Anche a Trieste solidarietà ai migranti con la marcia delle donne e degli uomini scalzi
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- Categoria: Uomini e diritti
- Pubblicato Lunedì, 14 Settembre 2015 08:34
- Scritto da Sara Grubissa
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Trieste - Anche nel capoluogo, venerdì11 settembre alle ore 17.00, è partita la “Marcia delle donne e degli uomini scalzi”, iniziativa promossa da alcuni scrittori, artisti e politici, che cogliendo l’opportunità di grande visibilità che il Festival Internazionale del Cinema di Venezia può dare, hanno lanciato un appello a sostegno dei migranti.
L’iniziativa si è diffusa con rapidità in tutte le maggiori città italiane e anche Trieste ha risposto con calore, colore e civiltà. Circa 600 persone tra triestini, immigrati di vecchia data e migranti appena arrivati si sono ritrovati vicino al Silos, simbolo principe, in città, della disperazione che porta alla fuga da guerre civili, regimi totalitari e carestie migliaia di persone.
Il corteo si è snodato all’interno delle vie del Borgo Teresiano per arrivare nel cuore della città, Piazza Unità, soffermandosi prima nei pressi del palazzo del comune e sostando poi di fronte la Prefettura. Il corteo è stato ordinato, striscioni e cartelli in varie lingue riportavano ai diritti dei migranti, nessun momento di tensione, solo qualche coro anti fascista ed anti razzista partito da un gruppo di giovani nei pressi della sede della Lega Nord.
Di fronte alla Prefettura è stato letto l’appello della marcia delle donne e degli uomini scalzi: “È arrivato il momento di decidere da che parte stare. È vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte. Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. .... Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno. Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro". ...
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Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze.”
In conclusione ci sono stati alcuni interventi di migranti appena arrivati, alcuni hanno parlato in inglese, altri invece nella lingua madre, purtroppo senza traduzione, ma gestualità, tono della voce ed espressione del viso hanno trasmesso comunque il senso di disperazione misto a speranza nella vita, che porta queste persone a cercare rifugio in Europa.
Le richieste nate in questa iniziativa sono certezze di corridoi umanitari, degna accoglienza, smantellamento dei luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti, creazione di un sistema di asilo europeo sorpassando il trattato di Dublino.
Queste le associazioni, comitati, consulte, partiti politici, organizzazioni no profit che hanno aderito:
Consulta degli Immigrati del Comune di Trieste, la Casa Internazionale delle Donne di Trieste, Accri ong, Comitato Srebenica 1995 - 2015, Associazione Ya Basta!, ARCI Nuova Associazione, ARCI Servizio Civile, I.C.S., Associazione Mosaico per un comune avvenire, Senza Confini Brez Meja, Associazione S/paesati, SEL, lista Tsipras, Rifondazione Comunista, CGIL, Comitato Danilo Dolci, Casa delle Culture Trieste, Salaam Ragazzi dell'Olivo Comitato di Trieste, Coordinamento Libertario Regionale FVG, Circolo de Manifesto, Circolo Tina Modotti, Circolo Verdeazzurro Legambiente Trieste, Comunità senegalese, Comunità San Martino al Campo, Coordinamento Donne Trieste, Mondo Senza Guerra e Senza Violenza – Trieste, Palestra Popolare Mamadou Sy, Tavolo della Pace, UDS Unione Studenti, CGIL - Nuova Camera Confederale del Lavoro di Trieste, APCS - Altraeuropa per Tsipras, Partito Comunista d'Italia,
Partito Democratico di Trieste, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Europea - Federazione di Trieste.
Ha aderisce inoltre: Walter Citti, Garante regionale per i diritti della persona, Componente con funzioni di garanzia per le persone a rischio di discriminazione
A camminare scalzi c’erano anche la vice Sindaca Fabiana Martini e l’assessore Treu.