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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

E' morto Umberto Anzolini, ad di Acqua Dolomia

E' morto Umberto Anzolini, ad di Acqua Dolomia

PORDENONE - E' scomparso oggi, 7 novembre, prematuramente, in seguito a una grave malattia, Umberto Anzolini, 56 anni, amministratore delegato di Acqua Dolomia.

Imprenditore e manager affermato in tutto il Triveneto, Anzolini era direttore di Bibione Thermae. Nel 2006 e' stato uno dei fondatori della societa' Acqua Dolomia, brand interamente friulano. Manager e dipendenti dell'azienda manifestano dolore per la perdita di una figura fondamentale. I funerali si terranno venerdi' 9 novembre a San Michele al Tagliamento alle ore 15.00.

“Punto di Incontro 2012”, rassegna dedicata al mondo del lavoro che cambia

“Punto di Incontro 2012”, rassegna dedicata al mondo del lavoro che cambia

PORDENONE - Orientamento, formazione, lavoro saranno queste le tre aree tematiche di Punto di incontro un evento rinnovato in programma alla Fiera di Pordenone l’8 e 9 novembre 2012, il cui progetto è sostenuto da un comitato promotore che coinvolge tutte le maggiori istituzioni del territorio: Fondazione CRUP, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giuliae Pordenone Fiere sono i co-organizzatori dell’evento al quale contribuiscono anche Unione Industriali, in particolar modo il Gruppo Giovani Imprenditori e Provincia di Pordenone,  Consorzio Universitario, Polo Tecnologico e Manpower . La manifestazione ha il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Pordenone, provincia di Udine e Treviso.

In un momento in cui la crisi economica perdurante rende veramente difficile trovare occupazione e il mercato stesso del lavoro è cambiato, con nuove leggi, nuove dinamiche, nuove formule contrattuali anche “Punto di Incontro” ha subito una svolta per andare incontro alle aspettative dei suoi visitatori. “Punto di Incontro 2012” si presenta non solo come un importante momento di informazione e di confronto per i giovani, le imprese, il sistema formativo e il mondo delle istituzioni ma punta a diventare con l’edizione di quest’anno il più importante evento dedicato alla formazione, orientamento e lavoro del Nordest.

50 gli espositori presenti al Salone, aumentati del 30% rispetto allo scorso anno: aziende, istituzioni (Comune e Provincia di Pordenone), Forze Armate (Marina, Carabinieri, Polizia, Vigili, Esercito, Guardia di Finanza) università (Ca’ Foscari Venezia, Università di Trieste, di Udine, di Padova, Bocconi, IULM), centri di formazione, società di selezione personale. Ricco il calendario delle iniziative che comprende 100 workshop su temi legati alla formazione e al lavoro e 3 importanti eventi:

  • STARTUP OPPORTUNITY,evento promosso da Pordenone Fiere e i Giovani Imprenditori di Pordenone con il contributo della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sostenere attraverso risorse economiche e servizi la nascita e la crescita di nuove realtà imprenditoriali innovative e generatrici di valore. La scelta delle idee sulle quali investire è stata affidata ad un concorso che ha raccolto 34 progetti di impresa provenienti dal nostro territorio. La presentazione dei progetti vincitori ai potenziali investitori si terrà il giorno 9 novembre all’interno di una tavola rotonda in fiera.
  • TALENT MATCHING: un servizio che permette alle aziende di poter incontrare facilmente ed efficacemente possibili candidati che corrispondono esattamente alle figure professionali ricercate.In pratica attraverso il sito web di Punto di Incontro le aziende aderenti e i potenziali candidati si sono confrontati, si sono scelti reciprocamente e hanno preso appuntamento. In fiera si terranno i colloqui di lavoro
  • JOB CREATION: Patrocinato dalla Provincia di Pordenone Settore Lavoro e da EURES, il Servizio Europeo per la Mobilità Professionale, il progetto “Job Creation” punta a sostenere e promuovere esperienze di lavoro all’estero per giovani talenti europei diplomati e laureati.

Attesi più di 4.000 studenti delle scuole superioriin visita con i loro insegnanti nelle due giornate: 1.600 provenienti dagli istituti pordenonesi e coordinati direttamente dall’Ufficio Scolastico Regionale, altre 2400 si sono prenotati in maniera autonoma dalle provincie di Gorizia, Trieste, Treviso, Venezia Udine, Belluno. Crescono giorno dopo giorno anche i contatti nel sito internet www.incontropordenone.it e nella rete di social network che ruota attorno a questo evento: non può essere che così visto che il target di riferimento usa abitualmente il web per comunicare. Già 2.500 persone si sono registrate per partecipare ai vari workshop in programma nelle due giornate.  

