Languages meet Sport - Il Festival per le Lingue e Culture Regionali e Minoritarie” apre il 20 ottobre a Udine
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- Pubblicato Mercoledì, 17 Ottobre 2012 12:56
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Lo sport è un linguaggio universale, e così può diventare uno strumento prezioso per superare la babele delle lingue e facilitare la comunicazione tra popoli e culture diverse”. Ariella Cuk, esperta di comunicazione interculturale e responsabile di “Languages meet Sport - Festival per le Lingue e Culture Regionali e Minoritarie”, ha presentato in questo modo il progetto internazionale che si terrà venerdì 19 e sabato 20 ottobre a Udine, un progetto che ha avuto il sostegno del Programma LLP della Commissione europea e il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune e della Provincia di Udine e la collaborazione dell’ARLeF. L’incontro tra lo sport e la cultura attraverso le lingue è tanto raro quanto prezioso, ed è significativo che avvenga ad Udine, e in una regione come il Friuli Venezia Giulia, caratterizzata dalla sua molteplicità linguistica e da una diffusa e capillare pratica sportiva.
La lingua è lo strumento fondamentale della comunicazione tra gli esseri umani, ma la sua molteplicità, se da una parte riflette la complessità storica, culturale e territoriale, può essere anche un ostacolo: l’Unione Europea, che ha avviato un processo di unificazione senza precedenti nella storia, ha accettato la sfida di tenere insieme e al tempo stesso rispettare la diversità linguistica e culturale, sia nazionale che locale.
Da questa sfida nasce il progetto “Languages meet Sport”, che vuole far parlare tanti sport in tante lingue diverse per dimostrare, soprattutto ai più giovani, che la diversità linguistica e culturale è uno dei valori fondanti della comune cittadinanza europea. La terza edizione del progetto, sarà particolarmente incentrata sull’incontro, il confronto e la conoscenza delle lingue regionali e minoritarie attraverso lo sport.
Il festival si terrà al Centro Culturale delle Grazie, di via Pracchiuso, tra venerdì 19 e sabato 20 ottobre, ed ospiterà grandi società di calcio legate al proprio territorio, come l'Udinese e l'Arsenal, assieme ai ciclisti baschi della Fundacion Euskadi, a chi pratica il volo libero in Sudtirol, oltre alle discipline sportive di frisoni, irlandesi, gallesi, e sloveni. Il festival - organizzato da Leader Comunicare Interculture con la collaborazione dell’ARLeF- presenterà i più interessanti progetti europei che favoriscono il dialogo tra lingue e culture attraverso lo sport, e porterà testimonianze ed esempi di “buone pratiche” che promuovono la diversità linguistica e contribuiscono alla comprensione reciproca delle diverse culture e comunità. Il Festival vuole offrire, a tutti coloro che sono interessati alla promozione della lingua e la cultura del territorio, l’opportunità di presentare i propri progetti, confrontarsi con gli altri e sviluppare un network europeo nell’ambito delle Lingue Minoritarie. Aperto alle scuole, università, club sportivi e associazioni culturali, oltre che a tutto il pubblico interessato, la manifestazione prevede la partecipazione di oltre cinquecento studenti delle scuole superiori di Udine che hanno già dato la loro adesione per partecipare ai lavori plenari e ai workshop. Il programma, infatti, è strutturato in sessioni plenarie, presentazioni e laboratori, ma ospiterà anche quattro workshops dove i partecipati potranno sperimentare l’intreccio di lingue, movimento e sport nella kermesse ispirata alla Haka Dance Maori, conoscere lo spirito multilingue della Arsenal Song –canzone multilingue realizzata dall’Arsenal Double Club in occasione dei Giochi Olimpici– e incontrare la sperimentazione rap in inglese e friulano.
Il festival sarà aperto ufficialmente venerdì 19 ottobre alle 9.00 dai saluti delle autorità, per entrare subito nel vivo con la sezione “Le lingue e il calcio”, a cui prenderanno parte il Presidente dell’Udinese Calcio Franco Soldati, che parlerà dell’Udinese come squadra europea che “parla” la cultura del territorio. L’Udinese Calcio, infatti, è la prima squadra in Italia, che gioca ai vertici del campionato nazionale ed europeo, che valorizza in modo avanzato e consapevole il suo rapporto vitale con il territorio. Dal 2009 ha realizzato un sito internet che, oltre all’italiano, inglese e spagnolo, è scritto in friulano, grazie alla collaborazione con l’Arlef. Questa soluzione ha permesso di rinsaldare anche il legame di affetto e di vicinanza, attraverso la collaborazione con i Fogolârs furlans, con i tanti friulani lontani nel mondo.
