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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Due operai di Fiumicello muoiono per overdose nelle campagne intorno a Ruda

Due operai di Fiumicello muoiono per overdose nelle campagne intorno a Ruda

Udine - Mancavano da casa dal giorno prima. Li hanno trovati ieri pomeriggio, 13 dicembre, poco dopo le 16, in una zona isolata, nei campi di Ruda, in località Cortona, a pochi metri dal Torre, senza vita.

Manuel Paro, di 34 anni, e Johnny Pin, di 35, due giovani operai di Fiumicello, in provincia di Udine, sono morti per una sospetta overdose di eroina. I due giovani si erano appartati nella zona, isolata e difficilmente raggiungibile, probabilmente per assumere lo stupefacente. In auto è stata trovata droga, che verrà ora analizzata e confrontata per capirne la qualità, se forse era stata tagliata male, oltre alle siringhe e a tutto il necessario per iniettarsi la sostanza. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, pare che uno dei due ragazzi abbia avuto un malore e sia sceso dall'auto.

L'amico lo avrebbe seguito per soccorrerlo ma si sarebbe sentito male a sua volta. Il decesso, secondo la prima analisi del medico legale, intervenuto sul posto nel tardo pomeriggio, sarebbe avvenuto la scorsa notte per uno choc termico, un arresto cardiaco dovuto al freddo dopo l'assunzione dello stupefacente. Le conferme si avranno solo a seguito dell'autopsia che il pm Andrea Gondolo conferirà domani mattina all'anatomopatologo. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Palmanova e del Nucleo investigativo di Udine.

La notizia del decesso dei due giovani ha cominciato a circolare in fretta in paese, dove i ragazzi erano molto noti. Paro, che aveva già avuto in passato qualche problema, lascia la mamma, rimasta vedova, e due fratelli, un maschio e una femmina. Pin lavorava alla Fincantieri.

Elena Viotto (Ansa)

 

Anziani derubati all'ospedale, arrestata un'inserviente

Anziani derubati all'ospedale, arrestata un'inserviente

Udine - Derubava i pazienti anziani che trasportava da un reparto all'altro dell'ospedale S. Maria della Misericordia di Udine. Per questo la Polizia, che indagava da tempo sui furti in ospedale, l'11 dicembre ha denunciato per furto aggravato I.C., 33 anni, di Udine, portantina al servizio presso una cooperativa che ha in gestione il servizio.

Almeno sei le vittime dei furti commessi da agosto a novembre, di età compresa tra 75 e 93 anni, tutti ipovedenti o in stato di semicoscienza a cui ha sottratto anelli, fedi orecchini in oro e persino delle piccole madonnine. Insieme al convivente, un pregiudicato udinese di 33 anni, si alternava nella vendita degli oggetti rubati nei "Compro Oro".

Omicidio di Basiliano e stalking: interrogazione della senatrice Bonfrisco al ministro della Giustizia

Omicidio di Basiliano e stalking: interrogazione della senatrice Bonfrisco al ministro della Giustiz

Udine - Mentre resta in carcere Vincenzo Manduca, l'uomo che venerdì 7 dicembre ha ucciso la sua ex fidanzata a Basiliano, continuano l'indignazione e le critiche per un delitto che forse poteva essere evitato.

"Nel rispetto dell'immenso dolore che ha colpito la famiglia della giovane madre Lisa Puzzoli, sembra veramente paradossale il quadro in cui è stato compiuto questo ennesimo assassinio annunciato nei confronti di una donna". Così ha affermato, in una nota diffusa ieri 10 dicembre, l'assessore regionale alle pari opportunità, Angela Brandi.

"Pur non essendo questo il momento adatto per le polemiche - prosegue Brandi - ritengo che rappresenti un diritto per tutta la comunità avere delle risposte ufficiali sul perché non sono state prese determinate decisioni che avrebbero forse evitato questo tragico epilogo. Non credo sia necessario ricordare che esistono delle normative ben precise contro gli atti persecutori: dal 2008 infatti è stato riconosciuto il reato di "stalking" e con esso è stata fornita un'arma in più agli organi giudiziari per poter intervenire, soprattutto in quelle situazioni in cui sono le donne a dover pagare il prezzo delle ingiustizie e delle vessazioni".

"Ora - ha scritto ancora Angela Brandi - stringendoci tutti attorno ai parenti e agli amici di Lisa, dobbiamo chiedere agli organi competenti maggior fermezza, per non lasciare sole tutte quelle donne le quali stanno subendo quotidianamente quei soprusi e quei comportamenti che, come sempre più spesso accade - conclude - possono degenerare nel peggiore dei delitti".

La senatrice del Pdl Anna Cinzia Bonfrisco, componente dell'Ufficio di Presidenza del Senato, ha parole ancora più pesanti circa l'accaduto: "È semplicemente agghiacciante leggere quante mancanze delle istituzioni preposte alla difesa dei cittadini, soprattutto se deboli come Lisa e la sua bimba, si sono verificate in questa vicenda. Ancor di più lo sono le dichiarazioni del procuratore capo Biancardi che, sono certa, in una provincia come Udine sarà oberato da migliaia di provvedimenti contro la criminalità organizzata, poichè tutti sanno che Basiliano somiglia a Scampia. Ricordo al magistrato che ai cittadini è consentita esclusivamente la difesa della loro proprietà. ma che spetta allo Stato, e solo allo Stato, la difesa della persona".

"Annuncio - ha detto - insieme a molte altre colleghe, un'interrogazione urgentissima al Ministro della Giustizia affinché venga disposta immediatamente un'indagine del Ministero per appurare la verità, se cioè Lisa sia morta per mano di un uomo armato di coltello, che forse poteva invece essere disarmato da un magistrato, armato della legge".

"Ai genitori e alla famiglia di Lisa esprimo la mia vicinanza, partecipe del loro straziante dolore per una morte annunciata - conclude - Condivido la loro rabbia e la loro disperazione".

Da parte sua il Procuratore capo di Udine Antonio Biancardi risponde così alle critiche sull'efficacia dell'azione della magistratura dopo le cinque denunce sporte da Lisa Puzzoli contro l'ex fidanzato, Vincenzo Manduca, diventato il suo assassino: "Agghiacciante è quanto successo. C'è una ragazza di 22 anni uccisa da un giovane di 27 anni".

"Tra i due c'era una gran conflittualità - ha spiegato il Procuratore - in particolare per la bambina. Tutte le denunce sono state immediatamente prese in carico, affidate ai sostituti che a loro volta hanno subito delegato le indagini del caso. Bisogna ricordarsi che i pubblici ministeri non hanno potere di disporre misure cautelari. Dobbiamo avere delle prove per chiederle ai giudici. Ci sono dei tempi tecnici che non si possono ignorare".

"Siamo sensibili a questo tipo di reati. Cerchiamo di reprimerli con rigore. Spiace essere additati come corresponsabili di questa uccisione. Cerchiamo di fare il massimo per evitare fatti di questo genere. Speriamo che non si ripetano", ha concluso Biancardi, ricordando che in questo caso, con le aggravanti della premeditazione e dell'uccisione della vittima del reato di stalking, in linea teorica Manduca rischia anche l'ergastolo.

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Direttore: Maurizio Pertegato
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