“E’ questa la fiera del futuro, dedicata alle nuove generazioni a cui Pordenone Fiere tiene particolarmente - sottolinea Alvaro Cardin, presidente di Pordenone Fiere. – Un progetto importante con una forte valenza sociale attorno al quale si sono strette figure di primo piano del tessuto economico, formativo e istituzionale del nostro territorio che ringraziamo per il loro impegno. Una rete che permetterà di realizzare al meglio quelli che sono gli obiettivi della manifestazione: da una parte garantire alle aziende espositrici informazione, confronto, sulle concrete opportunità che le nuove regole del mondo del lavoro offrono per aprire le porte a nuove risorse umane, dall’altra condurre i giovani e gli adulti alla ricerca di nuova occupazione a scoprire tutte opportunità in ambito formativo e occupazionale”.

Significativo anche il commento di Lionello D’Agostini presidente di Fondazione CRUP “E’ con soddisfazioneche abbiamo deciso di collaborare a questo nuovo progetto ad alto contenuto sociale, che consolida un rapporto ormai storico tra Fondazione CRUP e Pordenone Fiere. Il nostro ente ha concentratol’attenzione sui giovani e sul loro futuroe ha deciso di erogare risorse su progetti selezionati che abbiano queste finalità. Riteniamo “Punto di Incontro” un progetto importante che investe sul futuro dei ragazzi offrendo aiuto, supporto, informazione e concrete opportunità al quale va il nostro plauso e il nostro pieno appoggio.“

“Dopo 4 anni crediamo sia sempre più importante mantenere nel nostro calendario questo nuovo progetto ad alto contenuto sociale, – il commento di Alessandro Zanetti amministratore delegato– Pordenone Fiere con questa manifestazione ha concentrato l’attenzione sui giovani e sul loro futuro e ha elaborato un progetto importante che investe sul futuro dei ragazzi offrendo aiuto, supporto, informazione e concrete opportunità”.

 

La morte di Cecilia Beretta: l'autopsia non ha rivelato particolari decisivi per le indagini

La morte di Cecilia Beretta: l'autopsia non ha rivelato particolari decisivi per le indagini

Pavia - L'autopsia svolta nel pomeriggio di lunedì 5 novembre non avrebbe rivelato particolari decisivi sul mistero della morte di Cecilia Beretta, la 25enne di Abbiategrasso (Milano), scomparsa la notte tra il 16 e il 17 ottobre dopo una cena con amici a Pavia, ed avvistata erroneamente a Pordenone.

Non è esclusa la pista del suicidio né quella dell'omicidio. La giovane potrebbe essersi buttata volontariamente nelle acque del Po, dove è stato rinvenuto il cadavere, o esserci stata gettata.

Nei prossimi giorni gli investigatori ascolteranno gli amici più vicini a Cecilia, compresi quelli che avevano cenato con lei la sera del 16 ottobre. La Procura potrebbe anche disporre una perizia calligrafica sui messaggi lasciati dalla ragazza ai suoi familiari prima di sparire: biglietti con i quali la studentessa esprimeva il suo grande affetto ai genitori ed ai fratelli, ma manifestava anche la volontà di partire per cambiare vita.

Il corpo della giovane era in avanzato stato di decomposizione per essere rimasto in acqua da almeno quindici giorni.

L’esito dell’esame istologico confermerà o meno la presenza di acqua nei polmoni e quindi l’eventuale morte per annegamento.

Secondo quanto segnala il quotidiano nazionale "Il Corriere della Sera", "Dalle prime indiscrezioni filtrate dall’esame autoptico, la lesione cranica che in un primo tempo aveva alimentato la tesi di una ferita da colpo da arma da fuoco, peraltro subito smentita dai carabinieri di Pavia, sarebbe stata provocata «post mortem». Riconducibile, quindi, ad un urto del corpo contro sassi o pietre durante il trasporto della corrente nelle acque del Po".

"L’esito dell’esame istologico - afferma il "Corriere" - confermerà o meno la presenza di acqua nei polmoni e quindi l’eventuale morte per annegamento.

Il fatto che il corpo fosse senza vestiti non prova molto: "La giovane avrebbe potuto spogliarsi prima di gettarsi in acqua (ma i vestiti non sono mai stati ritrovati) o la forza della corrente li avrebbe strappati via o lentamente consumati. Ci sono stati altri casi, nel Po, di persone cadute in acqua completamente vestite e poi ripescate, a distanza di tempo, prive di indumenti".

"Formalmente - riporta ancora il "Corriere" - la Procura di Pavia ha aperto un’inchiesta per la morte di Cecilia Beretta con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio, a carico di ignoti".

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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