La morte di Cecilia Beretta: l'autopsia non ha rivelato particolari decisivi per le indagini
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Lunedì, 05 Novembre 2012 21:35
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Pavia - L'autopsia svolta nel pomeriggio di lunedì 5 novembre non avrebbe rivelato particolari decisivi sul mistero della morte di Cecilia Beretta, la 25enne di Abbiategrasso (Milano), scomparsa la notte tra il 16 e il 17 ottobre dopo una cena con amici a Pavia, ed avvistata erroneamente a Pordenone.
Non è esclusa la pista del suicidio né quella dell'omicidio. La giovane potrebbe essersi buttata volontariamente nelle acque del Po, dove è stato rinvenuto il cadavere, o esserci stata gettata.
Nei prossimi giorni gli investigatori ascolteranno gli amici più vicini a Cecilia, compresi quelli che avevano cenato con lei la sera del 16 ottobre. La Procura potrebbe anche disporre una perizia calligrafica sui messaggi lasciati dalla ragazza ai suoi familiari prima di sparire: biglietti con i quali la studentessa esprimeva il suo grande affetto ai genitori ed ai fratelli, ma manifestava anche la volontà di partire per cambiare vita.
Il corpo della giovane era in avanzato stato di decomposizione per essere rimasto in acqua da almeno quindici giorni.
L’esito dell’esame istologico confermerà o meno la presenza di acqua nei polmoni e quindi l’eventuale morte per annegamento.
Secondo quanto segnala il quotidiano nazionale "Il Corriere della Sera", "Dalle prime indiscrezioni filtrate dall’esame autoptico, la lesione cranica che in un primo tempo aveva alimentato la tesi di una ferita da colpo da arma da fuoco, peraltro subito smentita dai carabinieri di Pavia, sarebbe stata provocata «post mortem». Riconducibile, quindi, ad un urto del corpo contro sassi o pietre durante il trasporto della corrente nelle acque del Po".
"L’esito dell’esame istologico - afferma il "Corriere" - confermerà o meno la presenza di acqua nei polmoni e quindi l’eventuale morte per annegamento.
Il fatto che il corpo fosse senza vestiti non prova molto: "La giovane avrebbe potuto spogliarsi prima di gettarsi in acqua (ma i vestiti non sono mai stati ritrovati) o la forza della corrente li avrebbe strappati via o lentamente consumati. Ci sono stati altri casi, nel Po, di persone cadute in acqua completamente vestite e poi ripescate, a distanza di tempo, prive di indumenti".
"Formalmente - riporta ancora il "Corriere" - la Procura di Pavia ha aperto un’inchiesta per la morte di Cecilia Beretta con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio, a carico di ignoti".