La polizia tributaria di Trieste sgomina una banda di trafficanti di droga
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- Pubblicato Domenica, 16 Settembre 2012 13:22
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - I finanzieri dei Gruppi d'investigazione sulla criminalità organizzata del nucleo di polizia tributaria di Trieste hanno demolito un'organizzazione di malviventi dediti al traffico di droga. La banda operava tra Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia: 8 gli arresti, con il sequestro di oltre 200 kg di hashish e cocaina e 100.000 euro in contanti. I trafficanti erano disoccupati ed operai che risiedevano in Lombardia, tra le province di Milano e Bergamo, e in Veneto, in provincia di Padova.
L'operazione, durata oltre dieci mesi e denominata "Brenta 2011", è stata coordinata dalle procure di Venezia e Padova.
In una prima fase sono state arrestate in flagranza di reato sette persone, sei marocchini e un italiano tra i 27 ed i 47 anni, e sono state sequestrate 202,8 kg di hashish, 215 grammi di cocaina ed oltre centomila euro in contanti. Le indagini, infatti, hanno permesso inizialmente di arrestare, a novembre scorso a Milano, due trafficanti con circa sessanta kg di hashish.
I successivi accertamenti hanno poi consentito di arrestare, questa volta a Padova, sempre nel mese di novembre, un'altra persona, che stava trasportando trenta kg di hashish e 215 grammi di cocaina. Successivamente nelle vicinanze di Milano, a Cinisello Balsamo, sono stati arrestati altri quattro membri dell'organizzazione criminale mentre trasportavano oltre un quintale di hashish. Le relative perquisizioni hanno portato anche al sequestro di una ingente somma di denaro, centomila euro.
Dopo questi primi arresti, nei mesi successivi ulteriori approfondimenti hanno permesso di risalire ad altri due componenti della banda, due marocchini di 35 e 37 anni.
Nei loro confronti sono state emesse due ordinanze di custodia cautelare, di cui una è stata eseguita nel mese di luglio scorso, mentre l'ultimo trafficante è latitante.
Sfruttamento della prostituzione: arrestato alla frontiera un pericoloso pregiudicato
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- Pubblicato Giovedì, 13 Settembre 2012 16:01
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - La Polizia di frontiera ha arrestato giovedì 13 settembre per i reati di associazione per delinquere, induzione e sfruttamento della prostituzione e sequestro di persona D.C.C., cittadino romeno di 23 anni.
Il giovane viaggiava su un pullman romeno diretto in Slovenia, che è stato controllato presso l'ex valico di Fernetti, nell'ambito dei controlli a contrasto della criminalità transfrontaliera.
Dagli accertamenti sull'identità dei passeggeri è emerso che D.C.C. era destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso giugno dal gip del Tribunale di Pescara.
L'arresto del comunitario rientra in un'importante operazione di polizia. D.C.C. era infatti destinatario di una delle quindici misure cautelari a carico dei componenti di gruppi criminali dediti al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Ragazze romene arrivavano in Italia con false promesse di lavoro per essere poi sfruttate, anche con minacce e violenza, sul mercato della prostituzione nel Pescarese. Ora è rinchiuso nel carcere di via del Coroneo a disposizione dell'Autorità giudiziaria.
Tragedia a Trieste, una bambina si getta dalla finestra di casa il primo giorno di scuola
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- Pubblicato Martedì, 11 Settembre 2012 12:12
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - La mattina del 10 settembre una ragazza di 12 anni si è gettata dalla finestra della sua abitazione, in una via centrale della città, lasciando un messaggio sul suo cellulare in cui si legge: "Odio la scuola" e "Odio la famiglia".
Così scrive il quotidiano locale "Il Piccolo": "L’allarme è scattato alle 7.15. Si era appena alzata e ieri avrebbe dovuto presentarsi a scuola per il primo giorno in seconda media. È andata in cucina e ha appoggiato una sedia sotto il davanzale della finestra. Ha messo il cellulare bene in vista sul tavolo. Ha lasciato le ciabatte in ordine mettendole sotto la sedia. Infine, ci è salita sopra e dopo aver aperto la finestra, ha fatto un balzo in avanti, verso il vuoto. Il corpo è rimbalzato sui fili della biancheria, ha urtato un muretto ed è finito sull’asfalto del cortile interno proprio vicino a un’aiuola piena di gerani. In casa, in quel momento, c’era la madre della bambina".
Il sindaco Roberto Cosolini assieme alle autorità civili ed ecclesiali hanno manifestato dolore e sconcerto.
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