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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Terremoto a 26 km dalla centrale nucleare di Krsko in Slovenia: rassicurazioni e timori

Terremoto a 26 km dalla centrale nucleare di Krsko in Slovenia: rassicurazioni e timori

FVG - Il terremoto di magnitudo 4,2 registrato poco prima delle 9 di domenica 1° novembre nel sud est della Slovenia non avrebbe provocato alcun danno se non il crollo di qualche vecchio comignolo, riferiscono fonti slovene.

L’epicentro era nella zona di Obrezje, a 26 chilometri da Krsko, dove si trova un'importante centrale nucleare, a poco meno di 100 da Lubiana. L’Agenzia per l’ambiente slovena (Arso) ha reso noto che il sisma è stato di magnitudo 4,2; il Centro ricerche sismologiche parla di 4,8.

Il terremoto, riporta l’Arso, è stato avvertito nel sud-est della Slovenia (zona di Brezice, Krsko, Novo mesto e Trebnje).

La televisione pubblica slovena ha mandato in onda servizi con interviste a testimoni della zona. Questi hanno parlato soltanto di lievi danni a Kostanjevica pri Krki, paesino nei pressi dell’epicentro.

Il terremoto è stato registrato anche dalla Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia. In una nota si precisa che il sisma è stato di magnitudo 5 con epicentro alla profondità di 9,4 chilometri, a Podbocje.

“L’impianto continua a funzionare in modo affidabile e sicuro a piena potenza”, è stato comunicato dalla centrale nucleare slovena.

Da parte sua la Regione FVG ha fatto sapere che il risultato della misurazione effettuata dagli operatori dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) del Friuli Venezia Giulia nella serata di domenica nell'ambito del servizio di emergenza, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno, conferma il quadro pienamente tranquillizzante a seguito del terremoto.

Più precisamente, l'intervento in pronta disponibilità ha campionato il particolato atmosferico delle ultime otto ore, confermando quanto già era emerso dalle misure di irraggiamento verificate nel pomeriggio, ovvero che non vi è alcuno scostamento dal livello del fondo naturale su tutto il territorio regionale.

ARPA ha proceduto anche alla verifica dei valori disponibili sulla rete europea EURDEP, che forniscono i dati delle centraline nell'immediato intorno dell'impianto nucleare sloveno. Anche in questo caso, rende noto ARPA, non ci sono scostamenti dai normali livelli di fondo naturale.

Nel luglio 2015 è stato raggiunto un accordo per prolungare di venti anni, fino al 2043, la vita operativa della centrale, nonostante i Verdi e i gruppi ambientalisti avessero chiesto la chiusura dell'impianto.

Il sito, costruito nel 1983, avrebbe dovuto cessare la produzione di energia nel 2023; dopo un incidente senza conseguenze nel 2008 - dovuto a una perdita del liquido di raffreddamento di un reattore - Greenpeace aveva chiesto nel 2012 la graduale messa fuori servizio della centrale data l'età e il rischio sismico della zona in cui si trova.

Da tenere presente che non esistono norme internazionali di progettazione sismica obbligatorie per le nuove centrali.

La centrale attuale è sottoposta a verifiche periodiche di sicurezza, anche sismica (“Stress Test”). Tali verifiche tuttavia prendono come riferimento calcoli probabilistici. La questione quindi è del tutto aperta e controversa.

Qui un articolo sul tema della sicurezza di Krsko pubblicato su "Konrad" il 2 settembre scorso: http://www.konradnews.org/centrale-nucleare-krsko-rischio-sismico-troppo-alto/

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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