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Gio11142024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Atap: crescono i passeggeri, vola l'utile. Gara del Tpl entro l'anno?

Pordenone - Si è svolta stamattina, 28 giugno, l'assemblea dei soci dell'Atap, chiamata ad approvare il bilancio 2012 e a decidere le modalità di suddivisione dell'utile di esercizio.

L'azienda di trasporto pubblico della provincia di Pordenone ha fatto registrare un'ottima performance, realizzando un utile di 6,3 milioni (6.367.002), ovvero un più 58 per cento rispetto al 2011 (4.008.343). Di questi 6 milioni l'assemblea ha deciso a maggioranza (contrari 7 dipendenti soci) di ripartirne 2,7 (2.767.488) ai soci, secondo un criterio di 16 euro ad azione (di 11 euro era stata la proposta del consiglio di amministrazione).

OSSIGENO PER I COMUNI. Pertanto, sulla base dell'attuale composizione sociale, e limitandoci ai soci di maggiore rilevanza, al Comune di Pordenone (31,86 per cento) andranno 930 mila euro, alla Provincia (27,88) 814 mila, al Comune di Cordenons (9,23) 269 mila, al Comune di Porcia (6,30) 184 mila, al Comune di Fontanafredda (2,41) 70 mila e al Comune di Brugnera (2,06) 60 mila. Gli importi saranno corrisposti entro il prossimo mese di luglio.

PARTECIPAZIONI FRUTTUOSE. Dei 6,3 milioni di utile, circa il 20 per cento (1,5 milioni) è dovuto ai divedendi ricevuti dalla partecipate. In particolare, hanno contribuito al risultato del 2012 i dividendi staccati dalle "sorelle" del trasporto pubblico regionale, Saf di Udine e Apt di Gorizia, di cui Atap detiene rispettivamente il 6,3 e il 21,8 per cento. Partecipazioni, dunque, non solo strategiche, ma pure fruttuose.

PASSEGGERI. Crescono in maniera apprezzabile i passeggeri del servizio urbano (più 3,22 per cento, passando da 3.591.852 a 3.707.520), mentre è più contenuto l'incremento nell'extraurbano (più 0,85, da 7.222.881 a 7.284.997). Stabili i chilometri percorsi: 1.426.550 nell'urbano (più 0,6) e 6.843.369 nell'extraurbano (meno 0,2). Da segnalare il crollo dei cosiddetti portoghesi nelle linee extraurbane, a dimostrazione dell'efficace azione preventiva attuata dall'azienda: nel 2012, 392 contravvenzioni in meno rispetto al 2011 (si è passati da 2.279 verbali a 1.887), in pratica una diminuzione di quasi il 20 per cento.

COSTI. Schizza, come prevedibile, il costo del carburante (più 20,9), che dai 3.402.816 del 2011 passa ai 4.115.414 del 2012. Diminuisce, invece, quello del personale (meno 4,7 per cento), pur rimanendo invariato l'organico dell'azienda: da 244 a 243 dipendenti (in virtù di un pensionamento), di cui 2 dirigenti, 12 amministrativi, 16 tecnici d'officina e 213 autisti.

GARA DEL TPL. A margine dell'approvazione del bilancio, il presidente dell'Atap, Mauro Vagaggini (che prima dell'assemblea ha onorato la memoria di Alessio Pasquantonio, ex presidente recentemente scomparso), ha rivelato che il bando di gara per l'assegnazione del prossimo contratto di servizio regionale (dal 2015 al 2023) potrebbe essere emesso entro la fine dell'anno. "Questo - ha dichiarato Vagaggini - è quanto emerso nel corso del recente incontro con la presidente della Regione, Debora Serracchiani". I tempi potrebbero restringersi anche grazie alla scelta dell'attuale governance regionale di non modificare il piano del tpl già approvato lo scorso 4 aprile dalla precedente giunta Tondo.