Seguirà Martha Stoker, vice presidente dell’Unione federale delle nazionalità europee, nonché Assessore alla Regione Autonoma di Trentino-Südtirol/Alto-Adige, che racconterà l’esperienza di Europeada, Torneo di calcio delle Lingue Minoritarie Europee, e Samir Singh dell’Arsenal Double Club, che rappresenta un vero e proprio modello per imparare le lingue con il calcio.
Nella sezione “Diversità linguistica e Sport”, l’allenatore della Leonorso Rugby Udine Michael Dwyer e l’assessore Elio De Anna racconteranno lo spirito di questo sport attraverso la Haka dance Maori, e seguirà l’attesissima testimonianza dei rappresentanti della fondazione ciclistica Euskadi, una squadra composta esclusivamente di corridori baschi, che partecipano a grandi corse come Tour de France e Vuelta spagnola.
La Euskaltel-Euskadi, nome ufficiale "Fundación Ciclista Euskadi-Euskadiko Txirrindularitza Iraskundea", è una delle più forti squadre di ciclismo in Europa, ma è anche unica la mondo: disputa da protagonista la Vuelta spagnola e il Tour de France, ma per i ciclisti baschi non si tratta solo di gare sportive, quanto –e forse soprattutto- di una orgogliosa affermazione della propria identità. L’esperienza che la Euskaltel-Euskadi racconterà al meeting internazionale di Udine è davvero speciale: composta esclusivamente da ciclisti baschi, ha iniziato a pedalare tra Spagna e Francia, per affermare la propria storia, la propria autonomia e anche la propria lingua, ed è riuscita ad affermarsi a livello mondiale. La lingua basca (euskada) è parlata all’estremo ovest dei Pirenei, è antica e misteriosa, differente da tutte le altre lingue di origine indoeuropee. Anche per questo è diventata –forse inaspettatamente- uno strumento prezioso per comunicare all’interno della squadra, la strategia dei propri atleti, senza che tutte le altre squadre possano capire.
Accanto a questa esperienza, si distingue per la sua eccezionalità, e anche per la notorietà mondiale, quella della“HAKA” la danza Māori resa celebra in tutto il mondo dai mitici “All Blacks”, la squadra di rugby della Nuova Zelanda.Gli occhi dilatati e roteanti, la “linguaccia” mostrata agli avversari, smorfie, e poi braccia e gambe battute in modo sincronico: nonostante le apparenze, la Haka non è, o meglio, non è solo una danza di guerra. La Haka è, a suo modo, una lingua che comunica in modo articolato sentimenti e passioni, sfida ed accoglienza. Gli stili della Haka possono essere anche molto diversi, a seconda delle varie tribù, come avviene con le variazioni di una lingua nei diversi territori: la versione cantata e danzata con tutto il corpo dagli All Blacks è chiamata “Ka Mate”, che in lingua Māori si può tradurre in “E’ la morte”, alla quale il gruppo risponde “Ka orà Ka orà”, cioè “E’ la vita è la vita”.
La giornata di sabato 20 ottobre sarà aperta da “Il caso della Lingua Friulana - Strumenti e azioni per la socializzazione dell'identità” raccontato da William Cisilino, Direttore di ARLeF (Agenzia Regionale per la Lingua Friulana), seguito dagli interventi di Martin Maver, ZSŠDI Unione delle Associazioni Sportive Slovene, che parlerà di “Correre, saltare, lanciare: da noi si fa anche in sloveno”, di Meirion Prys Jones del Network per Promuovere la Diversità Linguistica e Peter Birch della Commissione Europea che parlerà del programma Life Long Learning, a sostegno delle lingue regionali e minoritarie. Dopo tanti progetti provenienti da tutta Europa, i partecipanti saranno coinvolti direttamente in laboratori e workshop dove potranno sperimentare in prima persona l’incontro tra lingue e sport, ma anche danza, canto e movimento.
