Dal Teatro Verdi l'allarme del presidente Lessio: "Scenario incerto, a Pordenone cultura a rischio"
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- Pubblicato Lunedì, 27 Luglio 2015 11:30
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Pordenone - Il Teatro Verdi di Pordenone ha ricevuto con particolare soddisfazione la notizia del contributo di 26 mila euro deliberato ieri dal Consiglio della Camera di Commercio di Pordenone su proposta della sua Giunta, che in parte reintegra la somma destinata nel 2014 - 40 mila euro - e in un primo momento cancellata.
Ma se da un lato non si può che accogliere questo significativo riconoscimento, dall'altro non si può non essere preoccupati per il futuro quanto mai incerto. La Camera di Commercio è socio onorario dell'Associazione Teatro Verdi fin dalla sua nascita, avvenuta 10 anni fa. Affianca Regione, Provincia, Comune (soci fondatori) e Banca FriulAdria, anch'essa socio onorario.
“La sua presenza – spiega il presidente Giovanni Lessio - aveva, e ha, uno scopo primario: quello di rafforzare il "sistema cultura" e l'identità culturale del territorio attraverso il sostegno al teatro cittadino. Peraltro, il Verdi di Pordenone negli ultimi quattro anni sta proponendosi quale veicolo di valorizzazione del mondo delle imprese locali intrecciando relazioni culturali e collaborazioni artistiche con Paesi esteri e utilizzando gli scambi culturali per creare concrete opportunità di business per i nostri imprenditori.
Il prossimo 18 novembre, in occasione dei 250 anni della realizzazione del teatro di Caterina II all'interno del Museo Ermitage di S.Pietroburgo, il nostro Teatro è stato inserito nei programmi celebrativi e offrirà un concerto del suo consulente artistico, Maurizio Baglini, alla presenza del ministro della cultura della Federazione, Vladimir Medinsky, delle più alte autorità locali e di importanti imprenditori, fra le quali il vice-presidente di Gazprom, Alexander Medvedev”.
Dunque, distinguendosi fra le altre realtà culturali locali, il Teatro si sta muovendo per cercare di creare concretamente occasioni di business e i sostegni che riceve non sono solo funzionali alla sua attività culturale, peraltro fondamentale per la città.
Riveste pertanto un significato particolarmente importante il sostegno che la Camera ha saputo anche quest'anno garantire al Teatro, anche ma non solo perché la quota resa disponibile coincide con quella derivante dalla rinuncia degli emolumenti di alcuni componenti la Giunta.
“Ma è una positiva notizia – aggiunge Lessio - in uno scenario che preoccupa. Anche per questa Stagione il cartellone del Teatro non annovera opere liriche pur avendo, unico in tutto il Friuli Venezia Giulia, un rappresentante della Fondazione Teatro Lirico di Trieste fra i suoi membri del Consiglio d'Amministrazione.
Questo aspetto stride in maniera evidente con quanto avviene ad esempio a Udine che, con il sostegno della Regione a noi mancante, ha potuto perfezionare un accordo con Trieste per rappresentare ben due opere liriche.
Fondi calanti – conclude Lessio - realtà istituzionali locali in crescente difficoltà, collaborazioni negate: questo lo scenario che può mettere a rischio il futuro della cultura nel nostro territorio.
A tutto ciò il Teatro reagisce proponendosi sempre più come realtà culturale dinamica, aggregante, originale e di riconosciuta qualità e continuando nella sua ricerca di coinvolgimento di partner privati, attraverso collaborazioni costruite su progetti specifici e unici”.