Allarme bomba al Tribunale di Udine da telefonata anonima: rientrato dopo controlli
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- Pubblicato Venerdì, 03 Giugno 2016 11:03
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Udine - È terminato intorno alle 10, dopo le attività di bonifica, l'allarme-bomba scattato al Tribunale di Udine, dopo una telefonata di minacce anonima al 115 dei Vigili del Fuoco, che ha fatto scattare i protocolli antisabotaggio.
Erano circa le 7 del mattino quando la chiamata, di una voce femminile, è arrivata al centralino dei vigili del fuoco. "Sgomberate subito l'edificio" avrebbe detto la donna, con generiche minacce.
L'edificio è stato controllato dalla Polizia e dal Nucleo Artificieri proveniente da Ronchi dei Legionari.
Le indagini sono in corso anche per verificare da dove sia partita la telefonata, che al momento gli inquirenti ritengono comunque poco attendibile, e se ci sia qualche collegamento con precedenti episodi di finti allarmi bomba segnalati negli anni passati in città, uno proprio in Tribunale.
Boom di turisti nordici. Cinque incidenti sulle autostrade A4 e A23, traffico in tilt
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- Pubblicato Giovedì, 26 Maggio 2016 12:17
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Giornata del 26 maggio da dimenticare quella sulle autostrade A23 e A4. La Festa del Corpus Domini caratterizzata dal bel tempo ha provocato un traffico molto intenso. A peggiorare le cose, l'incendio di un mezzo pesante avvenuto nel pomeriggio.
L’incremento dei transiti è cominciato fin dalle prime ore del mattino di giovedì 26 maggio con flussi alti e costanti (oltre 1 e 600 transiti/ora) sulla A23 in direzione nodo di Palmanova.
L’elevato numero di veicoli provenienti da oltreconfine, già a Ugovizza ha creato un chilometro di coda in entrata. Tutta la A23, sia nel tratto Tarvisio-Udine sia in quello Udine Sud-nodo di Palmanova è interessata da flussi intensi che, in seguito a due leggeri tamponamenti fra vetture accadute fra il nodo di Palmanova e San Giorgio di Nogaro in direzione Venezia, si sono trasformati in code.
Alle 10 del mattino sulla A23 si registravano 14 chilometri di coda e il flusso dei veicoli ha raggiunto i 2 mila e 600 all’ora, un dato vicino a quelli dei week end di piena estate. Autovie ha chiuso l’entrata di Udine Sud in direzione Venezia e attivato i percorsi alternativi per il traffico locale.
Verso le 13.30, sulla A4, nel tratto di autostrada compreso fra Venezia Est e Meolo-Roncade, circa tre chilometri prima dell’interconnessione con la A57 tangenziale di Mestre in direzione Trieste, l'incendio di un mezzo pesante ha causato il blocco del traffico (circa 5 i chilometri di coda) e ha reso necessaria l’attivazione, concertata fra Autovie Venete e Cav che gestisce il passante di Mestre, del by pass lungo la A28-A27.
Nessuna conseguenza per l’autista ma notevoli i disagi al traffico, in una giornata di transiti intensi. Uscita consigliata a Venezia Est per chi arriva dal Passante.
Completamente bruciata la motrice del mezzo pesante che trasportava materiale ferroso. Traffico ancora molto intenso, con code a tratti e rallentamenti sulla A4 in direzione Venezia dove si è verificato un nuovo incidente, fra mezzi leggeri, fra San Giorgio di Nogaro e Latisana.
Complessivamente sono stati cinque i sinistri che hanno caratterizzato la giornata di oggi – giovedì 26 maggio – tutti di lieve entità ma con notevoli conseguenze sulla fluidità della circolazione che ha registrato un numero di transiti molto elevato (sempre superiore ai 2 mila e 500 veicoli all’ora) la maggior parte dei quali provenienti da oltreconfine.
Sono i primi, consistenti arrivi di turisti diretti verso le località balneari in occasione del Corpus Domini, festività che in Austria e Germania tradizionalmente apre la stagione estiva.
Benzinaio truffa la Regione per 16mila euro con doppia strisciata delle tessere di clienti ignari
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- Pubblicato Martedì, 24 Maggio 2016 17:03
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Udine hanno condotto articolate indagini, su delega della Procura della Repubblica, nei confronti di due responsabili di un distributore stradale di carburanti, autorizzati ad erogare benzina agevolata della Regione.
Le indagini, condotte dai finanzieri della Compagnia Guardia di Finanza di San Giorgio di Nogaro, hanno permesso di rilevare che presso un impianto di distribuzione carburanti, in occasione dei rifornimenti, i due gestori utilizzavano, all’insaputa degli ignari clienti, più volte la medesima tessera e pertanto “gonfiavano” i litri di carburante agevolato erogato poi oggetto di rimborso dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
I clienti dei distributori, come detto, non erano consapevoli delle avvenute “doppie” strisciate delle tessere a microchip che consegnavano nella più completa buona fede ai gestori ignorando dell’indebito uso delle stesse, con le quali venivano fraudolentemente contabilizzati rifornimenti a loro nome per quantitativi ben più elevati rispetto a quelli reali.
Nel corso delle indagini, avvenute anche mediante sistemi di video sorveglianza autorizzati dalla Procura della Repubblica di Udine, è emerso, inoltre, che gli stessi gestori e i loro familiari avrebbero effettuato una serie di rifornimenti in regime agevolato alle proprie autovetture per una quantità di carburante superiore alle singole capienze dei serbatoi delle autovetture di famiglia.
Incrociando i tabulati acquisiti dalla CC.I.AA. di Udine, che ha fornito una valida collaborazione alle indagini è stato possibile ricostruire, nell’ultimo triennio, perlomeno 3.790 erogazioni indebite di carburante per quasi 80.000 litri, che hanno consentito agli autori della truffa di intascare indebitamente oltre 16.000 euro.
I gestori dei due impianti sono stati denunciati per truffa aggravata (che prevede fino ad un massimo di 6 anni di reclusione) nei confronti della Regione FVG, alla quale è stata inoltrata comunicazione per ottenere la restituzione dei rimborsi indebitamente concessi agli indagati.
La Procura della Repubblica di Udine nella more ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di un decreto per sequestro “per equivalente” per un importo di quasi 17.000 Euro già eseguito dal Reparto operante nei confronti degli indagati.
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