Anduins, si allarga la crepa e crolla il muretto di contenimento sulla Provinciale 22. Le foto
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Domenica, 27 Settembre 2015 16:01
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Si aggrava la situazione sulla Strada Provinciale 22 tra Anduins e Vito d’Asio (via Roma) nei pressi del ponte sul Rio Barquet. La crepa prodottasi sulla Provinciale si è allargata e durante la notte tra sabato 26 e domenica 27 settembre è crollata una porzione del muro di contenimento della strada comunale soprastante (via Fonti Solforose).
Attualmente la crepa è stata coperta da un telo protettivo in plastica con l’intento di non farvi penetrare l’acqua piovana. La strada è stata chiusa ma qualche spericolato passa comunque.
La SP22 è l'unica arteria che collega Anduins con Vito d'Asio e in tempi normali è percorsa dall'autobus di linea e dagli scuolabus.
“La zona interessata dal movimento franoso giace totalmente su depositi di versante - afferma il geologo Eleonora Crupi, che ha effettuato numerosi studi sull’area del monte Pala. - Tali depositi sono più abbondanti in corrispondenza delle pareti carbonatiche marcate al piede da importanti sovrescorrimenti”.
È quindi evidente la delicatezza strutturale dell’area, che in pratica si trova a scivolare su una massa di materiali rocciosi instabili: “I depositi - prosegue il geologo - vengono alimentati anche da ampie fasce occupate da detriti, di forme e dimensioni varie, che costituiscono una cintura di roccia fratturata e brecciata, denominata fascia cataclastica o breccia di frizione. I depositi di versante sono qui, zona meridionale del gruppo del Monte Pala, molto diffusi in quanto l’assetto strutturale delle masse rocciose è per lo più immergente a Nord” (vedi mappa geologica: l’area a puntini rossi indica il detrito di falda).
Le piogge delle scorse settimane hanno evidentemente contribuito ad innescare l’ennesimo movimento di terreno, mentre sono tuttora in corso i lavori di intubamento del Rio Barquet.
Peraltro, nella Delibera di Giunta del 2010 (amministrazione Tondo) che autorizzava i lavori della ditta bellunese ReNowa (Vedi allegato) non si fa parola dei rischi idrogeologici.
“I depositi di versante - osserva il geologo - Sono logicamente favoriti dalle intense precipitazioni che abbondano nella zona, ma soprattutto della notevole suddivisione delle masse rocciose dovuta a motivi tettonici. Inoltre poco a Nord passano due importanti linee tettoniche, la linea Monte Pala - Monte Prat ed il sovrascorrimento Masarach - Monte Corona - Arzino ambedue connesse all’importantissima linea Barcis - Staro Selo, che delimitano la scaglia tettonica di Anduins”.
“Dato l’assetto strutturale dell’area - conclude la dr. Crupi - fortemente disturbata e tettonizzata, le frane, gli smottamenti, gli scoscendimenti sono praticamente all’ordine del giorno e bisognerebbe fare un’attenta politica del territorio in modo da poter creare una migliore ed ottima convivenza fra uomo ed ambiente cercando di tutelare al meglio l’assetto naturale della zona”.
Di seguito le foto scattate dal geologo Eleonora Crupi:
(Licenza Creative Commons: citare la fonte, uso non commerciale)
DELIBERA 2453 2DICEMBRE2010.PDF
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