Galline in fuga a Chions? La popolazione vuol essere informata sul maxi allevamento
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Martedì, 06 Agosto 2013 11:22
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Chions (Pn) - A luglio di quest'anno l'azienda agrizola Zarattini di San Vito al Tagliamento ha presentato un progetto di allevamento intensivo di pollame nel Comune di Chions, più precisamente in località Saccon. L'intento dichiarato dell'azienda è quello di produrre "polli di qualità e peso superiori rispetto alle produzioni degli anni duemila".
La popolazione del luogo manifesta tuttavia un minore entusiasmo rispetto ai maxi polli: per una maggiore informazione sul progetto, il 9 agosto è stato indetto a Chions, in Villa Perotti, alle ore 20.45, un incontro dove saranno presentati i particolari del mega-allevamento.
Dopo aver appreso l'interesse della Zarattini a sviluppare un nuovo progetto di allevamento in zona, la popolazione di Chions e dintorni, a luglio, si era immediatamente mobilitata per avere informazioni precise sull'impianto, che prevede la costruzione di 5 capannoni, dove sarebbero collocati galline e polli nella misura di 21 esemplari per metro quadrato.
Da parte sua l'azienda assicura che l'allevamento è progettato secondo le tecniche più avanzate di avicultura. "Ad opere concluse - si legge nel progetto aziendale, consultabile sul sito della Regione - l’unità di allevamento costituirà insediamento produttivo avicolo all’avanguardia sia come impostazione tecnica che dotazionale (soprattutto in quanto ai criteri adottati in fatto di gestione dell’ambiente di allevamento, degli effluenti e delle emissioni) con inevitabili benefici in fatto di riduzione dell’impatto ambientale".
D'altra parte, gli abitanti del posto vogliono essere tenuti al corrente di quello che viene proposto, acconsentito e realizzato nel proprio Comune.
Lo scorso 23 luglio si era svolta una prima riunione pubblica, per rispondere alle domande degli abitanti di Chions, così sintetizzate dalla signora Linda Rossetto, che ha promosso l'incontro: "Cosa porta al paese? Si può ammettere ancora un consumo di suolo di questa portata a questi tempi? Chi ci guadagnerà da un intervento di questa portata? Che carne è quella che esce da un allevamento intensivo? Che fine fanno gli odori, le polveri, gli antibiotici, la pollina, che escono da lì?"
In seguito, si è costituito un comitato di cittadini, il "Comitato di via Saccon", (presidente l'ingegner Stefano Lena) per rappresentare sia gli interessi degli abitanti delle zone immediatamente limitrofe all'impianto, sia di coloro che per motivi ambientali e di salute vogliono comunque partecipare alle decisioni che riguardano il territorio di Chions.
Il Comitato ha quindi indetto la riunione del 9 agosto "Per una discussione pubblica, che fughi la maggior parte dei dubbi che la popolazione si è fatta in questi giorni" - così si legge nel comunicato che annuncia l'incontro.
"Il comitato - afferma ancora il comunicato - ha già esposto, in un recente incontro di presentazione all'Amministrazione Comunale di Chions, le prime criticità riscontrate nel progetto presentato dal proponente. Queste ed altre osservazioni diverranno a breve parte del documento che il comitato presenterà in Regione entro poco più di un mese".
In un clima di aperta collaborazione tra amministrazione comunale e comitato, sono state riportate le principali preoccupazioni dei residenti.
Il Comitato ricorda che "a metà settembre devono pervenire presso gli uffici tecnici della Regione le osservazioni di chiunque (amministrazione compresa) voglia dire la propria in merito".
"Invitiamo tutti, quindi anche le associazioni presenti nel territorio, i rappresentanti dei genitori e le varie categorie, se veramente hanno a cuore il loro paese, a leggere i documenti che si trovano nel sito della Regione, farsi un’idea delle dimensioni e delle caratteristiche dell’opera, e, se lo ritengono opportuno, inviare le loro osservazioni, sempre entro e non oltre metà settembre, al Servizio VIA della Regione".
Il Comitato di via Saccon si rende disponibile a chiunque fosse interessato, a fornire informazioni utili in merito.
Il Comitato si è impegnato a "raccogliere quante più adesioni possibile per testimoniare la contrarietà della popolazione ad un intervento di tali dimensioni e così penalizzante per l’economia e la vivibilità del nostro comune".
Per il Comitato "in contrasto con qualsiasi logica di sviluppo sostenibile, e che va a sacrificare una superficie di territorio così amplia, per allevare un milione di polli all’anno: stipati in capannoni dove (da progetto) per ogni pollo ci sarà uno spazio pari a 21x22 cm".
"Saranno evidenti le ripercussioni sulla salubrità e sulla respirabilità e vivibilità degli spazi limitrofi. Urbani o agricoli che siano".
I promotori dell'iniziativa di partecipazione stanno bussando casa per casa per raccogliere le firme dei sostenitori, sia di residenti a Chions sia di Azzano e Pravisdomini, visto che Fagnigola e Panigai saranno presumibilmente interessate.
Conclude il comunicato: "Illustreremo le parti salienti del progetto e le possibilità per la popolazione di dire la propria nella sede opportuna, ed entro i termini corretti. L’unione fa la forza. Possiamo assieme essere una massa critica sufficiente per annullare il progetto".