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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Provincia di Pordenone, redistribuite le deleghe

Provincia di Pordenone, redistribuite le deleghe

Pordenone - Il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, con un'ordinanza in vigore da mercoledì 24 ottobre, ha redistribuito le deleghe alla giunta provinciale, dopo il taglio di due assessorati effettuato a luglio. Il bilancio va a Michele Boria e l'ambiente a Stefano Zannier, che cede edilizia e patrimonio a Giuseppe Verdichizzi.

"Ho gestito per qualche tempo le deleghe degli assessori tagliati - ha spiegato Ciriani - per valutare lo stato dell'arte e ora le ho redistribuite".

Al presidente rimangono sport, grandi eventi e politiche sociali e del lavoro. Le deleghe: Eligio Grizzo (Lega) vicepresidente, montagna, immigrazione, identità culturale, pro loco, archivio - protocollo, statistica, innovazioni tecnologiche, società partecipate; Boria (Lega) bilancio, politiche europee, agricoltura, turismo; Nicola Callegari (Udc): istruzione, cultura, politiche familiari; Antonio Consorti (Pdl): viabilità, mobilità territorio, opere strategiche; Verdichizzi (Pdl): pianificazione, Dolomiti Unesco, personale, contenzioso, rapporti con consiglio, casa, informatizzazione, edilizia, patrimonio; Stefano Zannier (Lega): ambiente, sicurezza e polizia provinciale, caccia, pesca.

Studentessa scomparsa, segnalato avvistamento a Pordenone

Studentessa scomparsa, segnalato avvistamento a Pordenone

PORDENONE - Cecilia Beretta, la studentessa universitaria di 25 anni di Abbiategrasso (Milano), scomparsa da una settimana, sarebbe stata notata a Pordenone.

La ragazza, che frequenta la facoltà di Farmacia all'Università di Pavia, è stata vista per l'ultima volta martedì 16 ottobre, proprio a Pavia, ma un uomo avrebbe notato nelle scorse ore la sua presenza a Pordenone, nella zona dell'ospedale Santa Maria degli Angeli. Cecilia, secondo il racconto fornito, portava degli occhiali con una montatura grande e indossava pantaloni bianchi.

La giovane indosserebbe quindi degli abiti diversi da quelli con i quali è stata vista l'ultima volta. La madre, la signora Rita, intervenuta al programma Tv Pomeriggio 5 per lanciare un appello, ritiene verosimile che Cecilia sia passata per Pordenone, in quanto la ragazza aveva manifestato il desiderio di viaggiare in Croazia.

La segnalazione ora è all'esame degli investigatori, così come quella di qualche giorno fa che segnalava la presenza della studentessa a Milano, nella zona di Famagosta. Cecilia Beretta, prima di sparire, ha lasciato una lettera indirizzata ai suoi familiari ai quali ha spiegato di essersene andata perché voleva cambiare vita. La giovane ha anche aggiunto di essere partita in compagnia di un ragazzo che aveva conosciuto sul treno.

Attraverso il programma Tv e la pagina Facebook, amici e familiari hanno invitato Cecilia a comunicare sue notizie. La madre ricorda inoltre che la giovane non ha documenti con sé.

La studentessa - riferisce il quotidiano online milano.ogginotizie - era scomparsa nella notte tra martedì e mercoledì da Pavia, la città dove studiava Farmacia e in cui si era trasferita da qualche settimana.

I familiari della ragazza, per facilitare le ricerche, hanno creato un gruppo Facebook dove è possibile non solo condividere i propri pensieri in questo momento difficile, ma anche se possibile fornire aiuti nelle ricerche.

Proprio qui sarebbe stata pubblicata una testimonianza da parte di una persona che avrebbe visto Cecilia presso la fermata di Famagosta della metropolitana di Milano.

La descrizione di Cecilia che è stata rilasciata dal testimone corrisponderebbe totalmente sia a livello fisico (difficile non notare i tanti riccioli castani della ragazza), sia per quanto riguarda l'abbigliamento, che sarebbe lo stesso di quello indossato al momento della scomparsa, ovvero gonnellina a fiori, scarpe grigie tipo All-Star ed entrambe le ginocchia sbucciate a causa di una caduta recente mentre portava a spasso il cane.

Furti, 4 arresti e 8 denunce dei Carabinieri tra Pordenone e Udine

Furti, 4 arresti e 8 denunce dei Carabinieri tra Pordenone e Udine

SACILE  - Quattro persone arrestate, altre sei denunciate a piede libero e una dozzina di perquisizioni personali e domiciliari.

In manette sono finiti tre componenti della famiglia Hudorovic, Clay (30 anni) di Udine, Giuseppe (34) residente a Povoletto (Udine) e Massimo (28), di Budoia (Pordenone), oltre a Loris Braidic (33), di San Daniele del Friuli (Udine), appartenenti a famiglie nomadi i cui campi si trovano anche a Majano (Udine).

E' l'esito di un'operazione scattata all'alba di oggi, 23 ottobre, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Sacile (Pordenone), per stroncare un giro di una cinquantina di furti a cavallo tra le province di Pordenone, Udine e Treviso.

Per tutti l'accusa è di furto aggravato e continuato in concorso. L'inchiesta, coordinata dal capitano Pierluigi Grosseto e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sacile e dalle Stazioni di Aviano e Polcenigo, ha permesso di individuare i responsabili di decine di raid ladreschi in abitazione e su autovetture in sosta consumati nel periodo tra gennaio e maggio 2010 e da aprile a luglio di quest'anno nelle province di Pordenone, Udine e in qualche caso Treviso.

Otto le denunce a piede libero a carico di altrettanti nomadi che gravitavano sempre tra San Daniele e Budoia e avevano eletto come base operativa Vivaro, da dove partivano le spedizioni, quasi sempre a bordo di motociclette.

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