La serata conclusiva del meeting sarà dedicata ad una visita guidata a Cividale del Friuli per consentire agli ospiti internazionali del meeting di scoprire il fascino della città ducale, cuore dei colli orientali del Friuli.
Dal 16 ottobre Udine ospita la sedicesima edizione di "Contemporanea", festival dedicato alle sperimentazioni musicali
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- Pubblicato Martedì, 16 Ottobre 2012 10:31
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Dal 16 al 27 ottobre 2012 si terrà a Udine la sedicesima edizione di CONTEMPORANEA, il festival dedicato alle nuove sperimentazioni musicali. L’associazione culturale Delta Produzioni, in collaborazione con TEM - Taukay Edizioni Musicali e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine e della Fondazione C.R.U.P., propone una serie di occasioni d’incontro con le diverse espressioni della cultura contemporanea. La manifestazione annovera la prestigiosa adesione del Presidente della Repubblica e gode del patrocinio della Rappresentanza Nazionale Italiana della Commissione Europea, dell’UNESCO (Commissione Nazionale Italiana), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministro della Gioventù e dell’Università degli Studi di Udine. Si comincia alle 18.30 del 16 ottobre al teatro San Giorgio di Udine con l’inaugurazione del progetto di arti visive “SQUARE” curato da Francesca Agostinelli. L’esposizione delle opere, inviate in forma telematica grazie a un bando internazionale di partecipazione, sarà visitabile durante l’intero periodo del festival. SQUARE vuole essere il luogo d’incontro di artisti che attraverso diversi linguaggi concorrono ad avviare una forma di sperimentazione visuale condivisa. La mostra, grazie alla sua replicabilità, sarà riproposta anche in altri spazi cittadini.
La serata del 17 ottobre, che si terrà sempre al teatro San Giorgio con inizio alle 21.00, sarà dedicata alla figura dello scrittore Luciano Morandini. Il M° Renato Miani, ispirandosi alla raccolta di poesie “Voci”, ha composto per l’occasione un lavoro musicale per trio da camera. In scena, oltre a Ex Novo Ensemble che eseguirà il lavoro di Miani, anche la voce dell’attore Stefano Rizzardi. Il concerto si inserisce in una più ampia serie di eventi organizzati per ricordare la figura di Morandini, scomparso nel 2009. Di grande rilievo è il concerto di premiazione della nona edizione del concorso internazionale di composizione “Città di Udine” che si terrà al teatro San Giorgio il 19 ottobre con inizio alle 21.00. Anche questa edizione della competizione ha ottenuto uno straordinario successo, con 402 composizioni pervenute presso la segreteria del concorso, provenienti da 49 nazioni. L’evento, che ha cadenza biennale, in diciotto anni di attività si è guadagnato uno spazio importante nell’ambito del panorama internazionale della musica colta. Il gruppo strumentale Interensemble diretto dal M° Bernardino Beggio avrà il compito di eseguire le opere di Germán Alonso Rodriguez (Spagna), Andrea Mattevi (Italia), Massimo Lauricella (Italia), Joan Magrané Figuera (Spagna), Helga Arias Parra (Spagna). Durante la serata verranno eseguite anche le opere per nastro magnetico di Daniel Blinkhorn (Australia), Maxime Corbeil-Perron (Canada) e Orestis Karamanlis (Grecia).
Il concorso si avvale dell’importante collaborazione di RAI Radio 3 che manderà in onda sulle frequenze nazionali di Radio3 Suite le composizioni vincitrici.
L’appuntamento del 20 ottobre, sempre al teatro San Giorgio con inizio alle 21.00, è incentrato sul lavoro di Armando Battiston, uno dei nomi noti del panorama musicale regionale. Il compositore in questa occasione proporrà la performance Brainstorming improvisations, un lavoro sperimentale per pianoforte, live electronics, flauto in sol e flauti dolci. La sintassi espressiva di cui l’artista pordenonese si è avvalso in questo progetto, rappresenta una delle punte più avanzate della musica creativa contemporanea, dove, il post espressionismo, la musica afro americana, e la ricerca musicale elettronica, vivono un intenso momento di incontro-scontro.
