Cultura
Udin&Jazz 2015: scintille di argento vivo per la venticinquesima edizione del festival friulano
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- Pubblicato Martedì, 04 Agosto 2015 11:06
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
Udine - La kermesse Udin&Jazz si afferma come una delle più importanti manifestazioni italiane del settore, e conferma il proprio ruolo di riferimento storico e di promozione innovativa del jazz, anche questa edizione rimarrà negli annal e gli organizzatori con grande soddisfazione ed entusiasmo tirano le somme di un quarto di secolo coronato dal successo. Entusiasmante la partecipazione del pubblico, positivo il risalto dato dalla stampa locale, nazionale e internazionale, oltre agli apprezzamenti ricevuti dalla più qualificata critica del settore e non.
I numeri avvallano la portata del festival, infatti, oltre seimila i biglietti venduti, mentre la partecipazione complessiva del pubblico è stimata intorno alle tredicimila persone: si pensi che soltanto la notte bianca ha richiamato oltre tremila giovani al Castello e circa duemila sono stati i presenti a quello che più volte è stato definito "il concerto dell'estate 2015".
L'appuntamento con Caetano Veloso e Gilberto Gil a Villa Manin un risultato ancora più significativo in considerazione del fatto che il budget del festival è stato inferiore,in termini di fondi pubblici e di sponsor privati, a quello del 2014.
Nello staff dell’ organizzazione e gestione del festival sono state coinvolte oltre cinquanta persone che hanno assolto agli allestimenti, produzione, accoglienza e comunicazione e al coordinamento dei vari momenti e spazi interessati.
Trenta gli appuntamenti musicali tra concerti e aperitivi jazz, oltre centosessanta gli artisti che si sono esibiti. Una decina gli appuntamenti di approfondimento con la mostra "I cento scatti", il workshop performativo "L'ombra della vetta" e le numerose "Storie di Jazz", incontri informali tra critici, giornalisti ed artisti che hanno preceduto i concerti della settimana udinese. Convincente anche il risultato delleJazzin'Dinner: cene organizzate sul parterre dei concerti - nel prato del Piazzale del Castello - che hanno visto una parte del pubblico cogliere l'opportunità di cenare in compagnia godendo della musica da una posizione privilegiata.
Sono risultati sempre interessanti i progetti collaterali che mai come quest'anno hanno coinvolto, nei numeri e nella partecipazione, il pubblico del festival: su tutti la mostra "I Cento Scatti" di Luca D'Agostino - excursus fotografico storico di grande pregio - ha visto migliaia di visitatori e momenti di sincera emozione grazie ai ritratti dei più grandi artisti passati da Udine : Ornette Coleman, Abdullah Ibrahim, Randy Weston, Paul Bley, Michel Petrucciani, Wayne Shorter, Lester Bowie, John Zorn, Bill Frisell e molti altri ancora.
Il laboratorio performativo “L'ombra della vetta”, in collaborazione con Eupragma di Fabrio Turchini, ha poi saputo collegare ancora una volta il jazz alla formazione di una mentalità che si esprime in ogni ambito: culturale, sociale e nei rapporti di gestione aziendale.
Anche la nuova produzione di Euritmica "Armenian Dream", un progetto artistico e culturale di grande spessore dedicato al sacrificio armeno a cent'anni di distanza. Si è sviluppata proprio nel periodo del festival e ha riscosso nelle sue tappe al Mittelfest di Cividale del Friuli, a Palazzo Grassi di Venezia e a TriesteLovesJazz enorme successo, consolidando ancora una volta l'associazione Euritmica come punto di riferimento culturale e centro di progettualità di assoluto valore.
Significativamente incrementata la presenza dei giovaniche hanno reso vivace Udin&Jazz tra il pubblico, tra gli artisti e nel backstage: ottima la risposta da parte degli studenti delle scuole di musica e dei Conservatori, che hanno collaborato con entusiasmo alla realizzazione del Festival e ne hanno sostenuto le sorti come artisti, come pubblico o come generosi collaboratori dello staff.
