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Sciopero alla Danieli di Buttrio. La protesta contro i nuovi turni di lavoro notturno
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Lunedì, 13 Maggio 2013 09:16
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Massiccia adesione allo sciopero proclamato dalle sigle sindacali alla fabbrica Danieli di Buttrio (Ud) per lunedì 13 maggio. “I lavoratori Danieli – si legge nella nota della Fiom Cgil - riuniti in assemblea il giorno 9 maggio, hanno espresso la loro forte contrarietà alla nuova turnistica che entrerà in vigore il giorno 13 maggio, imposta unilateralmente dalla direzione aziendale senza alcun confronto con la Rappresentanza sindacale unitaria".
"La proposta di modifica della turnistica riguardante in particolare il lavoro notturno è stata valutata nettamente peggiorativa in quanto, riducendo il turno 0:00–6:30 a 0:00–6:00, si aumentano da 5 a 6 le notti lavorative settimanali, con un’evidente conseguenza negativa sui tempi di vita e, dunque, sulla qualità della vita dei lavoratori”.
“La riduzione del turno di 30 minuti – continua la nota dei sindacati - farà venir meno l’accavallamento tra un turno e l’altro, fondamentale per il passaggio di consegne dai lavoratori del turno precedente a quelli del turno successivo, facendo sì che il lavoratore si veda “costretto” ad arrivare in anticipo rispetto all’inizio del turno e ad andarsene in ritardo, senza che questo venga retribuito".
"Prendendo atto della totale indisponibilità da parte della direzione aziendale Danieli di mettere in discussione questa proposta, l’assemblea dei lavoratori ha deciso di costruire un percorso di mobilitazione caratterizzato da un presidio, aperto a tutti i dipendenti, domenica 12 maggio dalle 22 a mezzanotte, di fronte alla portineria; uno sciopero di tutto lo stabilimento, lunedì 13 maggio, per l’intera giornata lavorativa; un secondo presidio, lunedì 13, a partire dalle 8 di fronte alla portineria dell’azienda; uno sciopero, per tutti i lunedì successivi, a partire dal 20 maggio, del primo turno lavorativo (0-6) fintantoché la direzione aziendale non accetterà un incontro ufficiale con la Rsu".
"In questo modo - scrivono ancora i rappresentanti dei lavoratori - l’assenza di coloro che aderiranno allo sciopero non potrà essere considerata "assenza ingiustificata". Nonostante queste modifiche, per ora, tocchino solo una parte di dipendenti, solo attraverso la mobilitazione di tutti il lavoratori Danieli si può costringere la direzione aziendale a un passo indietro”.
“Se, viceversa, la direzione non troverà ostacoli, si sentirà forte della possibilità di introdurre modifiche peggiorative anche a tutti gli altri lavoratori. La posta in gioco, dunque, non è solamente respingere una modifica peggiorativa, ma contrastare frontalmente l’arroganza della direzione aziendale”.