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La crisi non accenna a indietreggiare. Operai senza stipendio mentre calano ancora i consumi
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- Categoria: Economia e mercati
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26 Set 2012
- Ultima modifica il Mercoledì, 26 Settembre 2012 11:42
- Pubblicato Mercoledì, 26 Settembre 2012 11:46
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - Da due mesi una sessantina di operai del salumificio triestino Duke Grandi Marche di Trieste sono senza stipendio. Lo ha denunciato il 26 settembre la rappresentanza sindacale. La crisi dell'azienda era iniziata a metà luglio, quando la produzione si era fermata. La Duke non aveva più la liquidità necessaria per effettuare nuovi acquisti di materie prime, i maiali, provenienti da allevamenti in Olanda e Belgio. Il salumificio di Francesco Prioglio il 20 luglio aveva così sospeso produzione e vendita, in attesa di un socio che potesse portare capitali freschi per far ripartire l'attività.
L'insolvenza di alcuni grossi clienti, che in qualche caso sono addirittura falliti, e le banche che hanno smesso di concedere ulteriore fido, hanno provocato il blocco della produzione.
"In due mesi e mezzo però - afferma il sindacato Flai Cgil tramite il segretario Elio Gurtner - dall'azienda non è pervenuta nessuna risposta e si prefigura l'ipotesi chiusura".
Il proprietario nel frattempo ha anche comunicato di essere in condizioni fisiche tali da non poter partecipare agli incontri con dipendenti e sindacati.
I rappresentanti sindacali di categoria hanno convocato per il 4 ottobre una conferenza stampa per fare il punto della situazione. "Se non vi sarà chiarezza da parte dell'azienda entro pochi giorni da quella data - ha concluso Gurtner - scenderemo in piazza con la solidarietà degli operai della Sertubi e della Ferriera".
E nel frattempo arrivano i dati di previsione sul consumo 2012: le spese pro capite degli italiani sono in vista della "peggiore variazione negativa della storia della Repubblica", con un calo di oltre il 3%. È quanto prevede la Confcommercio nella nuova stima, rivista al ribasso, presentata lunedì 24 settembre in uno studio sul commercio in Italia regione per regione.
Tra il terzo trimestre del 2007, punto di massimo per l’economia italiana, e il secondo trimestre del 2012, i consumi pro capite sono diminuiti in termini reali del 6,5%, rileva l'organizzazione, indicando che solo pochissimi settori di spesa (la telefonia e l’informatica) e solo un canale di distribuzione, i discount, mantengono i livelli di fatturato reale del 2011.
Il Friuli Venezia Giulia (-1,1%) assieme al Molise (-1,9%) e alla Liguria (-0,9%), è la Regione che, nel complesso, registra le maggiori perdite di fatturato.
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