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Daniele Segre apre la XIII edizione di S/paesati

Trieste - Prende il via  martedì 2 ottobre al Teatro Miela il primo appuntamento della XIII Edizione S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni.

Sarà Daniele Segre, autore di “cinema della realtà”, di film di finzione e di spettacoli teatrali, il primo ospite della rassegna in veste di regista-documentarista.

Ad aprire la serata il film documentario “Vivere e morire di lavoro”, appena pubblicati da Feltrinelli in un cofanetto che raccoglie quattro documentari sulle storie dei lavoratori, dai minatori del Sulcis agli operai della Fiat. Ascolteremo dal regista la sua esperienza diretta e le sue considerazioni sul mondo operaio dell’ultimo decennio.

Alle ore 18.00 “Dinamite”che parla con 10 anni di anticipo dell’attuale problema dell'Eni che  vuole chiudere l'ultima miniera di carbone ancora esistente, la  Carbosulcis in Sardegna.  Alle 19.00 Morire di lavoro” il film documentario che indaga la realtà del settore delle costruzioni in Italia e degli Incidenti mortali nei cantieri edili.

Alle 20.30 ascolteremo il regista intervistato da Tristano Matta  (Istituto Livio Saranz) la sua esperienza diretta e le sue considerazioni sul mondo operaio dell’ultimo decennio. 

Alle 21.00 dopo la discussione,  verrà proiettato  “Sic Fiat Italia” (Così sia l’Italia) una drammatica riflessione sulla storia d’Italia degli ultimi 20 anni, attraverso i racconti dei lavoratori e delle lavoratrici , sul mutamento della scena economica dovuta alla globalizzazione.

Chiude la serata la proiezione delle 22.00 “Asuba de su serbatoiu” (Sul serbatoio),che racconta la storia della Nuova Scaini di Villacidro, fabbrica di batterie, di proprietà per il 20% all'Agip Petroli che ha combattuto per più di tre anni una battaglia drammatica per garantire il futuro ai 152 operai rimasti e alle loro famiglie con l'ennesima estrema protesta che ha portato i lavoratori a occupare i serbatoi di gas propano. Il regista sarà presente alle proiezioni.

Quest’anno il programma di S/paesati si articola in tre cerchi concentrici, partendo dal nostro paese, per passare all’ area geopolitica limitrofa, la Bosnia –Erzegovina, a 20 anni dalla guerra che l’ha lacerata, e quindi proseguire con la valorizzazione del cinema africano.

Evento organizzato in collaborazione conl’Istituto Livio Saranzdi Trieste.

Info e programma completo su: www.teatromiela.it