Si rinnova la collaborazione con il Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine con un progetto che coinvolge la classe di composizione dell’istituzione udinese. Il concerto si terrà presso la sede dell’istituto musicale il 27 ottobre alle ore 18.00 (Sala Vivaldi).
Dopo l’ottimo numero di presenze dell’anno scorso, anche quest’anno verranno riproposti i concerti in web streaming trasmessi nella non consueta cornice del web. La programmazione prevede quattro eventi audio/video in streaming (http://radio.taukay.it/video), una vera e propria serie di concerti/performance visionabili sul web nei giorni 21, 22, 24, 26 ottobre con inizio alle ore 21.00.
Sarà possibile assistere, dalla Konzertsaal della State University of Music and Performing Arts di Stuttgart, a due concerti monografici del compositore John Palmer. Seguiranno i concerti dell’organista Marco Bidin e della pianista Agnese Toniutti, dedicati alla figura di John Cage in occasione del centenario della sua nascita.
Tutti gli eventi del festival saranno trasmessi in differita da Taukay Web Radio, l’emittente radiofonica sul web interamente dedicata alla musica di ricerca (http://radio.taukay.it).
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.
A Pordenone il primo Festival Fvg sui legami tra arte, scienza e società
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- Pubblicato Venerdì, 12 Ottobre 2012 18:25
- Scritto da Maurizio Pertegato
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PORDENONE - "Questo è un momento in cui, in città, si respira una grande vivacità culturale. Le manifestazioni di spessore e dal numeroso pubblico sono sempre più frequenti. E questa lo è a pieno titolo". Parole e musica di Claudio Cattaruzza, assessore comunale alla Cultura che, durante la presentazione, ha rilevato come raccontare a tutti scienza e innovazione in modo accessibile costituisca la mission di "Scienzartambiente - per un mondo di pace", primo festival nella regione Friuli Venezia Giulia dedicato alla divulgazione e comunicazione scientifica, promosso dall’Assessorato al Comune di Pordenone e da Science Centre Immaginario Scientifico, che per la sua sedicesima edizione, dal 17 al 21 ottobre 2012 a Pordenone, aprirà “Finestre sul futuro”.
Cinque giorni in cui le barriere fra scienza, arte, filosofia e società verranno abbattute e rese accessibili a curiosi, appassionati, studenti, famiglie, cinque giorni in cui la ricerca si può toccare, vedere, capire interagendo direttamente con scienziati, artisti, filosofi, divulgatori. Il comitato scientifico(composto da Chiara Sartori, Fabio Carniello, Stefano Moriggi e Donato Ramani) ha elaborato un ricco programma. Durante il festival si alterneranno dal mattino a sera al Convento di San Francesco e in altri luoghi della città 39 incontri e laboratori dedicati a bambini, giovani e adulti. Due sono le mostre aperte a tutti.
Saranno presenti ospiti prestigiosi provenienti dal mondo della ricerca e della scienza, della filosofia e dell’arte: l’astrofisica pordenonese Claudia Maraston; Nuccio Ordine, maggior esperto europeo di Giordano Bruno; la virologa Ilaria Capua; Paolo Ferri, ordinario di Tecnologie didattiche dei nuovi media; Yuri Bozzi, neuroscienziato del CIBIO di Trento; il biologo Giampiero Leanza, docente di Fisiologia e Neurobiologia all’Università di Trieste; Renzo Rossellini, cineasta che parlerà in esclusiva del testamento spirituale del padre Roberto; Furio Honsell, matematico e storico dei numeri, e altri ancora.
EVENTI PER ALUNNI, STUDENTI...E INSEGNANTI
Particolare attenzione sarà riservata agli studenti dalle elementari sino all'università. Laboratori, spettacoli interattivi di teatro scientifico, seminari su temi scottanti di attualità scientifica e sociale, mostre, discussion game, incontri a tu per tu con scienziati e filosofi, workshop per studenti, insegnanti e genitori sulla scuola 2.0, libri, letture animate e qualche sorpresa”. Tutte le attività e tutti gli incontri sono gratuiti, la prenotazione è obbligatoria al numero 040 224424 da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.
