Colpo di scena nella vicenda del commercialista indagato per frode: annullati arresto e sequestro
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- Categoria: Udine
- Pubblicato Martedì, 04 Dicembre 2012 15:43
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Udine - Nella stessa giornata che aveva visto il sequestro dei beni da parte della Guardia di Finanza, la Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio al tribunale del Riesame di Trieste, il provvedimento del Giudice delle indagini preliminari di Udine, in base al quale il commercialista udinese Stefano Barei era stato arrestato a maggio, nell'ambito di un'inchiesta che lo vede indagato insieme ad altre persone per una serie di reati fiscali.
La Guardia di Finanza di Udine aveva sequestrato il 4 dicembre beni immobili per un valore complessivo di 8 milioni di euro allo stesso Barei ed a un gruppo di evasori fiscali riconducibili al professionista. Il sequestro era avvenuto nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica, da tempo in corso nei confronti del commercialista e del suo "giro" di clienti, tutti sospettati di essere coinvolti in truffe fiscali ai danni dello Stato.
Nel corso delle indagini, il Nucleo di Polizia Tributaria di Udine e la Tenenza di Palmanova della Guardia di Finanza avevano accertato che il professionista, nei cui confronti erano state contestate violazioni per evasione fiscale per oltre 8 milioni di euro, aveva eluso il Fisco intestando il proprio patrimonio ad una società di capitali - la Olympia srl - riconducibile alla sua convivente, divenendo sostanzialmente “incapiente”.
Il ricorso era stato presentato dai legali Viezzi e Capomacchina a giugno, dopo che il Riesame aveva disposto i domiciliari per Barei, attualmente libero senza alcuna misura. La difesa aveva contestato integralmente gli indizi di colpevolezza, oltre che le esigenze cautelari, per un professionista incensurato. Soddisfatti, i legali attendono il deposito delle motivazioni.
La difesa nel frattempo ha già proposto ricorso per Cassazione, anche a fronte del sequestro preventivo degli immobili e delle quote della Olympia srl per cui oggi la Procura ha già disposto il dissequestro.
Tra i beni sequestrati figuravano una lussuosa villa storica in un borgo medievale di un comune friulano; una nota villa ottocentesca di oltre 400 metri quadrati con dependance esterna e parco privato di circa 12mila metri quadrati nella provincia di Udine; ulteriori 16 unità immobiliari sempre nella provincia friulana; terreni per complessivi 6,8 ettari (in buona parte coltivati a vigneti e uliveti) in Friuli, in Liguria e in Toscana.