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Fallimento delle Cooperative Operaie: sospeso il prelievo del prestito sociale
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- Categoria: Economia e mercati
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21 Ott 2014
- Ultima modifica il Martedì, 21 Ottobre 2014 18:24
- Pubblicato Martedì, 21 Ottobre 2014 10:34
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - "Tutti i soci delle Cooperative Operaie di Trieste si rendono conto della delicatezza del momento... questo gruppo nasce per scambiare opinioni e scegliere una strategia comune per salvaguardare i nostri risparmi".
Così si legge sul profilo del neocostituito gruppo "Cooperative Operaie Trieste soci come cautelarsi?", nato sul social network Facebook, che si propone una funzione di autoaiuto per i soci della cooperativa, allarmati per il fallimento della società. Gli iscritti sono già più di mille.
I soci, in caso di fallimento, rischiano di recuperare solo il 30% dei loro risparmi.
Per tutelare i soci Coop si è mobilitato anche il Movimento Difesa del Cittadino, associazione indipendente di cittadini e consumatori con l'obiettivo di promuovere la tutela dei diritti del cittadino-consumatore.
"Informeremo oggi stesso la Banca d’Italia presentando un esposto e faremo di tutto per garantire ai 17mila cittadini, coinvolti nella bufera delle Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli, di non perdere i risparmi di una vita".
"Abbiamo attivato anche una mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere segnalazioni e assistere i cittadini nella richiesta di comprendere l’accaduto e recuperare il loro denaro”.
Questo il commento del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) a proposito del buco delle Cooperative operaie, causato, secondo la Procura della Repubblica, da uno stratagemma di cessioni di immobili a società controllate dalle stesse, che avrebbe creato un buco milionario mettendo a rischio i risparmi dei soci per un ammontare di 103 milioni di euro.
“Segnaleremo il “prestito sociale” delle Cooperative – conclude MDC - anche all’Antitrust per ingannevolezza del messaggio che assicura una garanzia di valore al risparmio dei soci totalmente smentita nei fatti. Messaggio peraltro ancora presente sul loro sito.”
I sindacati nel frattempo si sono attivati con uno sportello informativo "per affrontare le problematiche e per adoperarsi in tutte le sedi per tutelare gli interessi dei risparmiatori" coinvolti nel fallimento delle Cooperative Operaie.
Esprimendo "preoccupazione per le notizie sulla richiesta della procura della Repubblica di istanza di fallimento della societa'", lo Spi-Cgil si dichiara "impegnato per la tutela sia dei posti di lavoro che degli interessi dei risparmiatori, in maggioranza anziani".
Le persone coinvolte sono i circa 700 dipendenti delle Coop e i 17mila soci, il cui patrimonio ammonterebbe a più di 100 milioni di euro.
Da parte sua l'amministratore giudiziario delle Cooperative Operaie, Maurizio Consoli, in una nota diffusa il 20 ottobre, afferma che "l'intervento dell'amministratore giudiziale è volto, prima di tutto, a salvare la società e a conservarne il patrimonio".
"Tutti i punti vendita delle Cooperative Operaie - continua Consoli - sono aperti e tutti i dipendenti sono al lavoro: l'unica misura presa in queste ore riguarda il prestito sociale, i fondi che i soci hanno prestato alla Cooperativa. Il prelievo del prestito sociale, infatti, è stato sospeso ma è attiva la possibilità di prenotarlo".
Consoli ha precisato che la misura "si è resa necessaria nel pieno spirito della tutela dell'interesse pubblico e dei prestatori stessi, ed è da considerarsi temporanea".
Consoli mette in evidenza che suo compito è anche quello di "gestire per il tempo necessario la Cooperativa, lavorando affinché siano tutelati gli interessi dei dipendenti, dei soci, dei fornitori, dei clienti e del sistema economico in cui la Cooperativa è inserita".
"Nell'attuale situazione è necessario oggi più che in passato sostenere, ognuno per il proprio ruolo, la Cooperativa. La solidarietà e la collaborazione sono temi forti del mondo cooperativo e sono necessari - conclude Consoli - per superare questo difficile momento".
Intanto, il centralino delle Coop è subissato di chiamate. Una delegazione di soci si è recata in piazza Unità d'Italia di fronte al Comune, dove in Consiglio si svolge un'audizione dei sindacati.
Un gruppo di consiglieri comunali ha chiesto la convocazione di un Consiglio straordinario, invitando una rappresentanza di lavoratori e di risparmiatori.
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