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L'orso nelle Alpi Carniche: gli straordinari video dell'Università di Udine
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
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01 Ago 2014
- Ultima modifica il Venerdì, 01 Agosto 2014 14:45
- Pubblicato Venerdì, 01 Agosto 2014 14:40
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Il progetto Life Arctos "Conservazione dell'orso bruno: azioni coordinate per l'areale alpino e appenninico" è un'iniziativa che favorisce la tutela delle popolazioni di orso bruno (Ursus arctos) delle Alpi e degli Appennini e ne sostiene l'espansione numerica, attraverso l'adozione di misure compatibili con la presenza dell'orso in ambienti frequentati dall'uomo. Il progetto è attuato nell'ambito del programma finanziario della Commissione Europea LIFE + Natura.
L'Università di Udine, ed in particolare il team del Dipartimento di scienze agrarie e ambientali, coordinato da Stefano Filacorda, partecipa al progetto monitorando la presenza dell'orso nelle Alpi Carniche e Giulie.
Nell'ambito di questa attività, il Dipartimento ha collocato delle "trappole fotografiche" che permettono di fare video e foto dell'orso.
I video, dal 1° agosto, sono disponibili sul canale You Tube dell'ateneo udinese: si tratta di sei filmati, visibili sul canale Uniud, che arrivano da un bosco nelle Alpi carniche centrali del Friuli Venezia Giulia.
I video mostrano un orso di 4-5 anni che, verso le 9 del mattino, si avvicina a una trappola-tubo e, senza entrarci, si ciba delle esche poste all’esterno. Si tratta, secondo gli studiosi, di un orso di origine slovena, già campionato nelle Alpi carniche nel 2012 e successivamente spostatosi in Veneto e nelle Dolomiti friulane.
La trappola utilizzata è di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia ed è stata realizzata nell’ambito del progetto Life Arctos.
"L’ottima qualità delle immagini – spiega Filacorda – permette di confermare che è un maschio e testimonia la tranquillità con cui frequenta il sito, senza però fidarsi a entrare nel tubo. Le fotocamere installate nei pressi della trappola e in alcuni siti vicini di cattura del pelo dovrebbero permettere di associare le caratteristiche morfologiche, corporee ed età al genotipo campionato e valutare se la confidenza dimostrata verso il tubo-trappola sono tali da permettere una eventuale cattura a fini scientifici e conservativi".
Ecco uno dei filmati:
(Foto: Homoambiens di A. Cambone e R. Isotti. Credits: Università di Udine; progetto Life Arctos)
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