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Incontro su giornalismo e parità tra uomo e donna a partire dalla Carta di Pordenone. Video
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- Categoria: Uomini e diritti
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24 Ott 2015
- Ultima modifica il Sabato, 24 Ottobre 2015 23:13
- Pubblicato Sabato, 24 Ottobre 2015 15:33
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - “Pari dignità e pari rispetto reciproci tra uomo e donna. Da quale parte stanno i giornalisti?” era il titolo del corso di formazione per giornalisti del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, svoltosi venerdì 23 ottobre presso la biblioteca civica di Pordenone.
L’inziativa era promossa e organizzata dal Circolo della Stampa di Pordenone con la collaborazione dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e delle commissioni pari opportunità della Provincia e del Comune.
Due le relatrici: la giornalista e storica Valeria Palumbo e Maria De Stefano, presidente dell’associazione Voce Donna.
Con una originale ed interessante carrellata di immagini, Valeria Palumbo ha mostrato come, attraverso il veicolo potente della rappresentazione visiva, sia stata tramandata una modalità di intendere il rapporto uomo-donna aggressiva e violenta.
A partire dai grandi maestri - Caravaggio, Tiepolo, Tiziano - fino all'espressionismo tedesco del secolo scorso, la raffigurazione di scene bibliche e leggendarie ha rinchiuso la donna in ruoli stereotipati: vittima di violenza - inerme e nuda - ma anche artefice di inaudite efferatezze (Giuditta, Salomé).
Se questi sono i modelli a cui l'arte ha abituato le generazioni, non c'è da stupirsi se sia il cinema che la pubblicità perpetuino questo tipo di rappresentazione, che si afferma in modo subdolo e rende difficile creare una mentalità più collaborativa che conflittuale.
La presidente dell'associazione Voce Donna Maria Di Stefano ha riportato i dati di una recente indagine su donna e mass media.
Ne sono emersi alcuni elementi inquietanti: il 48% delle notizie che hanno come protagoniste le donne parla della violenza nei loro confronti. Sono 8 milioni gli uomini che maltrattano le donne.
Di Stefano ha evidenziato che la rappresentazione della vittima, sia nel linguaggio che nello stile e nelle immagini è spesso distorto e viziato da giudizi preconcetti: si finisce spesso col rovesciare i ruoli, facendo ricadere sulla donna la responsabilità di aver provocato l'aggressore.
Si è trattato del primo degli incontri legati alla Carta di Pordenone, il protocollo d’intesa siglato nel mese di luglio tra soggetti istituzionali, enti e associazioni per “promuovere una immagine equilibrata e plurale di donne e uomini superando e contrastando gli stereotipi di genere nei media”.
Di seguito le videointerviste a Valeria Palumbo e Chiara Cristini, tra le promotrici della Carta di Pordenone. (A cura di Paola Dalle Molle).
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