Dai laboratori manuali per i più piccoli condotti da Silvia Pignat a quelli per studenti con Daniele Grassucci e Skuola.net sulle potenzialità della rete tra i banchi, dagli Hot-spot e gli incontri curati da Sissa su energia nucleare, petrolio, cervello e cellule staminali (con Nico Pitrelli, Donato Ramani, Giampiero Leanza, Antonello Mallamaci, Giancarlo Sturloni e Stefano Canali) sino agli incontri per docenti e genitori come quello dedicato alla scuola 2.0 con Paolo Ferri e Stefano Moriggi il 17 ottobre.
E poi le storie di stelle e galassie con l'astrofisica Claudia Maraston, il mondo dell’energia con Andrea Mameli e Gianluca Carta, la chimica che diventa familiare grazie a Silvia Caruso e Nicole Ticchi di Chimicare e al Chem show con Claudio Tavagnacco e il gruppo Alchymia, il viaggio in Colombia di Silvia Di Natale, i laboratori di teatro-scienza del Museo della scienza di Trento con Massimiliano Tardio e Stefania Tarter, le letture vivaci di Scienza express edizioni e libreria Baobab (gli studenti del liceo Leo-Major saranno speciali lettori per i bimbi): tanti sono gli appuntamenti da non perdere, senza dimenticare il 20 ottobre Yuri Bozzi (Università del Trentino) e il suo “Cervello da Olimpiadi”, viaggio speciale all'interno della nostra testa.
UNA PAGINA CHE CAMBIA LA VITA
Ogni sera del festival, alle 21 nel Convento di san Francesco, quattro intellettuali saranno i protagonisti del ciclo di incontri serali “Una pagina che cambia la vita”: Stefano Moriggi (storico e filosofo della scienza nonché autore televisivo del programma “E se domani” su RaiTre) introdurrà gli ospiti chiamati a leggere la pagina che più ha inciso nella loro formazione, testi d’autore che “apriranno finestre sul futuro” in sintonia con il tema scelto quest'anno. Il 17 ottobre Paolo Ferri svelerà l’intrinseco rapporto tra democrazia ed educazione nel pensiero del filosofo americano John Dewey; il 18 Laura Boella guiderà il pubblico tra le pagine di Hannah Arendt “L’umanità in tempi bui”, il 19 Nuccio Ordine si soffermerà sull’ardita tolleranza di Giovanni Boccaccio e, infine, il 20 ottobre Renzo Rossellini, attraverso una lettera inedita del padre Roberto, leggerà il testamento culturale di un grande regista convinto che solo “imparando a leggere” si potrà aprire una finestra sul futuro.
INCONTRI PER I CITTADINI CURIOSI: FINESTRE SU.... E VISIONI FUTURE
Scienzartambiente è un festival aperto a tutti coloro che vogliono capire, imparare, elaborare, confrontarsi. Dunque nel programma sono presenti anche appuntamenti aperti a tutte le età con alcuni dei più interessanti "ricercatori" del nostro tempo, intitolati “Finestre su...” e “Visioni future”. Claudia Maraston, astrofisica pordenonese dell'Università di Portsmouth condurrà il pubblico nello Spazio nell’incontro aperto a tutti “La materia oscura: cosa è? Perché è così evidente?” il 18 ottobre alle 18. Sarà un momento approfondimento dove si parlerà anche delle ultime straordinarie scoperte al Cern di Ginevra sul Bosone di Higgs, la cosiddetta “particella di Dio”.
Ci sarà anche Ilaria Capua (Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie), che ha reso pubbliche sul web le sue scoperte scientifiche, insignita di numerosi riconoscimenti e premi per il coraggio della trasparenza nella comunicazione tanto che due registe le hanno dedicato un docufilm: incontro e proiezione il 19 ottobre sempre alle 18. Yuri Bozzidell'Università di Trento il 20 ottobre aprirà una finestra sul Cervello plastico, ovvero come questo organo tanto studiato e ancora tanto ignoto si modella e viene modellato dagli stimoli. Lo scienziato Rodolfo Costa (Università di Padova) e i suoi orologi della vita partecipano a Finestre sul futuro il 18 ottobre alle 15 all'interno della rassegna "Affascinati dal cervello 5" organizzata da Irse.