Sempre significativa, infine, la ricaduta di visibilità sul territorio in termini di turismo culturale: alberghi, esercizi commerciali e - significativamente - musei, gallerie, monumenti hanno aperto le loro porte ai numerosi "turisti del jazz", accorsi a Udine dal resto dell'Italia, ma anche da Germania, Austria, Slovenia, Croazia richiamati dai nomi proposti al Festival.
Patti Smith in “Concert for Pasolini” a Villa Manin
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- Pubblicato Giovedì, 30 Luglio 2015 14:10
- Scritto da serenella dorigo
Codroipo (Ud) - «Un meraviglioso spirito rivoluzionario, figlio di questa terra», solo pochi mesi fa, con queste parole, Patti Smith, autentica leggenda e icona rock in tutto il mondo, descriveva Pier Paolo Pasolini durante un incontro con gli studenti a Udine al Liceo Percoto, prima del concerto memorabile di quella sera di dicembre in un Teatro Nuovo Giovanni da Udine esaurito in ogni ordine di posti.
Nell’anno del 40° anniversario della morte di Pasolini non poteva esserci miglior interprete per un grande evento musicale in sua memoria: sarà proprio la "sacerdotessa del rock", Patti Smith, la protagonista del “Concert for Pasolini”, che si terrà sabato 1 agosto dalle ore 21.30 nella cornice di Villa Manin nel Cortile d'Onore a Codroipo, che torna così teatro di eventi musicali di livello internazionale.
Patti Smith, accompagnata dai suoi storici musicisti, celebrerà il suo primo album “Horses”, una pietra miliare della storia del rock, nella top 50 dei migliori album del XX secolo.
Organizzato da Zenit srl in collaborazione con l’Azienda Speciale Villa Manin, la Regione Friuli Venezia Giulia, e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, il “Concert for Pasolini” si pone l’obiettivo di omaggiare la sua figura attraverso il linguaggio della musica, affidato a un’artista che da quarant’anni comunica con la sua meravigliosa arte e che in più occasioni ha dato dimostrazione di conoscere e stimare non solo il poeta, scrittore, regista ed editorialista, ma anche l’uomo, Pasolini.
I biglietti per questo evento, inserito anche nel pacchetto “Music&Live” dell’Agenzia TurismoFVG, saranno ancora disponibili alla cassa del concerto, sabato dalle 19.00.
Tutte le info su www.azalea.it
“Il gusto di una città”: una mostra multimediale per raccontare Trieste capitale del caffè
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- Pubblicato Giovedì, 30 Luglio 2015 10:52
- Scritto da serenella dorigo
Trieste – Il Salone degli Incanti, dal 22 luglio all’8 novembre, ospita la mostra a ingresso libero “Il gusto di una città - Trieste capitale del caffè", proprio per raccontare il processo complesso e articolato, sovranazionale e multiculturale di questa bevanda e il ruolo centrale assunto nei secoli dalla città di Trieste nella sua produzione e commercializzazione.
Questo sera, venerdì 31 luglio alle ore 21”Theater caffè”: Moni Ovadia incontra Trieste con "Storie, aneddoti, citazioni e aforismi dall'Europa dell'est". Domani, sabato 1 agosto ore 18.30 per Blues Caffè: Simon Acoustic Blues & Lorenzo Fond con blues e rock/blues acustico, brani originali e classici del genere.
L’esposizione è costituita da una pluralità di elementi innovativi: mostre e percorsi interattivi, apparati multimediali, fotografie, “blob” filmici, ma anche musica e concerti per evocare le atmosfere storiche di questa bevanda, incontri e laboratori didattici curati dall’Università del Caffè, un bookshop a tema e, naturalmente, un bar dove degustare il meglio delle preparazioni a base di caffè.
Il percorso espositivo si snoda attraverso grandi stampe del lavoro svolto in 12 anni e in 10 Paesi del caffè dal grandissimo fotografo Sebastiao Salgado per illy. E’ arricchito da 4 box multimediali, dedicati rispettivamente alle fotografie di Salgado, al Trieste Coffee Exhibit, il progetto di exhibit diffuso ideato da Trieste Coffee Cluster che “collega” i luoghi del caffè a Trieste, al Coffee Cluster di Expo Milano e attraverso la tecnologia oculus rift sarà possibilie visitare virtualmente il Coffee Cluster di Milano.
