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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Claudio Mezzelani riconfermato presidente Dell'associazione Teatrale Friulana

Claudio Mezzelani riconfermato presidente Dell'associazione Teatrale Friulana

Udine: l’ Assemblea dell'Associazione Teatrale Friulana del 24 marzo 2014 ospitata nel salone della Società Filologica Friulana, riconferma alla direzione dell’ATF il già presidente Claudio Mezzelani. Sono con lui rieletti per il triennio 2014/2017: Anna Pia Bernardis, (vice presidente), Marco Zamò, (tesoriere riconfermato), Paolo Sartori, (consigliere riconfermato), Fabio Zuliani (consigliere riconfermato). Esce dal consiglio direttivo, Giulio Raffin. Mezzelani, nel momento della riconferma ha chiarito alcuni punti programmatici del prossimo triennio "In un momento (lungo) di grave crisi e recessione è doveroso chiedersi chi siamo e dove vogliamo andare. Quale può essere il nostro ruolo nel panorama culturale regionale. Ci siamo tutti indignati all'annuncio dell'azzeramento dei fondi regionali, questo autunno, ma a questo moto di indignazione deve corrispondere una assunzione di responsabilità. Volendo essere pagati diventiamo dei professionisti! Come tali dobbiamo assoggettarci alle regole di mercato: dobbiamo saperci vendere, dobbiamo diventare appetibili, dobbiamo accettare di essere giudicati, dobbiamo affrontare la concorrenza... Scusate questo apparente paradosso, mi serve per chiedervi di riappropriarvi della vostra passione.

Molto spesso facciamo dipendere le nostre scelte artistiche da valutazioni economiche. La nostra libertà di scegliere quello che ci piace va salvaguardata con ogni mezzo. Uno spettacolo fatto con passione non sarà mai perdente e io sarò garante di questo. Il dovere verso il pubblico Allo stesso tempo la passione non basta. Il nostro non è un passatempo solitario. Abbiamo dei doveri verso chi ci viene a vedere. Abbiamo la responsabilità di “raccontare e insegnare”, anche con la più scontata delle farse, come vivere civilmente. Se sarò presidente, non abbasserò la guardia con gli enti, ma nemmeno con gli associati. La mia sarà una direzione fondata sulla qualità e devo assumermene la responsabilità, visto che il presidente è la “faccia” dell'associazione.

Non possiamo chiedere senza dare. Per perseguire questo intento dobbiamo presentarci sul palco con la coscienza a posto. Ognuno ha il diritto di gestire il proprio gruppo con libertà assoluta, ma nel momento in cui si mette sul mercato, deve accettarne le regole. Bisogna avere l'umiltà di riconoscere i propri limiti e approfittare di tutti gli strumenti che l'associazione mette a disposizione per migliorare la qualità del proprio lavoro. Sollecitarne altri magari, ma mai ignorarli. Confrontiamoci! Le occasioni di spettacolo devono diventare argomento di proficua discussione. Devono diventare un'occasione per contribuire ad abbattere i muri che sorvegliamo incessantemente per paura di essere derubati e che ci impediscono invece di vedere “oltre”, di allargare il nostro orizzonte e moltiplicare la nostra conoscenza. Dobbiamo pensare a una nuova Associazione Teatrale Friulana. L'ATF che voglio deve osare, deve esporsi, deve proporsi. Non per dovere economico, ma per fame d'esperienza. Per alimentare la gioia della scoperta. Per condividere l'emozione del momento creativo. L'ATF che voglio deve porsi degli obiettivi moderni e ambiziosi.

Deve ricordare la propria storia, ma guardare al futuro. Deve essere preparata, dinamica, pronta a dialogare con tutti, senza complessi di inferiorità o vuote arroganze. Deve avere idee. Possiamo collaborare a progetti di terzi, ma possiamo proporne anche noi. Senza timori reverenziali. Dobbiamo essere disponibili a stringere alleanze che possano aumentare la nostra forza contrattuale. Ma per fare questo, dobbiamo ritrovare il nostro spirito unitario, il nostro senso di appartenenza. La solidarietà e la partecipazione degli associati sono fondamentali: il consiglio direttivo guida l'associazione, ma sono gli associati a determinare il percorso. No a chi si svende, no a chi si isola, no a chi crede di essere associato solo per pretendere. Sarò vigile e intransigente!"

