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Maltempo, danni per milioni di euro nel pordenonese e nel cividalese. Chiesto lo stato di calamità
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
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11 Set 2013
- Ultima modifica il Mercoledì, 11 Settembre 2013 09:49
- Pubblicato Mercoledì, 11 Settembre 2013 09:49
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Prosegue anche mercoledì 11 settembre l'ondata di maltempo sulla nostra regione, anche se con fenomeni meno estremi rispetto a quelli del 9 settembre scorso.
Le fortissime piogge e i venti che lunedì hanno investito pesantemente le province di Pordenone e Udine hanno causato danni che si stima ammontino a milioni di euro.
I sindaci di Zoppola e di Fiume Veneto hanno chiesto lo stato di emergenza per le devastazioni causate dalla violenta tromba d'aria che ha colpito alcune zone del Pordenonese
La tromba d'aria, con venti intorno ai 150 km orari, ha danneggiato aziende, capannoni e case private, scoperchiando alcuni edifici, tra cui la palestra di una scuola elementare a Cordenons.
Una delle aziende più colpite è la ditta Claber, specializzata in impianti per l'irrigazione, che segnala alcuni milioni di euro di danni. Inoltre, il vento ha sradicato molti alberi, che si sono schiantati anche su automobili in sosta.
Il nubifragio che sempre il 9 ha colpito la provincia di Udine, in particolare Cividale del Friuli, che è un sito protetto dall'Unesco, ha a sua volta provocato ingenti danni.
Purtroppo anche beni artistici, quali il Tempietto longobardo e la il Monastero di Santa Maria in Valle, hanno subito infiltrazioni d'acqua.
Gli allagamenti non si contano: si va dagli scantinati alle aziende, dai capannoni agli edifici pubblici, da una scuola all'ospedale.
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