Di estrema attualità l’intervento sulle cellule staminali del biologo Giampiero Leanza, Professore all’Università degli Studi di Trieste, “(Neuro)Genero, Ergo Sum” sempre sabato 20, da anni impegnato nella linea di ricerca in Svezia, che ha condotto all’assegnazione del premio Nobel 2012 a John B.Gurdon e a Shinya Yamanaka: quarant’anni di studi e scoperte che hanno rivoluzionato la comprensione di come si sviluppano le cellule degli organismi. Oggi è possibile riprogrammare cellule adulte facendole tornare “bambine”, sgomberando quindi il campo anche dai problemi etici connessi alla ricerca sulle staminali embrionali.
IL CONVEGNO DEL 20 OTTOBRE: INNOVAZIONE CONCRETA
Al convegno del 20 ottobre a Palazzo Badini (dalle 11) “C'è qualcosa che si muove, dialoghi sull'innovazione concreta”, porteranno le loro testimonianze alcuni protagonisti di visioni future e di innovazione concreta: Andrea Bravin (Ad Comin shop), Giuliana Colussi (Ad Coop. Piccolo Principe), Federico Morello (blogger e innovatore), Andrea Atzori (Ente di Bacino Padova 2), moderati da Fabio Carniello direttore del Science Centre Immaginario Scientifico. Professionisti, liberi pensatori, sperimentatori e innovatori nei campi della cultura d’impresa, del sociale, della sostenibilità, dell’alfabetizzazione digitale, racconteranno il loro percorso di formazione, i loro progetti (realizzati) che possono essere applicati in realtà diverse, riempiendo di significato la parola futuro.
HONSELL SI DIVERTE CON I NUMERI
Domenica 21 ottobre alle 18.30 ai Pnboxstudios Furio Honsell, matematico nonché sindaco della vicina Udine, presenterà il libro, scritto a quattro mani con Giorgio Bagni “Curiosità e divertimenti con i numeri” della Aboca edizioni. I presenti non avranno scampo, coinvolti e stimolati nel cercare risultati e soluzioni a problemi posti tra aneddoti e segreti che si traducono in consigli per vivere meglio. Il tutto tra giochi di logica, indovinelli e letteratura popolare ispirati al manoscritto De viribus quantitis, opera divulgativa del matematico ed economista rinascimentale Luca Pacioli.
MOSTRE: BIG WORLD BIG SCIENCE; PASSIONI, IL CERVELLO, LE EMOZIONI, LA MORALE
Due sono le mostre visitabili durante il festival al Convento di San Francesco. “Big world big science” è una colorata e spettacolare multivisione a cura del Science Centre dell'Immaginario scientifico, con immagine e musiche per un giro tra i luoghi del nostro pianeta incontrando la scienza. Stefano Canali di Sissa ha invece curato la mostra “Passioni. Il cervello, le emozioni, la morale”, ovvero il cervello raccontato attraverso le emozioni: un vero viaggio all'interno di noi stessi, con speciali guide che saranno i giovani studenti appositamente preparati dal curatore.
UNA CENA SPECIALE
Il gran finale del festival sarà a tavola con Ideata: la cena preparata, che il 20 ottobre vedrà giovani chef cucinare e spiegare di fronte ai commensali i loro piatti al ristorante Pnbox studios (evento a pagamento, info e prenotazioni 0434 55178).
LE SEDI E I NUMERI
Il festival si svolgerà nel Convento di San Francesco, nella sede del Consorzio Universitario in Palazzo Badini, all’auditorium dell’Istituto Vendramini, alla libreria Quo Vadis? ai Pnbopx Studios. Finestre sul futuro si lega tematicamente all’anno internazionale ONU, dedicato nel 2012 all’Energia sostenibile per tutti. Nel concept del festival le finestre sono le idee cariche della energia creativa e del necessario rigore, mai preconcetto, di chi ricerca in ogni ambito del pensiero e del vivere.
Cinque i giorni di festival e 39 gli incontri, già 1600 gli studenti che si sono prenotati per laboratori ed eventi a loro dedicati.
Il programma completo e le schede degli ospiti sono consultabili e scaricabili su www.comune.pordenone.it/scienzartambiente.
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