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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Programmazione europea al palo: i beneficiari dei fondi fanno fatica a pagare la loro parte

Programmazione europea al palo: i beneficiari dei fondi fanno fatica a pagare la loro parte

Trieste - L'assessore alle Relazioni comunitarie Gianni Torrenti ha svolto il 25 maggio in Giunta una relazione sullo stato di avanzamento del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Por/Fesr).

"L'andamento generale della programmazione europea per l'intero periodo 2007/2013 è preoccupante" ha detto al termine del dibattito, notando che "l'inizio reale delle attività della Regione Friuli Venezia Giulia è avvenuto appena nel 2010, con almeno due anni di ritardo".

"Nelle prime settimane di giugno - ha annunciato Torrenti - analizzeremo la situazione per approfondire le criticità e proporre, nel Comitato di Sorveglianza, le iniziative necessarie a raggiungere il miglior risultato possibile".

Lo stato di attuazione del POR, che oggi ha una dotazione finanziaria di 303 milioni di euro, registra, al 23 aprile 2013, il 96,2 per cento di risorse attivate, il 78,5 per cento di impegni, il 41,2 per cento di pagamenti ed il 40,5 per cento di pagamenti certificati all'Unione europea. I progetti finanziati sono 1474, dei quali 952 sull'asse innovazione e ricerca che ha un piano finanziario di 138 milioni di euro.

I problemi evidenziati dall'assessore Torrenti riguardano la situazione economica dei beneficiari, che hanno difficoltà a trovare fondi per pagare la parte loro spettante delle operazioni cofinanziate dal Programma, e risentono di complessità procedurali e amministrative per svolgere talune attività, necessitando di dilazioni di tempo per la loro realizzazione.

Torrenti ha rilevato infatti che la crisi generale e le difficoltà di accesso al credito stanno creando problemi alle imprese nelle realizzazione delle iniziative proposte, ma ha sottolineato anche il peso dei limiti posti alla spesa pubblica dal patto di stabilità.

Si attende inoltre l'approvazione definitiva da parte della Commissione europea della riprogrammazione della dotazione finanziaria del POR da 303 milioni a 252 milioni di euro, in seguito all'adesione della Regione al Piano di Azione Coesione con una dotazione finanziaria di circa 48 milioni di euro. È uno spostamento di risorse volto a salvaguardare la capacità di spesa di fondi comunitari.

IL PAC prevede l'attivazione di sette priorità: Imprese e giovani, Agenda digitale, Attrazione culturale, Efficienza energetica, Trasporti, Archeologia industriale e PISUS.

"Ci stiamo impegnando a recuperare i ritardi - ha concluso Torrenti - ma nel contempo vogliamo attrezzarci anche per riorganizzare finalità e finanziamenti in modo da far partire iniziative credibili con risorse adeguate: finanziare 950 progetti sulla ricerca, per esempio, vuol dire che in troppi casi si finanziano iniziative troppo piccole rispetto alla complessità della tipologia di intervento".

"La dimensione degli interventi europei va portata su medie superiori in modo tale che i processi di spesa e monitoraggio possano essere gestibili. Quindi, se vogliamo utilizzare tutte le risorse in modo realmente produttivo per lo sviluppo regionale, c'è da riordinare il sistema. Questo è uno degli impegni presi dalla Giunta".

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