Le attività prossime dell’Associazione: confermato l'undicesimo concorso per testi teatrali in lingua friulana (“Concors di tescj pal teatri in lenghe furlane)”, concorso a cadenza biennale e mandare alle stampe l'edizione dei testi premiati nel 10° concorso. E' nei desiderata anche la produzione di uno spettacolo ATF che veda coinvolti tutti nostri gruppi, oltre cinquanta, sulle tre province di Gorizia, Pordenone e Udine.

Arrestati a Tarvisio quattro cittadini rumeni. Avevano all'attivo diversi furti a Villach

Arrestati a Tarvisio quattro cittadini rumeni. Avevano all'attivo diversi furti a Villach

Tarvisio (Ud) - Quattro cittadini rumeni sono stati fermati nel pomeriggio del 26 marzo dalla Polizia di Frontiera di Tarvisio, all'ingresso in Italia, dopo aver commesso alcuni furti in abitazioni oltre confine, in Austria.

Nel primo pomeriggio, tramite il Centro di cooperazione internazionale di Polizia di Thoerl Maglern (Austria), è giunta la segnalazione di una serie di furti a Villach, dopo i quali i presunti responsabili sono stati segnalati in direzione Italia a bordo di una vettura con targa bulgara.

Gli agenti della Polizia di Frontiera si sono appostati lungo l'autostrada A23 nei pressi del confine italo-austriaco e, di lì a poco, hanno inseguito e fermato la vettura segnalata. A bordo erano presenti tre uomini e una donna romeni tra i 23 e i 30 anni.

La perquisizione dell'autovettura ha portato alla luce monili d'oro tra gli effetti personali degli occupanti, coincidenti con le descrizioni pervenute dalla Polizia austriaca. I quattro sono stati quindi indagati per furto e ricettazione.

Ancora nessuna notizia di Gianluca Salviato, il tecnico veneto della "Ravanelli" scomparso a Tobruk

Ancora nessuna notizia di Gianluca Salviato, il tecnico veneto della

Udine - Non c'è ancora nessuna notizia del tecnico italiano Gianluca Salviato, originario della provincia di Venezia, scomparso in Libia sabato 22 marzo. Alla "Enrico Ravanelli", l'azienda di Venzone (Udine) per cui Salviato lavora, sono ore di angoscia continue, in attesa di capire cosa sia successo. I vertici aziendali sono in riunione costante per valutare e capire se sia opportuno o meno che un dirigente della ditta si rechi sul posto.

"Per il momento non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di riscatto" e "non c'era nessun segnale che potesse far pensare a un pericolo" ha detto alla stampa Sergio Madotto, presidente della "Enrico Ravanelli". Madotto non parla di rapimento: "Non voglio dir cose che potrebbero essere fraintese", ha spiegato il presidente della Ravanelli.

Per la vicenda "sono impegnate le autorità della città libica, il console, polizia, servizi segreti libici". Madotto non esclude di partire per la Libia ed ha ripetuto che si tratta di "una vicenda strana: in città siamo sempre stati tranquilli, la gente ci conosce, abbiamo un buon rapporto con la popolazione. Se ci fosse stato un segnale di pericolo non saremmo rimasti lì a lavorare. Ora aspetto gli eventi, sono cauto".

I rappresentanti della Enrico Ravanelli a Tobruk hanno svolto una riunione con alcune famiglie della città ed è stata anche offerta una ricompensa a chiunque abbia notizie di Gianluca Salviato.

Nella città libica sono state anche distribuite foto del tecnico, e lanciato appelli attraverso la radio locale, sottolineando in particolare quali sono i suoi problemi di salute che si riferiscono all'insulina trovata nella macchina abbandonata ma con le chiavi inserite nel cruscotto.

Nel cantiere della Ravanelli a Tobruk lavorano poco più di 200 persone delle quali 17 sono italiani, 180 libici ed egiziani e inoltre un cittadino bulgaro e uno croato. Tra le funzioni svolte dal personale libico di Tobruk, ci sono il servizio di sorveglianza del campo e la responsabilità del cantiere dal punto di vista della sicurezza.

Salviato, 48 anni, lavorava da tempo all'estero perché in patria non trovava lavoro. Soffre di diabete e ha costante bisogno di insulina.

Nella regione della Cirenaica è attualmente in atto un movimento secessionista. Gli scontri fra governativi e ribelli sono all'ordine del giorno e le condizioni di instabilità favoriscono la diffusione della criminalità, che non di rado effettua rapimenti a scopo di estorsione, specialmente ai danni del personale delle ditte straniere.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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