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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

In Fvg il raccolto di mais è a rischio distruzione per l'alto livello di tossine da funghi

In Fvg il raccolto di mais è a rischio distruzione per l'alto livello di tossine da funghi

Udine - Le aflatossine sono micotossine - sostanze chimiche tossiche prodotte da funghi - prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova nelle aree caratterizzate da un clima caldo e umido. Possono essere presenti in prodotti alimentari, quali il granoturco, ed anche riso, fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi, semi di cacao, arachidi, frutta a guscio, a seguito di contaminazioni da funghi avvenute prima e dopo la raccolta.

Il caldo torrido dei quest'estate ha fatto registrare un livello di aflatossine nel granoturco più alto del normale; migliaia di aziende agricole della filiera cerealicola nel Friuli Venezia Giulia e nelle altre regioni del Nord rischiano pertanto di vedere i loro raccolti finire al macero.

E con loro, a risentirne potrebbe essere anche la filiera del latte che utilizza i cereali (mais, soprattutto) come alimento per i bovini. Le aflatossine si sono sviluppate abbondanti sulla granella, come era già accaduto nel 2003.

I limiti europei stabiliti per il contenuto di micotossine sono estremamente stringenti. Negli Stati Uniti, ad esempio, il livello tollerato è superiori di 10 volte rispetto a quello dell'UE.

Al riguardo è in corso di svolgimento nel Parlamento italiano un dibattito nel quale sono emerse riserve circa l'ipotesi di una deroga ai limiti di presenza delle aflatossine. A favore di una deroga c'è il fatto che le micotossine sono sostanze che diventano tossiche se si accumulano nell'organismo, per cui una deroga limitata ad un anno non costituirebbe un danno immediato per la salute.

I rappresentanti degli essiccatoi cooperativi regionali hanno espresso la loro preoccupazione in occasione di un coordinamento convocato da Fedagri Fvg il 2 ottobre per fare il punto sulla situazione del settore.

"Si tratta di una vera e propria calamità per l’intero comparto, uno dei settori trainanti dell’agricoltura regionale", spiegano dalla Confcooperative Fvg, che ricorda come anche la filiera del latte potrebbe risentirne in maniera considerevole: centinaia di aziende zootecniche, infatti, sono a rischio perché alimentano le bovine con mais e insilato di mais contaminato dalle tossine. Il problema è comune anche ad altri Paesi europei e potrebbero addirittura venire a mancare adeguati quantitativi di cereali per l’alimentazione degli animali.

"Il danno per l’agricoltura sarebbe enorme: ecco perché Fedagri Fvg si è fatta capofila delle altre regioni del Nord (Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna) per presentare ai Ministeri della Salute e delle Politiche agricole un documento per chiedere delle deroghe ai limiti imposti per le aflatossine".

Le cooperative agricole chiedono infatti, come misura straordinaria per scongiurare la perdita del raccolto e la crisi del settore, di adottare temporaneamente i limiti, più alti, previsti negli Stati Uniti per lo stesso tipo di tossine.

 

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