L'allestimento, ideato da Carlo Bach, direttore artistico di illycaffè, porta con sé il sapore e l’esotismo di viaggi da terre lontane, di lunghe traversate per mare, di storie di mercanti – e riprende, adattandolo, il tema centrale del Cluster Caffè a Expo Milano, di cui è idealmente e ufficialmente parte integrante. Sulle pareti del Salone si dipana la storia del caffè, dal chicco alla tazzina, illustrata e spiegata con la collaborazione dell’Università del Caffè di Trieste; il coordinamento generale della mostra è affidato a Villaggio Globale International.
"Il gusto di una città - Trieste capitale del caffè" rievoca anche le atmosfere degli storici locali che hanno contribuito alla formazione, nell'immaginario collettivo, della Trieste Mitteleuropea: luoghi d’incontro di scrittori, artisti, pensatori, in particolare tra l'Ottocento e il Novecento, che hanno fatto del caffè la bevanda ufficiale della cultura. Fanno eco a Trieste le altre capitali Mitteleuropee del caffè: Vienna, Praga e Budapest. Lungo le pareti del Salone, scorreranno su grandi schermi rarissime foto storiche delle città e dei loro caffè letterari, rintracciate negli archivi dell’Österreichischen Nationalbibliothek di Vienna, del Museo della Città di Praga e della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste.
Dei due “blob” presentati, il primo consiste in un montaggio di brani da film di varie epoche e Paesi con riferimenti al caffè. Vi si scopre una grande ampiezza di registri, dal comico al drammatico, dal western al thriller. Grandi registi (Dreyer, Ford, Lang, Rossellini, Chaplin, Hitchcock, Edwards, Pietrangeli, Visconti) si rivelano capaci di mettere in scena il caffè così come riescono a farlo con i più alti temi umani. E la commedia all'italiana, da Totò a Mastroianni a Tognazzi a Benigni, vi si scatena come ha fatto nei suoi momenti migliori. Il montaggio, curato e realizzato da Francesca Bergamasco, è prodotto dal festival del cinema e delle arti “I mille occhi” diretto da Sergio M. Germani. Il secondo, contributo di non minore importanza e originalità, è dedicato al caffè così come è apparso su RAI-Radio Televisione Italiana in mezzo secolo di trasmissioni: uno spaccato divertente dell’evoluzione del costume, della moda e del gusto in Italia, dal dopoguerra ad oggi.
Durante il giorno saranno organizzati laboratori, dibattiti e tavole rotonde sul caffè a tema artistico, tecnologico e scientifico ma anche “musicabaret” e appuntamenti dedicati ai bambini: “Milk &Coffee”.
Le sere offriranno al pubblico un ricchissimo programma di spettacoli e concerti che vedono la partecipazione di protagonisti del mondo musicale e culturale: tra essi la stella del jazz, il trombettista Enrico Rava, il pianista premio Čaikovskij Pietro de Maria insieme all’attore Sandro Lombardi; il pianista serbo Vladimir Maric con Vanni De Lucia, la scrittrice Slobodanca Ciric, il contrabbassista Marc Abrams e il sassofonista jazz Pietro Tonolo, il fado e il tango di CIRKUSZ-KA da Budapest, le musiche barocche del CAFEBAUM ENSEMBLE - e altre formazioni emergenti; ma anche il grande mattatore Moni Ovadia e le letture di Omero Antonutti, Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini.
Dal 1719 porto franco dell'Impero Asburgico sul Mediterraneo, dalle cui banchine sono transitati milioni di sacchi destinati ad alimentare i famosi storici caffè della Mitteleuropa, Trieste esprime, oggi come ieri, una profonda e radicata cultura del caffè fondata sul lavoro, sull'imprenditoria, sulla ricerca, sul "gusto" e assume, in questo settore, un ruolo di riferimento internazionale, per questo una mostra come questa ci sembra un’occasione da non perdere.
Promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, illycaffè e Trieste Coffee Cluster, la manifestazione è collegata ad Expo 2015, di cui illycaffè è Official Coffee Partner nonché curatore del Coffee Cluster.
Per il programma completo triestecapitaledelcaffe.it.
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