORIZIA - Un automobilista di 74 anni di Gorizia, Giuseppe Russo, è morto carbonizzato nella sua auto in un incidente stradale avvenuto questa mattina, 9 ottobre, nei pressi di Farra d'Isonzo. L'uomo guidava una Fiat Punto che stava immettendosi sulla strada principale quando si è scontrata con una Fiat Stilo.
La Punto è andata a fuoco e l'uomo non è riuscito ad uscire dal veicolo. Il conducente della Stilo è stato portato in elicottero a Udine ma non sarebbe in pericolo di vita.
Il Comune di Monfalcone a Bruxelles per la Settimana europea delle città e delle regioni
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- Pubblicato Lunedì, 08 Ottobre 2012 14:02
- Scritto da Tiziana Melloni
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Monfalcone - Il 10 ottobre il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran, presenta a Bruxelles le buone pratiche nella gestione dei fondi comunitari del Comune di Monfalcone. L'appuntamento è per mercoledì 10 nella sede della Regione a Bruxelles, dove a fare gli onori di casa ci saranno il presidente della Regione Fvg Renzo Tondo e diversi consiglieri regionali assieme ai partner del progetto transfrontaliero Julius che sarà presentato nell'occasione.
L'iniziativa si colloca nel contesto degli Open days, la settimana europea delle città e delle regioni, organizzata dalla Commissione europea, un evento che richiama circa seimila partecipanti da tutta Europa per discutere della politica regionale dell'Ue e che quest'anno avrà una particolare risonanza essendo alla decima edizione.
Sotto lo slogan "Le Regioni e le Città Europee: fare la differenza” i modelli, come quello di Monfalcone, saranno proposti per incoraggiare la condivisione di esperienze nella cooperazione territoriale. L’evento si propone anche quale piattaforma anche verso i paesi terzi in vista della nuova programmazione 2014-2020 che si baserà sui risultati più efficaci dei progetti in corso.
“Siamo orgogliosi di rappresentare una buona pratica – sottolinea il sindaco Silvia Altran - con il riconoscimento dell’Unione europea verso il lavoro che stiamo facendo e l’appoggio che ci è stato dato dall’Amministrazione regionale ai massimi livelli istituzionali. Sono 50 i Comuni di 28 diversi Paesi presenti fra i quali 21 capitali nazionali o capoluoghi regionali e far parte di questo prestigioso network è ulteriore elemento di gratificazione. Peraltro, attraverso l’acquisizione dei fondi europei in un momento di taglio delle risorse agli enti locali possiamo portare avanti attività e iniziative che altrimenti non avremmo potuto realizzare”.
Oltre all’incontro con il presidente Tondo, mercoledì 10 ottobre il Comune di Monfalcone allestirà, sempre a Bruxelles, un’esposizione dedicata al progetto Julius e organizzerà una riunione del parternariato di cui fanno parte anche le municipalità di Lubiana, Postumia, Jesenice, Ampezzo e Codroipo, Informest, il Gal Carso ed il parco nazionale del Triglav: tutte iniziative finanziate dai fondi comunitari in quanto, appunto, best practice.
Negli ultimi otto anni, l’amministrazione ha partecipato a una quarantina di progetti, in molti casi come capofila, risultando vincitrice della relative gare europee. Attualmente il Comune è beneficiario di 4 progetti nel programma Italia-Slovenia, di uno Italia-Austria, uno Sud-Est Europa e uno Med e ben 9 nella cooperazione internazionale.
Un dato per tutti dimostra l’importanza di quest’azione: da quest’anno sino al 2015 i fondi già acquisiti derivanti dai progetti europei o da quelli della cooperazione internazionale superano il milione di euro, su un parco progetti complessivo di oltre 10 milioni di euro.
Il fiore all’occhiello è il progetto Julius, di cui Monfalcone è capofila, che riguarda la valorizzazione dell’area carsica e montana e che nel corso di quest’anno ha consentito una serie di interventi di miglioramento del centro visite di Pietrarossa e l’organizzazione degli eventi estivi che hanno avuto un grande successo di pubblico. Ora si sta lavorando per la guida digitale e per l’organizzazione dei laboratori didattici rivolti ai giovani.
Un altro progetto di rilievo è Alisto, le Ali sulla storia, che è stato presentato a marzo durante la grande mostra fotografica sul primo conflitto. Attualmente è in corso l’attività di ricerca storica, mentre nel 2014, in occasione del centenario della Grande guerra, sarà realizzata una serie di eventi commemorativi ed espositivi, con acquisizione anche di attrezzature, come un simulatore di volo, che rimarranno in dotazione all’amministrazione cittadina.
Fra gli altri progetti tre riguardano il settore dei trasporti, nella dimensione transfrontaliera (Adria A) in quella centro europea (Seta) e in quella mediterranea (Futuremed) ed hanno inserito la realtà locale in importanti reti di relazioni per valorizzare il sistema logistico. Diversi interventi attengono, invece, alla cooperazione allo sviluppo e corrispondono alla tradizione di un Comune sensibile ai temi dei diritti umani e dell’aiuto umanitario.
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