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Sabato 3 gennaio iniziano i saldi in FVG: le previsioni e 10 regole da seguire
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- Categoria: Economia e mercati
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02 Gen 2015
- Ultima modifica il Venerdì, 02 Gennaio 2015 16:40
- Pubblicato Venerdì, 02 Gennaio 2015 16:40
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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FVG - Da sabato 3 gennaio iniziano i saldi in Friuli Venezia Giulia, con durata fino al 31 marzo. Il settore del commercio guarda a questo momento con speranza dopo i dati deludenti del periodo natalizio.
Sulle previsioni di spesa c'è parecchia differenza: i consumatori calcolano circa la metà dei commercianti (184 euro contro 336).
Ogni famiglia, secondo Confcommercio, spenderebbe 336 euro per abbigliamento, calzature ed accessori. Per l'Ascom, un italiano su due approfitterà degli sconti di inizio anno. Sarebbe in calo, però, del 7,3% sul 2014 la propensione dei consumatori ad acquistare in saldo, con una flessione che raggiunge quasi il 20%, negli ultimi 5 anni. Gli sconti medi, stima Federazione Moda Italia, saranno almeno del 40%.
La spesa complessiva dedicata agli sconti invernali si assesterà così intorno ai 5,3 miliardi di euro. L'Ufficio studi Confcommercio ricorda che il via ai saldi "è anticipato solo per quest'anno al 3 gennaio, ad eccezione di Basilicata, Campania che partono il 2 gennaio".
Anche questa volta, secondo il presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente Confcommercio, Renato Borghi, "non rappresenteranno la via d'uscita per il dettaglio moda. Rimane vivo, tuttavia - sottolinea - l'appeal delle vendite di fine stagione nel settore abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, articoli sportivi e tessile per la casa".
Per Borghi si conferma "la tendenza degli acquisti nei negozi tradizionali e di una scelta sempre più orientata al prodotto di qualità ad un prezzo accessibile".
Le intenzioni di acquisto, fa sapere Confcommercio, si concentreranno su capi di abbigliamento, calzature e accessori, al quarto posto l'intimo, seguito da articoli sportivi, pelletteria e biancheria per la casa.
Sarà opportuno seguire alcuni accorgimenti prima degli acquisti. La Guardia di Finanza come ogni anno diffonde il seguente decalogo:
1 – Bisogna che venga esposto chiaramente il prezzo precedente i saldi, quello attuale e la relativa percentuale di sconto praticata.
2 – La merce dovrà essere la stessa avanzata ma presente prima dei saldi e non i cosiddetti avanzi di magazzino di collezioni precedenti.
3 – I saldi devono riferirsi alla merce “stagionale” cioè quella che subirebbe un notevole ulteriore deprezzamento se fornita in un’altra stagione, pensiamo ai guanti in estate o che sia molto legata ad un fattore “moda”.
4 – Deve essere ben chiaro quale sia la merce in saldo e quale no, per evitare spiacevoli malintesi in cassa.
5 – I negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con mezzi elettronici, quali carte di credito, così come durante i periodi senza saldi, senza alcuna maggiorazione.
6 – È garantita la possibilità di provare la merce ma non è un obbligo, è a discrezione del commerciante, anche subordinata spesso alla presenza di camerini di prova.
7 – La merce anche in saldo, se difettosa, ha il diritto a poter essere sostituita, anche se il commerciante dichiara ingiustamente il contrario. In questo caso però è fatto obbligo da parte dell’acquirente, esibire lo scontrino che deve essere conservato ed eventualmente fotocopiato in modo da garantirne la leggibilità.
8 – La garanzia di legge è assolutamente tutelata anche per i prodotti in saldo, è di due anni e deve essere comunicata entro due mesi dalla scoperta dell’eventuale difetto.
9 – Il cambio invece per altri motivi che non siano quelli di un difetto (cambio di idea, colore, taglia), è subordinato a discrezione del venditore, in base ad accordi stabiliti, normalmente affissi in negozio.
10 – In caso di riscontro di falsi saldi, è opportuno segnalarli agli organi competenti (Vigili urbani, Uffici commerciali comunali o Guardia di Finanza).
È bene iniziare a fare qualche giro di ricognizione qualche giorno prima dell’inizio dei saldi in modo da avere ben chiaro ciò che si vuole comprare e l’effettiva convenienza.
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