False fatture: a Maniago maxi truffa fiscale da 12 milioni di euro
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Mercoledì, 31 Ottobre 2012 15:05
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Maniago (Pn) - Le Fiamme Gialle hanno denunciato per reati fiscali e riciclaggio una coppia di professionisti di Maniago, per un giro di fatture false che hanno fatto emergere una frode di oltre 12 milioni di euro. Insieme ai due sono coinvolti nella frode cinque imprenditori e due addetti bancari. Lo rende noto in un comunicato la Guardia di Finanza di Pordenone.
Le indagini, dirette dal sostituto Procuratore della Repubblica di Pordenone Annita Sorti, hanno permesso di appurare che tre società edili, riconducibili ai due professionisti, avevano ridotto i redditi utilizzando false fatture d’acquisto scambiandosele tra di loro o ricorrendo ad altri imprenditori compiacenti che le emettevano.
Inoltre, allo scopo di conferire alle false fatture una parvenza di regolarità, venivano prelevate dai conti correnti delle tre società somme corrispondenti agli importi fatturati, che poi venivano restituite in contanti ai due professionisti. Per aggirare le maglie della normativa antiriciclaggio - spiega ancora la nota della Guardia di Finanza - ci pensavano due funzionari di altrettanti istituti di credito, che non segnalavano le operazioni agli organi di controllo e che pertanto sono stati anch'essi denunciati.
Una volta scoperta, la coppia di professionisti aveva tentato di sottrarre al fisco il patrimonio accumulato dirottandolo in un "trust" di diritto inglese appositamente creato.
L’operazione è stata però individuata dai finanzieri che, su disposizione del Gip di Pordenone Piera Binotto, hanno sequestrato 19 immobili, due autovetture e 20 conti correnti per un importo complessivo che sfiora i 2 milioni di euro. Un’altra precauzione che aveva preso la coppia di professionisti per eludere la proprie responsabilità, è stata quella di porre dei prestanome a capo delle loro società. Tra questi anche un arzillo novantenne in carico ai servizi sociali, che aveva accettato l’incarico per ragioni economiche.