COLLEGIO SINDACALE. L'assemblea dei soci dell'Atap era chiamata pure a rinnovare il collegio sindacale, giunto a scadenza, per il triennio 2013-2015. Marco Bianchet, già membro effettivo, diventa il nuovo presidente (prende il posto di Alfredo Boenco), e sarà affiancato dalle new entry Vanessa Sist e Mauro Piva (Mirella Paludetto e Marco Perin supplenti). Oltre a Boenco, lascia il collegio sindacale dell'Atap anche Renato Cinelli.

Ospedale di Pordenone, il destino si "gioca" in un mese

Pordenone - La fine di luglio, forse prima. E' questo l'accordo tra Comune di Pordenone e Regione per arrivare alla scelta definitiva sul sito dell'ospedale cittadino.

E' emerso nell'incontro di ieri, 26 giugno, tra il sindaco Claudio Pedrotti e l’assessore regionale alla Sanità, Maria Sandra Telesca, a cui hanno partecipato anche i consiglieri regionali di maggioranza eletti in provincia e il vicepresidente della giunta Sergio Bolzonello.

In un mese, gli uffici regionali dovranno mettere a confronto i due progetti: quello del 2006, che prevedeva la realizzazione dell’ospedale in via Montereale e quello più recente che riguardava la Comina.

E' evidente che il vecchio progetto di via Montereale dovrà essere aggiornato e la progettazione dovrà essere modificata in base alle nuove esigenze e parametrata ai costi attuali e lo stesso vale per il progetto in Comina che dovrà essere rivisto rispetto ai 550 posti letto attuali.

Le due simulazioni dovranno essere tarate su circa 470 posti letto e contenere tutto quello che attualmente viene erogato all’intero del Santa Maria degli Angeli. Nessun ridimensionamento del ruolo sanitario dell'ospedale cittadino, il cui ruolo non dovrà essere ridotto pur a fronte di una ottantina di posti letto in meno.

Poi, la Regione farà la sua scelta. Se prevarrà l'ipotesi Comina dovrà andare in consiglio comunale a Pordenone l’accordo di programma finito nel cassetto.

Se, invece, a vincere sarà la soluzione via Montereale, la giunta regionale dovrà cancellare  l’intero iter aperto per la Comina. In entrambi i casi, il referendum, se la scelta verrà fatta prima di settembre, finirà in "fumo".

Precipita un ascensore in Albania, muore una bimba di 3 anni del Pordenonese

Fiume Veneto (Pn) - Una bimba di quasi tre anni, Siria Begici, che vive a Bannia di Fiume Veneto, in vacanza con la famiglia a Durazzo, in Albania, è morta per le ferite riportate dopo che l'ascensore della palazzina di nove piani in cui risiedeva è precipitato al suolo.

È ancora vivo, anche se in gravi condizioni, il cuginetto della bimba (3 anni e mezzo), rimasto schiacciato tra il muro e il vano dell'elevatore, mentre stava uscendo dall'ascensore. Siria Begici appartiene a una famiglia di origine albanese che risiede in Italia dal 1991, con papà Adnand Begici, 36 anni, mamma Olta, 25 anni, e la sorellina di appena un anno.

Era tornata in Albania per trascorrere le vacanze assieme allo zio Orges Begici e ai suoi familiari.

Adnand e Orges, assieme ad alcuni familiari, sono molto conosciuti a Casarsa dove sono proprietari e gestiscono il ristorante «Alla Torretta».

Secondo il racconto dello zio Orges, "mia moglie Redina e mio figlio erano con la moglie di mio fratello Olta e la piccola Siria, avevano preso l'ascensore ed erano arrivati al terzo piano. Prima sono uscite le donne per aprire la porta dell’appartamento, i due banbini erano rimasti per ultimi quando all'improvviso l'ascensore è ripartito con le porte aperte. Il bambino è rimasto incastrato con le gambe tra il muro e l’ascensore con Siria ancora dentro".

Poi l'ascensore è precipitato per tre piani e per la piccola Siria non c'è stato nulla da fare, a causa di gravi ferite alla testa.

È atteso in queste ore il rientro in Italia della salma di Siria. L'ultimo saluto è per domani, 26 giugno, alle 10.30, nell’abitazione della famiglia in via Nazario Sauro, 40.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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